"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 31 dicembre 2022

Auguri dal nobile quartiere Monte Mira

 


I settant’anni di nozze di Giuseppe Buetto e Maria La Rosa


I coniugi Giuseppe Buetto e Maria La Rosa nostri quartieranti, domiciliati nella via Parisi a due passi dalla chiesa degli Angeli Custodi, oggi 31 dicembre 2022 hanno festeggiato i settant’anni di nozze, un traguardo storico che corona una intera vita di amore.

Un vero e proprio record, raggiungere il settantesimo anno di matrimonio e quindi festeggiare le Nozze di Ferro, e proprio in detta ricorrenza i coniugi Buetto hanno voluto ricordare con una sobria cerimonia, presso la propria abitazione alla presenza di don Alessio Aira, il giorno del loro matrimonio, lontano ormai settanta anni addietro (1952), ma ancora così significativo, tanto da guadagnarsi un nome, Nozze di Ferro, che determina questo anniversario come quello di una coppia sempre più indistruttibile e lontana da qualsiasi minaccia del tempo.

Il Presidente, il Consiglio Direttivo e il Popolo del Quartiere tutto augurano ai coniugi Buetto i più fervidi Auguri.



domenica 25 dicembre 2022

Gli Auguri di don Alessio Aira, parroco della parrocchia Basilica Cattedrale

 

La Domenica con Gesù, Natale del Signore – 25 dicembre 2022

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Nel mondo la luce vera che illumina ogni uomo – (commento al Vangelo a cura di Padre Ermes Ronchi)

Un Vangelo immenso ascoltiamo oggi, che ci obbliga a pensare in grande. Giovanni comincia con un inno, un canto, che ci chiama a volare alto, un volo d’aquila che proietta Gesù di Nazaret verso i confini del cosmo e del tempo. In principio era il Verbo e il Verbo era Dio. Nel principio e nel profondo, nel tempo e fuori dal tempo. Un mito? No, perché il volo d’aquila plana fra le tende dell’accampamento umano: e venne ad abitare, piantò la sua tenda in mezzo a noi.

Poi Giovanni apre di nuovo le ali e si lancia verso l’origine delle cose che esistono: tutto è stato fatto per mezzo di Lui (v 3). Nulla di nulla senza di lui. “In principio”, “tutto”, “nulla”, “Dio”, parole assolute, che ci mettono in rapporto con la totalità e con l’eternità, con Dio e con il cosmo, in una straordinaria visione che abbraccia tempo, cose, spazio, divinità.

Senza di lui nulla di ciò che esiste è stato fatto. Non solo gli esseri umani, ma il filo d’erba e la pietra e il pettirosso di stamattina, tutta la vita è fiorita dalle sue mani. Nessuno e niente nasce da se stesso…

Natale: veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Ogni uomo, ogni donna, ogni bambino e ogni anziano, ogni malato e ogni migrante, tutti, nessuno escluso; nessuna esistenza è senza un grammo di quella luce, nessuna storia senza lo scintillio di un tesoro, abbastanza profondo perché nessun peccato possa mai spegnerlo.?

E allora c’è un frammento di Verbo in ogni carne, un pezzetto di Dio in ogni uomo, c’è santità in ogni vita.

La luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno vinta! Le tenebre non vincono la luce. Non la vincono mai. La notte non sconfigge il giorno. Ripetiamolo a noi e agli altri, in questo mondo duro e triste: il buio non vince.

“In principio era il Verbo e il Verbo era Dio…”. Che vorrei tradurre: in principio era la tenerezza / e la tenerezza era Dio. E la tenerezza di Dio si è fatta carne.

Natale è il racconto di Dio caduto sulla terra come un bacio (B. Calati).

Natale è il brivido del divino nella storia (papa Francesco). Per questo siamo più felici a Natale, perché ascolti il brivido, rallenti il tempo, guardi di più tuo figlio, gli dai una carezza…Gesù è il racconto della tenerezza di Dio (Ev. Ga.), porta la rivoluzione non della onnipotenza o della perfezione, ma della tenerezza e della piccolezza: Dio nell’umiltà, il segreto del Natale. Dio nella piccolezza, forza dirompente del Natale. Dio adagiato sulla povera paglia come una spiga nuova.Noi non stiamo aspettando Qualcuno che verrà all’improvviso, ma vogliamo prendere coscienza di Qualcuno che, come una luce, già abita la nostra vita.


Capanna di Gesù bambino, piazza Castello - Piazza Armerina


sabato 24 dicembre 2022

Nella capanna di piazza castello, nasce Gesù bambino...


Nel corso del tardo pomeriggio di sabato 23 dicembre 2022, il Presidente e alcuni soci del Nobile quartiere Monte Mira presso la grande novena realizzata anche quest' anno in piazza Castello, hanno collocato nell'umile capanna il Bambino Gesù. A porlo nella culla il nostro giovane socio Simone Grillo.





AUGURI di BUON NATALE 2022

 



Gentili Quartieranti,

a nome mio personale e del gruppo dirigente del nobile Quartiere Monte Mira desidero augurare a tutti Voi alle Vostre care famiglie un Santo Natale di vero cuore.

Auspico che tutti Voi possiate trascorrere queste sante feste natalizie nell’amore che Gesù Bambino ha portato nel mondo, quell'amore che, amando, genera altro amore.

Buon Natale e un mondo di Bene per il 2023!

Un caro e affettuoso abbraccio,
                                        
                                                 Filippo Rausa




giovedì 22 dicembre 2022

Al via i lavori per la messa in sicurezza del palazzo Velardita di piazza Castello.


Al via i lavori per la messa in sicurezza del palazzo Velardita di piazza Castello.
Con determina dirigenziale del 17 dicembre 2022 numero 40612, il Comune di Piazza Armerina avvia la messa in sicurezza del palazzo Velardita in regime di somma urgenza, così come previsto dalla Legge, articolo 163 del Decreto legislativo 50 del 2016, con esecuzione in danno nei confronti dei proprietari (che significa che il Comune chiederà la restituzione delle somme spese ai proprietari dell'immobile).

L'importo dei lavori è di euro 173.600,00, l'impresa appaltatrice è la ditta Esse I Servizi Industriali S.r.l. di Regalbuto che ha già provveduto così come previsto nell'affido dei lavori del 20 dicembre 2022 ad avviare il cantiere il giorno successivo, ovvero mercoledì 21.

Di fatto questo pomeriggio, giovedì 22 dicembre, l'impresa era già presente nel cantiere, per cui ci auguriamo, salvo complicazioni, che rispettino la data di ultimazione dei lavori prevista per il 19 marzo 2023.    

Nel frattempo il 17 novembre 2022 la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Enna, come da nota che alleghiamo al presente post, ha avviato il procedimento riguardante la dichiarazione di interesse culturale del palazzo Velardita, che entrerà di fatto tra i monumenti da preservare e salvaguardare. 


Lasciando il tempo che i lavori di messa in sicurezza trovino finalmente compimento, plaudiamo alla solerzia dell'Amministrazione comunale, del suo assessore Epifanio Di Salvo e dell'Ufficio tecnico comunale guidato dall'Ing., Mario Duminuco, auspicando in tempi brevi la riapertura della importante via Antonio Crescimanno che tanti problemi ha causato ai flussi veicolari da e per il quartiere Monte Mira, così come la preoccupazione dei residenti e dei tantissimi proprietari di immobili nelle immediate vicinanze del fatiscente palazzo, preoccupati per il possibile deprezzamento delle unità immobiliari.    

A questo primo intervento, ci auguriamo ne seguano altri, volti al recupero dell'importante e prestigioso palazzo nel cuore del centro storico piazzese. 





sabato 17 dicembre 2022

LA DOMENICA CON GESU', IV DI AVVENTO / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il Signore parlò ad Acaz: chiedi per te un segno dal Signore…Allora Isaia disse:…La vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele”.Is 7,10-14 . 
“Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio…A tutti quelli che sono a Roma…grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo ! “ Rm 1,1-7 . 
“…Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito. Giuseppe, suo sposo…pensò di ripudiarla in segreto…Gli apparve in sogno un angelo…e gli disse: Giuseppe,…non temere di prendere con te Maria…Infatti il bambino…viene dallo Spirito Santo…lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo…A lui sarà dato il nome di Emmanuele…Dio con noi…” Mt 1,18-24.

NELLA QUARTA DOMENICA D’ AVVENTO, LA LITURGIA COLLOCA L’ ANNUNCIO DELLA NASCITA DI GESU’. EGLI VIENE DALLO SPIRITO E SALVERA’ IL SUO POPOLO DAI PECCATI. SI REALIZZA, COSI’, L’ ANTICA PROFEZIA DELL’ EMMANUELE (=DIO CON NOI ).

-“L’ ultimo anello di una lunga catena“ . Notiamo che al centro della celebrazione vi è la figura di Giuseppe. Per comprenderne il senso, bisogna tenere conto- dal brano precedente a questo- della genealogia di Gesù. Essa si conclude proprio con Giuseppe, sposo di Maria, dalla quale è nato il Signore.

-“Una disponibilità ampia”. Dio stesso, attraverso un sogno, metafora di un’ esperienza spirituale intensa, di un lavoro di discernimento profondo, ha chiesto a Giuseppe di accogliere in casa Maria e di riconoscerne legalmente il figlio, assumendo il ruolo di padre adottivo. Giuseppe si è reso disponibile e ha accolto nella fede una situazione straordinaria e sconvolgente. Avendo saputo che il figlio di Maria proveniva dallo Spirito Santo, Giuseppe si è preoccupato di prendere Maria con sé, di accoglierla e di dare il nome al figlio.

-“Accogliere la vita come mistero”. Giuseppe si fida e a questo scopo “allarga” il suo animo. Egli sa obbedire, accoglie la parola di Dio e la fa diventare vita senza rimandare.

Molto spesso, nella nostra esistenza ci possono essere fatti o situazioni difficili da accettare. Ebbene, Giuseppe ci invita e ci aiuta ad essere più disponibili, a fidarci, ad accogliere la vita come mistero nelle mani di Dio, che desidera la nostra salvezza e quella del mondo.

                                            Mons. Antonio Scarcione

domenica 11 dicembre 2022

LA DOMENICA CON GESU', III DI AVVENTO / A

     ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Con questa terza domenica di Avvento siamo ormai vicini al traguardo e anche il Vangelo di oggi ci consente di nuovo a riflettere sulla figura di Giovanni Battista ormai in carcere perché era già troppo di scomodo per i potenti di allora. 
“La vera prigione del Battista non erano i quattro muri di Macheronte, ma il buio di Dio, come dirà Martin Buber, cioè l’improvvisa incertezza nei confronti della sua missione e di colui al quale aveva reso testimonianza e preparato la strada”. 
Ecco perché manda i suoi discepoli a domandare a Gesù : “Ma sei tu quello che deve venire?”. Il Battista è un uomo che sta soffrendo e in fondo sta soffrendo perché ha preparato l’arrivo di questo Messia. E che succede? Sicuramente in fondo si stava dicendo: “Ma, io sto soffrendo, e ti chiedo sto soffrendo a buon fine? Dammi conferma!”

Quante volte succede anche a ciascuno di noi al punto di imprecare contro il Signore. “Signore parlami, perché quando sto facendo la tua volontà, e magari sto un po’ patendo, sto un po’ combattendo, ma vale la pena? 
Vale la pena perché ci sei tu! Ma dammi conferma! Io ne ho bisogno”. In questa domenica che è la domenica Gaudete!, la domenica dell’allegria, questo testo viene a dirci che noi tutti possiamo essere più grandi di Giovanni Battista, perché Giovanni Battista, conosceva la Legge, noi conosciamo la misericordia, e così arriva la salvezza. Cerchiamo oggi di scoprire la quotidianità di Gesù, la sua umanità, mitezza, il suo condividere la vita con noi. Beato quindi chi smette di chiedere segni e certezze definitive e beato chi scopre Dio proprio nell’oscurità del mondo e della propria vita, annullando se stesso. Amen!

giovedì 8 dicembre 2022

8 dicembre 2022 l'Amministrazione comunale e i 4 Quartieri collocano le corone di fiori sulla lapide dell'Immacolata Concezione del 1692 di via Monte



Giovedì 8 dicembre 2021 festa dell’Immacolata Concezione; l'Amministrazione comunale e i 4 Quartieri storici Monte Mira, Castellina, Canali e Casalotto hanno collocano le corone di fiori sulla lapide dell'Immacolata Concezione del 1692 di via Monte, continuando a scrivere pagine di storia che si aggiungono alle tante della città di Piazza Armerina, coniugando storia, fede e tradizione.

La cerimonia, al suo nono anno di vita, come da consuetudine ha coinvolto l'Amministrazione comunale con la presenza del Sindaco Nino Cammarata, il vescovo mons. Rosario Gisana, il parroco della Cattedrale don Alessio Aira, il preposto della cattedrale mons. Antonino Scarcione, i presidenti e rappresentanti dei 4 Quartieri Filippo Rausa, Monte Mira, Cateno Grancagnolo, Castellina, Antonino Di Catania, Canali e Stefano Di Dio nella duplice veste di priore del Magistrato e componente del Casalotto.

Inoltre, presente all'evento una piccola rappresentanza della corale polifonica della cattedrale e una delegazione del Governo del quartiere con Filippo Purrazza, Concetto Favella, Laura Saffila, Alfredo Bandiera, Lina Favella, Filippo Bologna, Filippo Aloi, Massimo Baglio, Antonino Amato oltre a diverse autorità civili e tanti quartieranti e concittadini.

Alle ore 10:30 nella Basilica Cattedrale la Santa Messa presieduta dal Vescovo, a seguire, intorno le ore 12:00, la cerimonia, che con partenza da piazza Cattedrale, ha visto il corteo con gli omaggi floreali all'Immacolata portarsi ai piedi dell'edicola di via Monte, palazzo Roccabianca; lì, il Presidente del quartiere Monte Mira, Filippo Rausa, nel salutare e ringraziare tutti gli intervenuti ha spiegato le motivazioni dell'evento, sottolineando con orgoglio come il popolo piazzese fosse stato precursore di eventi, maturati ufficialmente dalla Santa Romana Chiesa oltre un secolo dopo.

Sono seguiti gli interventi del Vescovo, e di mons. Scarcione.

E' stato reso omaggio all'Immacolata Concezione con la posa di cinque corone floreali, nel luogo dove i nostri antenati nel 1692, ben 162 anni prima che Chiesa, ufficialmente, si pronunziasse con il dogma proclamato l’8 dicembre 1854 da Papa Pio IX, avevano affermato, scolpendolo sulla pietra, che la Vergine Maria è stata concepita senza peccato originale, ossia su di essa non gravava il peso dell’antica colpa che commisero il primo uomo e la prima donna, Adamo ed Eva, i quali disubbidirono a Dio e furono perciò allontanati dal Paradiso Terrestre.

La cerimonia si è conclusa con un canto della corale polifonica, la preghiera alla Madonna e gli auguri ed un arrivederci al prossimo anno.

Laura Saffila

Di seguito alcuni scatti fotografici della cerimonia