"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 28 novembre 2021

Restaurata la statua dell'Immacolata Concezione, ennesimo obbiettivo raggiunto da don Giovanni Tandurella


Continua la meritoria opera di rispolvero, recupero, restauro e valorizzazione di tutto ciò che è custodito all'interno della Basilica Cattedrale di Piazza Armerina e delle chiese rettoriali.

A soli due anni dal suo insediamento, don Giovanni Tandurella, arciprete e parroco della Basilica Cattedrale, con grande capacità e spirito di servizio, seppure "fermato" nella sua azione dalla pandemia Covid che ha limitato il normale svolgersi delle attività lavorative, ecclesiali, continua a mettere in atto con dinamico fervore iniziative che stanno dando nuova luce sia alle attività liturgiche che a quelle di valorizzazione del patrimonio dalla Cattedrale piazzese.

Dopo i vari interventi messi in atto all'interno della Basilica Cattedrale dal suo insediamento, 23 novembre 2019, che non stiamo qui ad elencare; dopo avere avviato qualche settimana fa il cantiere per il restauro dei paramenti murari della Cattedrale con agevolazioni fiscali del bonus facciate 90%; domenica 28 novembre la comunità parrocchiale della Cattedrale ha riaccolto la restaurata statua dell’Immacolata Concezione.

Alla presentazione del restauro dell’opera, era presente la dott.ssa Rosalia Teri, curatrice del restauro, che ha tenuto una relazione sulle fasi dell'accurato intervento, eseguito con scrupolosità filologica ma allo stesso tempo con un occhio di particolare attenzione al valore devozionale dell’insigne immagine dell' Immacolata Concezione.

La statua di legno dell' Immacolata Concezione, databile non oltre la metà del settecento, 1750 (secolo XVIII), fu realizzata da una Bottega napoletana di particolare prestigio e con molta probabilità commissionata dei padri Francescani all'epoca ancora presenti ed operanti in Città, nel Convento che successivamente ospito prima l'Ospedale Chiello e attualmente l' Episcopio, gli uffici della Curia e la casa per il clero.

La statua dell' Immacolata Concezione proveniente dalla chiesa conventuale di San Francesco, da circa 20 anni è custodita in Cattedrale a causa dell'inagibilità della predetta chiesa. 

Il restauro conservativo che ha riportata alla bellezza e allo splendore originale la statua dell' Immacolata Concezione è stato autorizzato dalla Soprintendenza di Enna che dopo il rilascio del nulla osta ne ha seguito tutte le fasi del restauro.

Con grande partecipazione ed enfasi i fedeli presenti, subito dopo la relazione, hanno assistito in religioso silenzio alle fasi in cui il parroco don Giovanni Tandurella ha svelato la preziosa statua.

Nell'esprimere il più sincero ringraziamento all'arciprete parroco don Giovanni Tandurella che ha voluto il restauro della statua, a nome mio personale, del governo del quartiere Monte Mira, e di tutta la comunità parrocchiale, auspico che Lei continui il paziente e certosino lavoro intrapreso per riportare ai migliori fasti la Chiesa madre della diocesi piazzese, che da quartieranti è la nostra casa e proprio per questo sentimento di appartenenza e devozione alla Madonna delle Vittorie potrà sempre contare sulla nostra leale vicinanza e collaborazione.

                        Il presidente del quartiere Monte Mira 
                                            Filippo Rausa 






sabato 27 novembre 2021

Calendario solennità dell'Immacolata Concezione

 




LA DOMENICA CON GESU', I^ DI AVVENTO / C

       ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Verranno giorni…nei quali io realizzerò le promesse di bene…” Ger 33,12-16 .
“Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’ amore tra voi e verso tutti…” I Ts 3,12-4,2 .
“…Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle…Allora vedranno il Figlio dell’ uomo venire su una nube con grade potenza e gloria…Vegliate in ogni momento pregando…” Lc 21,25-2.

“IL VANGELO DI LUCA COL TERMINE AVVENTO (=LA VENUTA DEL SIGNORE) INTENDE SUGGERIRE NON TANTO LA FINE DEL MONDO E/O DELLA STORIA. BENSI’, IL FINE DELLA STORIA: DIO, CIOE’, NON ABBANDONA I SUOI FEDELI. UN DISCORSO CARICO DI SPERANZA PER TUTTI I TEMPI”.

Sappiamo bene che con la I Domenica di Avvento inizia il nuovo Anno Liturgico. Ripercorreremo, quindi, un’ altra volta, la vita di Gesù. E’ il primo giorno di un cammino (di appena quattro settimane ), che conduce a Natale: l’ asse attorno a cui ruotano gli anni e i secoli. Ci lasceremo guidare dall’esperienza e competenza dell’ esperto, E. Ronchi. Egli esordisce con le famose parole del vangelo di Luca: “Ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per ciò che dovrà accadere”. Le parole, riportate da Luca, ci portano fuori a guardare in alto, ad aprire le finestre di casa, per “far entrare i venti della storia”. Il mondo, afferma Isaia, si contorce come una partoriente. La terra risuona di un pianto interminabile. Ma il Vangelo, ci sollecita a non camminare a capo chino: “Alzate il capo, guardate in alto e lontano: la liberazione è vicina.

Un bellissimo invito: Uomini e donne, in piedi, a testa alta, con gli occhi verso il sole. Scopriamo, quindi, che il nostro compito è quello di sentirci parte dell’ intero creato. Come, ottimamente, afferma Meister Eckart, “Cristo può nascere mille volte a Betlemme, ma se non nasce in me, è nato invano”.

Gesù chiede ai discepoli la massima attenzione, per “leggere la storia” come un grembo, da cui nascono il nuovo e la vita. Sensibilità verso i piccoli dettagli della vita e a ciò che ci supera infinitamente. Infatti, “esisterà pur sempre…un pezzetto di cielo che si potrà guardare e abbastanza spazio dentro di me, per poter congiungere le mani nella preghiera” (Etty Hillesum).

Il Signore chiede un cuore sensibile e attento, per vegliare sui germogli, sul nuovo che nasce, sui primi passi della pace, sul respiro della luce che si disegna sul muro della notte o della pandemia (E. Ronchi). Il Vangelo ci affida questa vocazione: la massima attenzione alla vita e all’ infinito.

La vita è dentro l’ infinito e l’ infinito è dentro la vita. L’ eterno brilla nell’ istante e l’ istante si insinua nell’ eterno. Dunque, come dice il teologo, l’ Avvento è “un evento senza fine”.

                             Mons. Antonio Scarcione

giovedì 25 novembre 2021

Richiesta pulizia grondaie Biblioteca Comunale


Nel corso della giornata di mercoledì è stata trasmessa al Sindaco, avv. Nino Cammarata, 
all’Assessore al Turismo, Ettore Messina e all’Assessore ai LL.PP., Epifanio Di Salvo una nota relativa la pulizia delle grondaie della Biblioteca Comunale, di seguito il documento.


Piazza Armerina, 24 novembre 2021

                                            Al Sindaco, avv. Nino Cammarata
                                            All’Assessore al Turismo, Ettore Messina
                                          All’Assessore ai LL.PP., Epifanio Di Salvo
                                                                        Loro Sedi

Oggetto: pulizia grondaie Biblioteca Comunale

A seguito delle abbondanti piogge delle scorse settimane che hanno colpito la nostra città, si è appurato che la grondaia della Biblioteca Comunale, ricadente nell’antistante piazzetta dei Gesuiti, già colma di terriccio, guano di colombi che ha causato anche la crescite di erbe infestanti di vario tipo, causando lungo la parete della facciata di ingresso della Biblioteca la crescita di licheni visibili ad occhio nudo, ha continuato a fare colare acqua lungo tutta la facciata fino a qualche giorno fa.

Che si ricordi, la manutenzione ordinaria di pulizia non viene effettuata da almeno un decennio, e tutto ciò ha prodotto un danno non indifferente al prospetto dell’edificio, infiltrazioni di acqua, umidità e tutto ciò che ne consegue, di solito visibile nell’androne di ingresso della Biblioteca.

Pertanto, si chiede alle SS.LL. di programmare un intervento per la pulizia di detta grondaie, nei tempi e nei modi che riterrà utile, pur evitare ulteriori danni alla struttura dell’immobile.

Cordialmente, distinti saluti.

Il Presidente
Filippo Rausa


Richiesta rimozione arbusto cresciuto spontaneamente all'interno della chiesa di Sant'Anna

 

Stamani è stata trasmessa al Sindaco, avv. Nino Cammarata e all’Assessore ai LL.PP., Epifanio Di Salvo una nota relativa la rimozione di una pianta rampicante cresciuta all'interno dalla chiesa di Sant’Anna, che negli anni si è estesa lungo la omonima scalinata Sant’Anna.

Piazza Armerina, 24 novembre 2021

Segnaliamo alle SS.LL. la crescita spontanea di un grande arbusto all’interno della chiesa di Sant’Anna che da qualche anno facendosi strada è comparso all’esterno lungo la scalinata omonima di Sant’Anna.

Detto arbusto, che qualche anno fa i soci del quartiere avevano cercato di potare per limitarne la crescita, anno 2018, in occasione della realizzazione della “Scalinata della Passione” - Giovedì di Pasqua, si è ulteriormente ingrandito e gli arbusti e il fogliame seguendo cavi e fili si è portato sulla facciata della Caritas diocesana, tagliando letteralmente lo spazio aereo della scalinata a metà.

Poiché detto arbusto è cresciuto facendosi spazio all’interno della struttura muraria degli ambienti della chiesa, diventando un “albero”, questo sta causando un danno alla muratura dell’edificio, spingendo verso l’esterno, sulla scalinata, il muro di pietra che perciò potrebbe cedere in qualsiasi momento, causando problemi all’incolumità di quanti giornalmente sono soliti percorrere detta scalinata.

Detto ciò, si chiede alle SS.LL. di programmare un intervento per la rimozione di detto arbusto, nei tempi e nei modi che riterrà utile, pur evitare ulteriori danni alla struttura dell’immobile e a quanti sono soliti transitare per detta via.

Cordialmente, distinti saluti. 
                                                     Il Presidente, Filippo Rausa






domenica 21 novembre 2021

Presentazione della nuova guida di Repubblica dedicata ai viaggi lenti e alle escursioni a piedi in Sicilia.


LUOGO: IIS Leonardo Da Vinci - via Carducci 13 plesso Boris Giuliano ( Aula Magna).
Interverranno, dopo i saluti del Dirigente Scolastico Prof.ssa Vilma Piazza:
- i collaboratori delle Guide di Repubblica
Maria Cristina Castellucci, Giuseppe Riggio
- il coordinatore della rete dei Cammini e delle Vie Sacre di Sicilia
Attilio Caldarera,
- le guide ambientali escursionistiche
Stefania Greco ( la transumanza degli asinelli)
Totò Trumino ( il cammino di San Giacomo in Sicilia)
Modera il Direttore di "Piazza in diretta" Ranieri Ferrara.

PER PARTECIPARE: Saranno applicate le norme anti Covid-19.
Per info di partecipazione e prenotazione mandare una email a infoiscrizioni@iisdavinciarmerina.edu.it oggetto "presentazione guide di Repubblica".
Evento curato dalla Prof.ssa Marina Roccaforte, docente referente Ambiente.

Ci stringiamo al dolore della famiglia Garretta per la prematura scomparsa del figlio Mario.


Apprendiamo, sgomenti, dell'improvvisa scomparsa del giovane Mario Garretta, figlio di un nostro caro amico e socio, Pino. 
Il Presidente, il Consiglio direttivo e i Soci del nobile quartiere Monte Mira, addolorati per il tragico evento, con mesto cordoglio,  rivolgono le più sentite condoglianze a tutta la famiglia.


LA DOMENICA CON GESU', N.S. GESU' CRISTO RE DELL' UNIVERSO / B. Solennità

      ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Nella visione notturna, ecco…uno simile a un figlio d’ uomo…giunse fino al vegliardo…Gli furono dati potere, gloria e regno, tutti i popoli…lo servivano…il suo potere non finirà mai…” Dn 7,13-14 . 
“Gesù Cristo…il primogenito dei morti…A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati…A lui la gloria e la potenza…Dice il Signore Dio: Io sono l’ Alfa e l’ Omega…L’ Onnipotente ! “ Ap 1,5-8 . 
“…Pilato disse a Gesù: Sei tu il re dei Giudei ?...Rispose Gesù: Il mio regno non è di questo mondo…Allora Pilato gli disse: dunque tu sei re ? Rispose Gesù: tu lo dici: io sono re…” Gv 18,33b-37.

LA REGALITA’ DI GESU’ E’ PRESENTATA DAI SACRI TESTI COME DONO DI AMORE: SERVIZIO AL PADRE E ALL’ UMANITA’.

(Oggi: Giornata di Preghiera per le Claustrali. -36a Giornata della Gioventu’. -Giornata di Sensibilizzazione per il Sostentamento del Clero ).

 "Cristo Re" (Basilica Cattedrale di Piazza Armerina)
Nel 1925, Pio XI istituisce la Solennità di Gesù Cristo, Re dell’ Universo. La Riforma Liturgica del Vaticano II la sposta all’ ultima domenica del Tempo Ordinario, collegandola alla dimensione escatologica del regno di Dio. Conseguentemente, il vangelo, per fare memoria della regalità del Signore, fa riferimento al suo processo davanti a Pilato. Notiamo che la regalità si manifesta nell’ umiltà, nel dono di sé e nella croce. Emerge, appunto, il grande tema dell’ identità di Gesù, che il credente è chiamato a meditare.

A tal proposito, l’ evangelista precisa che, quel giorno, cadeva la vigilia di Pasqua, ponendo, così, un’ evidente relazione tra il sacrificio dell’ agnello pasquale e Gesù, l’ Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Chiaramente, l’ evento di liberazione che fonda la fede è la croce di Cristo. Si comprende, subito, che la sua regalità non è politica, ma riguarda la fine dei tempi.

Dio ha l’ autorità ultima sul mondo. Ma la presenza di Dio tra gli uomini, “il regno di Dio”, si realizza qui ed ora, non in un vago e indefinito futuro. In Cristo, quindi, il presente non è un fenomeno effimero, ma contiene una dimensione trascendente, capace di provocare il futuro, l’ eterno (G. Ravasi, su Sette del Corriere della Sera, 2.11.21 ).

Gesù, andando incontro alla morte, è pienamente uomo e porta a termine la rivelazione. Ecco appunto il Regno di Dio. La corona di spine, il mantello di porpora e la croce non ne smentiscono il senso, semmai ne sono la conferma. L’ amore di Dio agisce secondo la logica pasquale del “perdersi, per ritrovarsi” nell’ altro.

L’ autorità di Gesù emerge dal suo essere padrone degli eventi. Egli li conduce, li affronta, seppure inerme e prigioniero, e domina sui suoi avversari. All’ opposto, Pilato, emblema del potere umano, appare incerto, timoroso, incapace di prendere posizione e viene sopraffatto dagli eventi.

Gesù, apparentemente debole e sconfitto, testimonia l’ amore del Padre, fino alla morte. Questo è l’ itinerario tracciato per il credente.

                                                    Mons. Antonio Scarcione

martedì 16 novembre 2021

Lunedì 15 novembre 2021 riprese televisive al Castello Aragonese, inserito nel circuito dei Castelli di Sicilia.

Articolo di Ambra Taormina, tratto da Piazza in Diretta

PIAZZA ARMERINA - RETE DEI CASTELLI DI SICILIA. IL CASTELLO ARAGONESE, INSERITO TRA LE 18 FORTEZZE MEDIEVALI CHE RILANCIANO IL TURISMO DI PROSSIMITÀ.

Filippo Rausa presidente del nobile quartiere
Monte Mira e il castellano Giancarlo Scicolone
Si chiama Oltre il Castello, ed è un progetto finanziato dall’Assessorato Regionale al Turismo Sport e Spettacolo, che mira alla promozione del turismo di prossimità e dei centri urbani, sfruttando i castelli e la loro immagine come punto di inizio per la riscoperta di antichi borghi di pregio. A farne parte, è anche il CasteIlo Aragonese di Piazza Armerina, inserito nella Rete regionale ufficiale, tra i diciotto manieri siciliani che d’ora in poi si pretesteranno a fare da sedi nevralgiche per il rilancio del turismo post pandemico.

Il Medioevo ce li ha restituiti in eredità, e oggi, in Sicilia, i castelli sono come tracce vive che invitano alla riscoperta dei centri che possono vantarsi di detenerne almeno uno, a vivificare il tessuto del proprio patrimonio in edifici di rilievo storico.

Luoghi di interesse artistico e architettonico, insomma, a vocazione turistica come Piazza Armerina, che - per uno dei rari casi fortuiti nel corso della propria storia - d’ora in avanti non sarà più protagonista solo grazie alla Villa Romana del Casale, ma per le bellezze, i sapori, e la produzione di artigianato che il suo centro storico sforna in quantità.

“La Rete dei Castelli va ampliandosi sempre più - racconta Giancarlo Scicolone -, e si è infatti dotata di uno statuto e di un proprio simbolo. Il Progetto vuole promuovere il territorio e le attività locali, per questo nella giornata di lunedì 15 novembre, ho aperto le porte del Castello Aragonese di cui sono proprietario da qualche anno, per consentire che venissero effettuate delle riprese video. Si è trattato di riprese aeree, sopralluoghi, interviste, e molto importante è stato il fatto di aver dedicato uno spazio ai ristoratori e agli artigiani del posto. A questo proposito, abbiamo ospitato uno chef che si è dilettato nella preparazione di un piatto tipico, e l’unica mosaicista della città che si è detta orgogliosa di esporre alcune realizzazioni artistiche di propria produzione, eseguite con la speciale tecnica del mosaico che, non bisogna dimenticare, rappresenta pur sempre un souvenir tipicamente piazzese. Di pari rilevanza è stato l’intervento dell’esperto storico Prof. Lo Re, il quale ha riservato una parte d’intrattenimento parlando della storia di Piazza Armerina”.

“Scopo del progetto è incentivare il turismo di prossimità - ha parimenti rimarcato la Dott.ssa Silvia Cerrino, responsabile della Rete dei Castelli di Sicilia -, proprio per aspirare ad una ripresa economica in tempi difficili come quelli che abbiamo e stiamo vivendo a causa della pandemia. In realtà, Oltre il Castello è un progetto pensato per articolarsi in varie azioni, e nello specifico le riprese realizzate nei 18 comuni siciliani sono finalizzate alla divulgazione web e social, su siti e pagine dedicati al turismo. Ciascun castello rinvierà infatti alla scheda di presentazione del comune in cui si trova, in modo tale da fungere da punto di riferimento per i futuri visitatori, ecco perché ogni ripresa sarà accompagnata da un testo descrittivo” ha ribadito Cerrino.

A presenziare all’interno del Castello Aragonese nel corso dei lavori di ieri, sono state anche le rappresentanze ufficiali dei quartieri storici cittadini, il nobile quartiere Monte Mira, il quartiere Canali e il borgo San Giovanni.






domenica 14 novembre 2021

Costruttori di Presepi


Basilica Cattedrale, anteprima, costruttori di Presepi a cura di Vittoria Liborio Marino, nostri quartieranti. 
Il perpetuarsi della tradizione, puntualmente da decenni, animano il buon Liborio e la moglie Vittoria alla realizzazione del Presepe, che quest'anno viene costruito in Cattedrale, sotto la supervisione dell'arciprete parroco don Giovanni Tandurella.







LA DOMENICA CON GESU', XXXIII DEL TEMPO ORDINARIO / B

      ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento…Come le stelle per sempre” Dn 12,1-3a . “Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio” Sal 15 (16) . 
“…Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio…” Eb 10,11-14.18 . 
“…Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno…Allora vedranno il Figlio dell’ uomo venire sulle nubi…Dalla pianta del fico imparate la parabola…Quando spuntano le foglie, sapete che l’ estate è vicina…Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno…Quel giorno o…quell’ ora, nessuno lo sa, né gli angeli…né il Figlio, eccetto il Padre” Mc 13,24-32.

IL MESSAGGIO: “IL NOSTRO TEMPO E’ DATO A CIASCUNO DI NOI COME UN TERRENO SUL QUALE DOBBIAMO STARE E CI E’ PRPOSTO COME COMPITO CHE DOBBIAMO ESEGUIRE”. (Romano Guardini)

(Oggi ricorre la 5a Giornata Mondiale dei Poveri. Tema: “I poveri li avete sempre con voi” Mc 14,7.)

Seguiamo il commento proposto dal monastero di Dumenza. La liturgia della Parola ci pone di fronte ad alcuni interrogativi, che affiorano dalle pagine di Daniele e di Marco. Come collocarci davanti a questi testi ? Che cosa è importante in questa visione della storia ? Qual è il punto fondamentale della Parola ? Certamente, ad una prima lettura, viene spontaneo il paragone tra le immagini utilizzate da Marco (13, 24-25) e dal profeta Daniele (12,1) e gli eventi che viviamo.

Il primo messaggio, che cogliamo, riguarda i senso della storia, che “cammina” verso un fine: quello dell’ incontro dell’ umanità con Cristo. Incontro che è, nello stesso tempo, la salvezza e il giudizio.

Il secondo messaggio: l’ arrivo del Cristo Veniente e l’incontro con l’umanità segnano il compimento della storia. Vediamo che questo elemento è carico di novità, bellezza e perfezione.

Ciò che all’ uomo appare come morte di un mondo, di una storia, di un’ umanità, agli occhi di Dio, invece, è occasione di creazione rinnovata. Anche se a noi sembra strana, la logica di Dio è una logica pasquale: il passaggio dalla morte alla vita.

Dunque, dalla dispersione del popolo di Dio su tutta la terra, alla sua riunione nel regno, alla fine dei tempi. La novità consiste nella nascita di un’ umanità che entra nell’ incontro col Signore.

Il terzo messaggio. Nell’ attesa della venuta del Signore, il discepolo come deve comportarsi ? Cosa deve fare ? Egli deve imparare a discernere le varie situazioni della vita, per comprendere e conoscere ciò che accade. Il discepolo deve cogliere i segni, grandi o piccoli, di cui è disseminata la storia.

In questo, come dice il Signore, l’ umile pianta del fico può aiutarci. Quando produce le gemme e sui suoi rami crescono le prime foglie, sappiamo che si avvicina il raccolto, il tempo della gioia. La storia è paragonabile all’ albero di fico: in esso sono disseminate tante gemme: esse sono tanti piccoli annunci di vita. Indicano che il tempo della salvezza è già operante in mezzo a noi, che il mondo è stato salvato dall’ amore di Dio e spetta a noi cogliere la Parola di salvezza che il Signore vuole donarci.

E, in fine, Gesù ci dona un saldo punto di riferimento, per discernere: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (13,31). La parola di Gesù, quindi, ci permette di leggere ogni segno che incontriamo nel nostro cammino. Anche se, talvolta, la strada si fa buia, anche se le esperienze che facciamo ci disorientano, abbiamo la Parola di Dio, che non passa mai. Nella sua parola la vita continua, anche quando attorno a noi sembra finire.

In questo tempo di attesa, il Signore ci chiede di appoggiare tutta la nostra vita sulla sua Parola.

                                       Mons. Antonino Scarcione

giovedì 11 novembre 2021

Ripartiamo da San Martino, giropizza dei soci, simpatizzanti del nobile quartiere...


Come ogni anno (tranne gli ultimi due a causa covid), alcuni soci, simpatizzanti del nobile quartiere Monte Mira, ci siamo ritrovati per il giropizza di San Martino, in un noto locale del comprensorio piazzese.
Lo slogan di quest'anno è stato ripartiamo da San Martino, e così pur tra tante difficoltà legate alla paura pandemiaca, ai nuovi contagi, al green pass che non tutti hanno, e che quindi ha limitato la presenza di tanta, tanta bella gente e comunque alle restrizioni covid, ciononostante abbiamo festeggiato in compagnia e tanta armonia, trascorrendo una serata, consentitemi di dire "d'altri tempi".
Noi siamo qua, fiduciosi e certi che prima o poi tutto passerà per ritornare a quella normalità che da sempre ha caratterizzato la vita di ognuno di Noi.