"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 25 giugno 2023

LA DOMENICA CON GESU', XII DEL TEMPO ORDINARIO / A

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta…Si lascerà trarre in inganno…Così noi prevarremo su di lui…Ma il Signore è al mio fianco…Per questo i miei persecutori…non potranno prevalere…”Ger20,10-13 . 
“…Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte…” Rm 5,12-15 . 
“…Non abbiate paura degli uomini…Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo…Abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l’anima e il corpo…Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati…Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’ io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli…Mt 10,26-33.

“I CRISTIANI DI OGGI, CHE, GIUSTAMENTE, STIGMATIZZANO L’ ANNIENTAMENTO DELL’ ESSERE UMANO, LO SFRUTTAMENTO DISSENNATO DELLE RISORSE NATURALI E LA CULTURA DI MORTE ( CONSEGUENZA DELLA MANCANZA DI RISPETTO DELLA DIGNITA’ UMANA E DELLA DISTRUZIONE DEL CREATO ) SONO GLI ANNUNCIATORI DEL VANGELO, CHE VALGONO PIU’ “DI MOLTI PASSERI ! “.

Il Signore, dopo aver chiamato ed inviato in missione i suoi discepoli, li prepara ad affrontare le prove e le persecuzioni che incontreranno. Andare in missione non è certo come andare in vacanza o ad un pellegrinaggio. Infatti, egli ammonisce i suoi, dicendo: “Subirete persecuzioni”. Esorta, Inoltre, i discepoli, dicendo: “Non abbiate paura degli uomini…Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’ anima”.

L’ invio in missione, dunque, non garantisce il successo né li mette al riparo da fallimenti e sofferenze. Questo spaventa un po’, ma è la verità.

Notiamo che il discepolo è chiamato a conformare la propria vita a quella di Cristo, che è stato perseguitato, rifiutato, abbandonato ed è morto in croce. Le difficoltà e le tribolazioni fanno, chiaramente, parte dell’ esperienza dell’ evangelizzazione. Dobbiamo considerare le difficoltà come possibilità per essere “più missionari” e per crescere nella fiducia verso Dio, Padre, che non abbandona i suoi figli nella tempesta.

Proprio per questo, Gesù, per ben tre volte, rassicura i discepoli, dicendo: “Non abbiate paura ! “.

Anche ai nostri giorni, nelle varie parti del mondo, ci sono, purtroppo, delle persecuzioni contro i cristiani. Noi siamo sollecitati a pregare per inostri fratelli e le nostre sorelle, che vivono quelle drammatiche esperienze. E lodiamo Dio, perché, nonostante ciò, continuano a testimoniare la loro fede.

Oltre che come “pecore in mezzo ai lupi”, il Signore, anche nel nostro tempo, ci manda in mezzo a gente che non vuole essere “svegliata” dal torpore mondano.

E anche in questi tempi, così complicati, il Signore continua a dirci: “Non abbiate paura ! ”. Tutte le volte in cui abbiamo tribolazioni, persecuzioni, eventi drammatici, che ci fanno soffrire, ascoltiamo la voce di Gesù, che dice: “Andate avanti ! Io sono con voi !“ . Non abbiamo paura di chi ci deride. Quante persone ci sorridono davanti, ma alle spalle parlano male. Queste persone appaiono come “sepolcri imbiancati”. Sono belli fuori, ma dentro sono pieni di rancore, gelosia, invidia, ipocrisia…Affidiamoci e fidiamoci del Signore, che non ci abbandona mai.

Ascoltiamo il messaggio limpido del Salmo 118: “Il Signore è con me, non avrò timore…Il Signore è mio aiuto. E’ meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti” (Sal 118,6-9 ).

                                       Mons. Antonino Scarcione

domenica 18 giugno 2023

LA DOMENICA CON GESU', XI DEL TEMPO ORDINARIO / A

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò…dicendo: Questo dirai…agli Israeliti: voi stessi avete visto…come ho sollevato voi su ali di aquila…Se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli…” Es 19,2-6a . 
“…A stento qualcuno è disposto a morire per un giusto…Se infatti quando eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita…” Rm 5,6-11 . 
“…Gesù…disse ai suoi discepoli: La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai ! Pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe !...” Mt 9,36-10,8.

“INVOCHIAMO LA MISERICORDIA DEL PADRE, PERCHE’ DONI ALLA SUA CHIESA PASTORI CHE, CON DEDIZIONE E COMPASSIONE, CONSUMINO LA LORO VITA PER IL GREGGE DEL SIGNORE”.

Vedendo le folle, Gesù ne sene compassione. Vediamo che il Maestro prova dolore per il dolore del mondo e dell’ uomo. Egli è la compassione e il pianto di Dio. Piangere è amare con gli occhi. “La messe è molta”. Ciò che il suo occhio guarda è il dolore e le paure: Greggi di pecore sfinite, perché prive di pastore. La sua risposta è un dolore che lo colpisce alle viscere. E chiama i dodici e lo affida a loro: dovranno preservare, custodire e salvare la compassione: il con-patire, il meno caramelloso dei sentimenti.
Salvarlo e seminarlo, attraverso sei azioni: predicare, guarire, risuscitare, sanare, liberare e donare.
La missione è duplice: predicare e guarire la vita. O almeno, prendersene cura. Notiamo che il rapporto è sbilanciato: uno a cinque.
Cinque opere per guarire, una per narrare. Proclamare che Dio è così: “Si prende cura e guarisce. E’ vicino a noi, con amore”. Forse ognuno si sarebbe aspettato una risposta diversa. Più risolutiva al dolore delle folle. Un soccorso più efficiente.
Perché il Signore soccorre la fragilità dell’ uomo con la fragilità di altri uomini, anzicché con la sua onnipotenza ?
Perché egli interviene per i suoi figli, attraverso gli altri suoi figli. La risposta di Gesù alla sofferenza del mondo siamo noi. Così afferma il pensatore R. Guardini: “Dio salva attraverso persone”.
“Pregate il Signore della messe perché mandi operai…”. E comprendiamo bene: “Manda me, Signore, come operaio della compassione, raccoglitore di dolore…Come lavoratore della pietà, mietitore di sofferenza…a mangiare pane di pianto con chi piange, a bere calici di lacrime con chi soffre, a lottare con tutti contro il male. Manda me…con mani che sostengono e accarezzano, con parole che fasciano il cuore”.
La compassione di Dio spezza lo schema buoni/cattivi, meritevoli o no. Posa due binari sui quali andare oltre i deserti aridi del paradigma buono/cattivo: sono le mani della pietà e le labbrà della preghiera, che rendono l’amore cristiano ciò che dev’essere: un amore sempre meno selettivo.
Ogni figlio di Dio merita di bere un sorso al mio ruscello.
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Scandalo e bellezza: Dio non aspetta di essere riamato, intanto ama. Non attende di essere ricambiato, intanto dona.
Gesù è il racconto di questo Dio inedito. Annuncio che solo un amore senza condizioni può generare amanti senza condizioni.

                                                    Mons. Antonino Scarcione


martedì 13 giugno 2023

Auguri al Sindaco NINO CAMMARATA per la sua riconferma

 LETTERA APERTA


Egregio Signor Sindaco, Avv. Nino Cammarata,
il presidente, il consiglio direttivo del comitato nobile quartiere Monte Mira è lieta della Sua rielezione e porge a Lei, alla Giunta e a tutti i Consiglieri Comunali eletti, i migliori auguri e le più vive congratulazioni.

La Sua vittoria è il risultato di una chiara volontà popolare che non si può non rispettare, pertanto questo Consiglio direttivo forte del valore fondante e statutario, nell’interesse del nobile quartiere Monte Mira che ci onoriamo di rappresentare e in linea con quanto già fatto con tutte le Amministrazioni precedenti, perseguirà la linea di collaborazione, in spirito di Amicizia e per continuare a portare alla Sua attenzione proposte, stimoli culturali, sportivi e socialmente positivi verso tutti i Quartieranti e la comunità che Lei continuerà a rappresentare. 

Rinnovandole le nostre congratulazioni, Le inviamo un sincero augurio di buon lavoro!

                                                                                              Il Presidente
                                                                                             Filippo Rausa

domenica 11 giugno 2023

La Domenica con Gesù, SS.MO CORPO E SANGUE DI CRISTO

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Mosè parlò…:…Il Signore ti ha umiliato, ti ha fatto provare fame, poi ti ha nutrito di manna…per farti capire che l’ uomo non vive soltanto di pane, ma…di quanto esce dalla bocca del Signore…Il Signore…ha fatto sgorgare per te l’ acqua dalla roccia…” Dt 8,2-3.14b-16a .
“…Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo…” 1Cor 10,16-17 . 
“…Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui…Chi mangia questo pane vivrà in eterno” Gv 6,51-58.

“QUESTA SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI RUOTA ATTORNO AL DONO DELLA MANNA: DONO DELLA PROVVIDENZA, COME PROVA E OCCASIONE DI EDUCAZIONE PER IL POPOLO. LA SECONDA LETTURA (1 COR 10-17) A SEGUITO DI UN CAPITOLO SULL’ IDOLATRIA, SI CONCENTRA SULL’ UNITA’DELLA CHIESA, COME CONSEGUENZA DELL’ UNITA’ DELLA MENSA EUCARISTICA. IL VANGELO RIPORTA L’ INSEGNAMENTO DI GESU’, IN CUI VARI TEMI SI INTRECCIANO: QUELLO DEL PANE E DELLA NECESSITA’ DI NUTRIRSENE , DELLA VITA ETERNA, DEL DIMORARE IN CRISTO E DEL PARTECIPARE DELLA SUA STESSA VITA”.

“Ricordati del cammino”: l’ obblio, infatti, è la radice di tutti i mali. Non dimenticare il deserto e il monte, il vento delle piste, la bellezza dell’ anima affaticata, le cose lontane. E poi la manna, discesa improvvisamente, quando non l’ aspettavi più. Ricordati principalmente dell’ acqua, giunta come la risposta di un amore bello: un amico, una musica. A dirti che non sei solo, smarrito tra le dune del deserto.

Dio è acqua e pane. La nostra forza è saperci cercati. Saperci desiderati. Ricordiamoci e dialoghiamo con la storia della nostra vita.

Nel vangelo di oggi, appena otto versetti, Gesù ripete per ben otto volte: “Chi mangia la mia carne vivrà in eterno”. Un ritmo incantato, nello stile di Giovanni, che procede per cerchi concentrici. Come un sasso nell’ acqua e tanti cerchi, che si allargano sempre di più. E Gesù dice: “Mangiate la mia carne e bevete il mio sangue”.

Un invito sconcertante per amici e avversari. E lui che ribadisce, per otto volte, la motivazione: Per vivere. Per vivere veramente. Perché, altro è vivere. Altro è lasciarsi vivere. E’ questa l’incalzante convinzione di Gesù, di possedere qualcosa che cambia la direzione e la qualità della vita. E’ il dono di Dio, che si dona e si perde dentro le sue creature, come il lievito nel pane, come pane nel corpo.

Elementi che indicano la sua vicenda umana e divina, le sue mani di carpentiere, le sue lacrime, le sue passioni, la polvere delle strade, la casa che si riempie di profumo, la pietra che rotola via dal sepolcro.

Il suo invito pressante indica chiaramente: “Mangia e bevi ogni goccia e ogni fibra di me”. Vivi di me. Assumi la mia vita come misura, come lievito, come sangue delle tue vene. Conoscerai cosa sia vivere veramente. Mangiare e bere Cristo, significa, “più che fare la comunione eucaristica, farmi comunione con Lui” ( Ermes Ronchi).
                                            Mons. Antonino Scarcione

lunedì 5 giugno 2023

I Musici del nobile quartiere Monte Mira all'Infiorata di Castelbuono. Alla presenza dell'Assessore regionale ai BB.CC. e Identità Siciliana, mostrano una chicca del Palio dei Normanni


Domenica 4 giugno l'Armata dei musici del Nobile quartiere Monte Mira con una rappresentanza dei notabili del quartiere ha partecipato alla XV edizione dell'infiorata di Castelbuono, con il raduno dei gruppi storici provenienti da diverse parti della Sicilia. I nostri musici si sono classificati in seconda posizione è solo un punto di differenza non ci ha portati sul podio che è andato ad appannaggio del Magistrato dei Quartieri di Piazza Armerina.
Una partita giocata in casa tra le più importanti scuole di Musici, trombe e tamburi, che partecipano al Palio dei Normanni, presentando con le rispettive esibizioni un assaggio della più antica manifestazione medievale del meridione d'Italia. Il presidente Filippo Rausa profittando della presenza dell'Assessore regionale ai BB.CC. e Identità Siciliana, ha ampiamente presentato la storica kermesse cavalleresca tra i quattro quartieri storici, invitando l'Assessore sin da ora alla 68^ edizione del Palio dei Normanni.
Come al solito è stata una bellissima esperienza e ancora una volta i musici del Nobile quartiere hanno dimostrato che non sono secondi a nessuno.
Ad maiora semper ragazzi.
















 

Al centro Filippo Rausa, il Sindaco di Castelbuono, Mario Cicero; l'Assessore regionale ai BB.CC. Francesco Paolo Scarpinato; il presidente del Parco delle Madonie, Angelo Merlino;
il Presidente della Federazione Identità Storica Siciliana, Jhonny Lagrua.







domenica 4 giugno 2023

La Domenica con Gesù, SANTISSIMA TRINITA' / A

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Allora il Signore scese nella nube, si fermò presso di lui e proclamò…: Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ ira e ricco di amore e di fedeltà. Mosè si curvò fino a terra…Disse…E’ un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato…” Es 34,4b-6.8-9. 
“Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace…” 2 Cor 13,11-13. 
“…Dio ha tato amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna…” Gv 3,16-18.

“SS.MA TRINITA’: L’ AMORE DI DIO, IL DONO DEL FIGLIO. LA SOLENNITA’ ODIERNA SI CARATTERIZZA, BIBLICAMENTE, NELLA LODE E NELLA PROCLAMAZIONE DEL NOME DI DIO, CHE SI RIVELA COME MISERICORDA, AMORE E FEDELTA’ “.

La Trinità: Padre, Figlio, Spirito Santo. E’ l’annuncio che Dio non è, in sé stesso, solitudine. Bensì, comunione, legame, abbraccio. Che ci raggiunge. Così, comprendiamo bene perché la solitudine ci pesa e ci fa paura: essa è contro la nostra natura. E quando siamo con chi ci ama, stiamo così bene e quindi realizziamo la nostra vocazione.

La Trinità è lo specchio del senso ultimo dell’ esistenza e del senso dell’ universo: tutto è diretto verso un Padre fonte di vita, verso un Figlio che ci innamora, verso uno Spirito, che accende di comunione le nostre solitudini.

Anche l’ autopresentazione di Dio sul monte Sinai, davanti al suo grande amico, Mosè, ha nomi densi di significato: misericordioso, pietoso, lento all’ ira, ricco di grazia e di fedeltà.

Sappiamo che Mosè è salito con difficoltà sul monte, tenendo due tavole di pietra in mano. E Dio stupisce lui e i lettori di tutti i tempi, scrivendo su quella pietra parole di tenerezza. E Mosè comprende e, così, invoca: “Che il Signore cammini in mezzo a noi, venga in mezzo alla sua gente…Scenda e si perda in mezzo al calpestio del popolo”.

Tutta la Scrittura ci assicura che nella polvere dei nostri sentieri, lo Spirito accende i suoi roveti e i suoi profeti. Il Padre rallenta il suo passo sul ritmo del nostro. Il Figlio è salvezza, che cammina accanto a noi: “venuto non per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato” Gv 3,17.

Egli non condanna, né giudica: “Io non giudico” (Gv 8,15). Parola molto importante, da ripetere alla nostra fede, talvolta, vacillante. Davvero, il Signore potrebbe “pesare i monti con la bilancia e il mare col cavo della mano” (Is 40,12), ma Egli non pesa nè misura l’ uomo: Egli lo ama e lo salva.

A tal proposito, mi piace citare il Comm. Franc. Cistercense:
“ Di’ loro ciò che il vento dice alle rocce,
ciò che il mare dice alle montagne.
Di’ loro che una bontà immensa penetra l’ universo,
di’ loro che Dio non è quello che credono,
che è un vino di festa, un banchetto di condivisione
in cui ciascuno dà e riceve.
Di’ loro che Dio è Colui che suona il flauto
nella luce piena del giorno,
si avvicina e scompare, e ci chiama alle sorgenti.
Di’ loro l’ innocenza del suo volto,
i suoi lineamenti, il suo sorriso.
Di’ loro che Egli è il tuo spazio e la tua notte,
la tua ferita e la tua gioia.
Ma di’ loro, anche, che Egli non è ciò che tu dici di Lui, che la sua tenda è sempre oltre”.

                                              Mons. Antonino Scarcione

sabato 3 giugno 2023

Presentazione progetto didattico/educativo “Sei un Mito”, Palazzo Trigona 6, 7 e 8 giugno


Mercoledì 31 maggio alle ore 16:30 presso il Palazzo Trigona, sede del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina sarà presentato il progetto didattico/educativo “Sei un Mito”.
Il progetto consiste nella realizzazione di una serie di rappresentazioni che si terranno al teatro greco di Morgantina nei giorni 6, 7 e 8 giugno.
Interverranno il Direttore del Parco Archeologico, i Dirigenti Scolastici di Aidone, Barrafranca, Enna e Piazza Armerina.
Saranno presenti i docenti, referenti del progetto teatrale, ed alcuni studenti-attori.