domenica 29 maggio 2022
LA DOMENICA CON GESU', ASCENSIONE DEL SIGNORE
lunedì 23 maggio 2022
domenica 22 maggio 2022
Ricordando il giudice Giovanni Falcone ...
LA DOMENICA CON GESU', VI^ DI PASQUA
domenica 15 maggio 2022
Il Soci del nobile quartiere Monte Mira offrono un omaggio floreale a San Filippo e dissetano i portatori
LA DOMENICA CON GESU', V^ DI PASQUA
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
“L’ORA DELLA PASSIONE E MORTE DI GESU’ COSTITUISCE IL SEGNO DEFINITIVO DELLA SUA OBBEDIENZA ALLA MISSIONE CHE IL PADRE GLI HA AFFIDATO, LA SALVEZZA DEL MONDO”.
Ci chiediamo che cosa voglia dire “Amare il prossimo ? “. La proibizione, nel suo funzionamento è, invece, estremamente semplice e rudimentale.
R. Laurita, nel suo breve commento, così argomenta. Per qualcuno, amare il prossimo, vuol dire non fare niente contro gli altri. Per altri, amare il prossimo, significa fare un’ offerta al povero che si incontra per strada o che bussa alla porta. Amore, qui, coincide con l’ elemosina, con del denaro. Per altri, ancora, l’ amore al prossimo coincide, invece, con un comportamento corretto, onesto e rispettoso. Non c’ è dubbio che non ci possa essere amore senza giustizia e senza rispetto dei diritti degli altri.
Ma l’ amore è soltanto questo?
Gesù ci strappa alla confusione e agli equivoci e ci dà la giusta misura. Egli si pone come modello di questo amore ed afferma: “ Come vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. In questo, bisogna riconoscerlo, questo comandamento è del tutto “nuovo”, inedito. Infatti, fissa una misura straordinariamente grande. Non si contenta affatto del nostro superfluo.
E questo è il segno distintivo del cristiano, ciò che lo caratterizza e lo fa riconoscere.
Il discepolo di Cristo non è tale, perché figura nei registri di battesimo e di cresima. E’ nei fatti e con le opere, che si mostra se si ama veramente il Signore.
sabato 14 maggio 2022
venerdì 13 maggio 2022
Palazzo Velardita, il presidente Rausa scrive alla Soprintendenza, e al Sindaco chiede la riapertura della via Crescimanno
Di seguito la lettera inviata alla Soprintendenza di Enna, al Sindaco di Piazza Armerina, avv. Nino Cammarata relativamente la problematica di cui all'oggetto.
Piazza Armerina, 12 maggio 2022
Arch. Angelo Giunta
Avv. Nino Cammarata
e, p.c. Agli Assessori componenti la Giunta Municipale
Loro Sedi
Oggetto: vicenda Palazzo Velardita a Piazza Armerina, richiesta notizie.
Lo scrivente Filippo Rausa, Presidente del nobile quartiere Monte Mira, facendo seguito alla convocazione - sopralluogo di giorno 16 marzo 2022 a Piazza Armerina, relativamente la triste e grave problematica di palazzo Velardita, promossa dalla Soprintendenza di Enna, sezione Beni Architettonici guidata dall’Architetto Angelo Giunta,
CHIEDE di conoscere
se a seguito di quell’incontro la Soprintendenza abbia ufficialmente formalizzato e posto il vincolo al palazzo Velardita, dichiarandolo di “Interesse Culturale”, un atto propedeutico per attivare tutte quelle misure necessarie alla messa in sicurezza dell’immobile da parte dei proprietari, con l’individuazione di possibili canali di finanziamento, e l’intervento dell’ente Comune e di altri organi superiori per tutti quei casi previsti dalla legge.
Alla convocazione sopralluogo, tenutasi quasi due mesi fa, erano presenti diversi fra i proprietari dell’immobile, l’Assessore Salvo Cancarè in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e lo scrivente nella qualità di presidente del Quartiere, che attraverso un nostro scritto aveva chiesto alle istituzioni ad aprire un faro su detta più che trentennale vicenda, giunta ormai al capolinea.
Nel frattempo, sono trascorsi quattro mesi, dal 21 gennaio 2022, da quando l’importante arteria, la via Antonio Crescimanno è stata preventivamente chiusa al traffico veicolare dall’Amministrazione comunale, chiusura che tanti disagi sta creando ai residenti delle vie limitrofe, ai quartieranti, ai cittadini che per diversi motivi vivono e frequentano il quartiere Monte Mira per motivi di lavoro.
Detto ciò, considerato i tempi della burocrazia italiana, e in considerazione delle problematiche legate alla storia recente e passata del palazzo, dove i proprietari non hanno mai trovato la quadra su possibili interventi di recupero negli anni trascorsi, figuriamoci ora che il palazzo è un rudere (ma questa è una nostra personale considerazione, che ci auguriamo possa essere smentita con i fatti); la via Antonio Crescimanno, questa importante arteria, corre il rischio di restare chiusa per diversi anni, e tutto ciò non è ammissibile, nell’interesse dei quartieranti e dei cittadini tutti.
Pertanto, se l’Ufficio Tecnico Comunale ritiene che il cornicione, o parti del prospetto siano un possibile pericolo verso terzi, allora detto pericolo deve essere eliminato, poiché non è ammissibile che la via Antonio Crescimanno rimanga chiusa per chissà quanti anni, dato che la chiusura di questa strada di fatto paralizza i flussi veicolari da e per il quartiere, rischia di fare perdere valore ai fabbricati adiacenti, innescando un meccanismo perverso che negli anni potrebbe portare all’abbandono di tutti gli immobili ricadenti nella zona, con un danno economico per i proprietari e al quartiere già colpito dai perversi PRG che non hanno mai attenzionato il centro storico, anzi hanno privilegiato l’abbandono di questo per le abitazioni nelle nuove zone di espansione.
Pertanto, a conclusione di questa nostra missiva, ci auguriamo che la comunione di intendi tra le Istituzioni porti a salvare il salvabile, per chiudere questo triste capitolo di storia e riaprirne un altro, volto al recupero e al rilancio di uno dei Centri Storici “minori” più interessanti della Sicilia.
In attesa di un Vostro solerte riscontro, augurando buon lavoro porgo distinti saluti.
Il Presidente
Filippo Rausa
giovedì 12 maggio 2022
Ripulite dalle erbe infestanti le due aiuole di piazza Castello
mercoledì 11 maggio 2022
Notte Europea dei Musei – Sabato 14 maggio 2022
Sabato 14 maggio 2022, in occasione della Notte Europea dei Musei, a partire dalle ore 20:00 e fino alle ore 23:00, con ultimo ingresso alle ore 22:00, sarà possibile visitare in notturna la Villa Romana del Casale, il Museo della Città e del Territorio di Piazza Armerina a Palazzo Trigona, il Museo regionale di Aidone, al costo simbolico di € 1,00.
Inoltre, alle ore 21,00, nelle terme della Villa del Casale, si terrà una conversazione per illustrare i resti di mosaico pavimentale del tepidario con resti di scena di ludi, tra cui la corsa con le fiaccole.
L’attività agonistica raffigurata in questo mosaico pavimentale doveva probabilmente fare pendant con la scena, meglio conservata, di corsa di quadrighe nel Circo Massimo, raffigurata sul pavimento della palestra dello stesso complesso termale.
In quest’ultima è stata vista una pesante allusione ad una prestigiosa carica rivestita dal padrone di casa.
La conversazione sarà tenuta dal prof. Paolo Barresi della Università Kore di Enna e dal dott. Rosario P.A. Patané del Parco.
martedì 10 maggio 2022
Realizzazione nuova illuminazione esterna della Basilica Cattedrale.
Di seguito la lettera inviata al Sindaco, avv. Nino Cammarata relativamente la problematica di cui all'oggetto.
Piazza Armerina, 10 maggio 2022
Oggetto:
realizzazione nuova illuminazione esterna della Basilica Cattedrale.
Il Presidente
Filippo Rausa
lunedì 9 maggio 2022
Proposta riqualificazione piazza CASTELLO con i Fondi Pnrr e/o altri
Di seguito la lettera inviata al Sindaco, avv. Nino Cammarata relativamente la problematica di cui all'oggetto.
Piazza
Armerina, 9 maggio 2022
Al Sig. Sindaco di
Piazza Armerina
Avv. Nino Cammarata
Al vice Sindaco con delega Pnrr
Prof.ssa Lucia
Giunta
Agli Assessori componenti la Giunta Municipale
Al Presidente del
Consiglio Comunale
Loro Sedi
Oggetto: proposta di riqualificazione piazza CASTELLO con i Fondi Pnrr e/o altri
Egregio Sig. Sindaco,
piazza Castello è uno dei
luoghi simbolo della città medievale di Piazza Armerina, ma di fatto risulta
essere uno spazio orrendo per via della pavimentazione che la contraddistingue.
Nel corso degli anni ’80
la piazza fu oggetto di un intervento, che nell’intenzione la doveva migliorare
e valorizzare e invece la scelta dei materiali ne compromise ogni sua possibile
aspettativa.
La piazza delimitata da
un gradino è pavimentata con un’inguardabile, per non dire, vomitevole tufo,
perennemente ricoperto da muschi e licheni; nel piano sottostante vi è un
lastricato in pietra arenaria, una lunga corsia percorsa dalle auto e adibita anche a
parcheggio, la cui strana caratteristica e il distanziato tra basola e basola
anche di 10 cm, l’insieme di queste pavimentazioni ne hanno creato uno luogo
che sia nell’aspetto che nella fruibilità risultano indecorosi per il luogo,
anzi sconcertanti.
Per tutto ciò e senza
ulteriori giri di parole, inutili e superflue, si chiede un intervento di
riqualificazione di tutta la piazza e dell’intera area perimetrale del Castello,
che comprende anche piano Carcere, ove insiste la chiesa della Madonna della
Neve e il tratto di strada che conduce all’ingresso dell’antico maniero,
attualmente pavimentato con mattonelle d’asfalto, con ampie e coreografiche
toppe di asfalto in più parti, e basole di lava.
Detto ciò, la nostra idea
progettuale che rivolgiamo al Sig. Sindaco è quello di promuovere attraverso i
fondi Pnrr la sua riqualificazione, riconsiderando il ruolo di piazza Castello
quale importante spazio urbano, non più vago, ma un biglietto da visita per i
tanti turisti che giornalmente vi sostano, vi transitano per visitare il prestigioso
centro storico, luogo d’accesso al trecentesco Castello Aragonese, e inoltre per
diventare ancor di più un spazio vissuto da tutti i piazzesi, una grande
piazza, dalle tante possibilità di uso, atta ad ospitare molteplici eventi,
naturalmente priva del parcheggio delle automobili, i cui stalli potrebbero
essere sistemati in piano Carcere.
Riteniamo inoltre, che i
lavori di riqualificazione di una delle piazze storiche più significative della
Città, dovrebbe comprendere la rimodulazione della grande e inutile aiuola a
ridosso del perimetro del castello, che potrebbe invece vedere aumentare la
superficie della piazza ed essere arricchita con elementi di arredo urbano
quali: fontana, panchine, zampillo d’acqua, contenitori differenziati dei
rifiuti, giochi ludici per i bambini e altro ancora.
Pertanto, questo
consiglio direttivo del nobile quartiere Monte Mira, in sinergia con i
quartieranti tutti, auspica che la sua Amministrazione comunale nel condividere
le aspettative di questo Quartiere, si adoperi in tempi stretti per fare
predisporre la progettazione necessaria al fine di dare nuova luce, vita e valorizzazione
alla piazza Castello con una più consona pavimentazione e il necessario arredo
urbano, degno della nostra città e del grande patrimonio artistico e
architettonico.
Certo di un Vostro cortese riscontro, cordialità.
Il Presidente, Filippo Rausa