"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 29 maggio 2022

LA DOMENICA CON GESU', ASCENSIONE DEL SIGNORE

   ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Nel primo racconto, o Teofilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò…dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo…” At 1,1-11 . 
“Cristo è entrato…nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore…Egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di sé stesso…”Eb 9,24-28;10,19-23 . 
“…Io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso…Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo…”Lc 24,46-53.

“POSSIAMO VEDERE L’ ASCENSIONE COME LA RISPOSTA ALLA CACCIATA DELL’ EDEN. L’ UOMO E’ RIAMMESSO DEFINITIVAMENTE ALLA PRESENZA GLORIOSA DI DIO PER L’ ETERNITA’ “.

“Con la resurrezione del Signore, ci accorgiamo di essere davanti ad un grande mistero”. Queste le prime parole del commento di Roberto Laurita. Gesù è stato catturato, condannato e messo a morte sulla croce. Eppure, quando sembrava di registrare il più clamoroso fallimento, la sua resurrezione ha mostrato a tutti che quel “passaggio doloroso” era il segno della più alta fedeltà a Dio e agli uomini.

La missione di Gesù continua ed è affidata agli apostoli. Come potranno questi uomini, così fragili nel momento della prova, affrontare un compito così grande ?

Riceveranno “una potenza dall’ alto”: lo Spirito Santo, che era sceso su Gesù all’ inizio della sua vita pubblica, presso il fiume Giordano. Lo Spirito Santo è la vera risorsa per la missione. E’ lui che sottrae gli apostoli alla tristezza, alle angustie, alle preoccupazioni eccessive davanti ad un futuro del tutto inatteso.

Oggi noi cristiani abbiamo bisogno di recuperare la gioia di essere testimoni del Signore Risorto.

                                  Mons. Antonio Scarcione

domenica 22 maggio 2022

Ricordando il giudice Giovanni Falcone ...


Lunedì 23 maggio ricorre il 30° anniversario della strage di Capaci dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta.

In preparazione della commemorazione, i Quartiere Castellina e Monte Mira, con la grande e fattiva collaborazione della ditta di Giuseppe Spallina, IBIX nuova azienda di cui Spallina è delegato nel territorio, ad Alberto Gangarossa responsabile Ibix Special Cleaning per la Sicilia che ha sposato in pieno il progetto di riqualificazione proposto, è stata avviata la pulizia straordinaria della scalinata di accesso all'istituto Falcone, il tutto in sinergia con la dirigente scolastica e il Comune di Piazza Armerina.

A conclusione del lavoro di pulizia, è prevista l'installazione artistica sulle alzate della scala, su progetto grafico di Giuseppe Di Vita a cui va il nostro grazie.  Un lavoro certosino che ha visto impegnati i soci dei rispettivi quartieri Monte Mira e Castellina per la pulizia completa della scalinata. 

Il risultato è sotto gli occhi di tutti, un grande lavoro, una grande emozione nell'avere realizzato un piccolo pensiero volto a ricordare un servitore dello Stato che nell'interesse di tutti ha pagato con la propria vita la difesa della liberta dalla mafia.





LA DOMENICA CON GESU', VI^ DI PASQUA

   ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Se non vi fate circoncidere…non potete essere salvati…E’ parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime..” At 15,1-2.22-29 . 
“L’ angelo mi portò in Spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città di Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio…” Ap 21,10-14.22-23 . 
“…Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui…Vi lascio la pace, vi do la mia pace…” Gv 14,23-29.

“GESU’ , NEL DARE L’ ADDIO AI DISCEPOLI, LI ASSICURA DELLA SUA PRESENZA E DELLA SUA PACE, GARANTITE DAL DONO DELLO SPIRITO SANTO. IL DONO DELLO SPIRITO SANTO E’ FATTO ANCHE A NOI”.

“Seguire Gesù è una vera e propria avventura”, come afferma il teologo Roberto Laurita, che noi seguiamo nel suo puntuale commento. Lasciare qualcosa e qualcuno, a cui eravamo legati e metterci sui suoi passi, è un percorso con tanti rischi. Sappiamo bene che la vita cristiana non è fatta solo di scelte difficili. C’ è anche un altro aspetto: Gesù lo affronta nel vangelo odierno, dicendo: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Dio “abita” la nostra esistenza in modo stabile. Infatti, non c’ è esperienza di dolore o di gioia, di fallimento o di successo, di condivisione o di isolamento, a cui egli sia estraneo. La sua presenza in noi cambia la nostra storia individuale. Essa diventa “un luogo di pace”.

Questa pace, certamente, non dev’ essere scambiate con la “placida tranquillità” di coloro che si “sottraggono alla storia”. Tutt’ altro ! Perché questa è una pace che resiste anche in mezzo alle lotte e alle persecuzioni. Non si tratta di una pace, costruita sulla fuga dagli impegni concreti, ma della pace di coloro che avvertono di poter godere, in ogni istante, della presenza di Dio nella loro vita.

Come bambini che si avventurano lontano dalla presenza rassicurante della madre, perché sanno di averla alle proprie spalle, così, anche noi possiamo inoltrarci per strade mai battute, confidando nella forza e nella luce dello Spirito.

E’ lui il nostro “avvocato”, il “consulente”, colui che ci fa ricordare la parola di Gesù e ci insegna a leggerla e a metterla in pratica. Qualunque cosa accada, egli è accanto noi.

                                 Mons. Antonio Scarcione

domenica 15 maggio 2022

Il Soci del nobile quartiere Monte Mira offrono un omaggio floreale a San Filippo e dissetano i portatori


Festa di San Filippo d'Agira, domenica 15 maggio 2022, come da consuetudine il nobile quartiere Monte Mira ha aspettato l'arrivo della processione davanti il cancello della sede del quartiere di via Floresta, con il sottofondo musicale dei Romano Bros, una band piazzese che qualche anno fa, musicò un inno a san Filippo "Viva san Fulè". 

All'arrivo del fercolo portato a spalla da decine di portatori, il Presidente Filippo Rausa e il presidente decano Filippo Purrazza hanno offerto un omaggio floreale a San Filippo, inoltre sono state offerte delle bottigliette di acqua a tutti i portatori.

Un piccolo gesto di devozione verso un importante santo venerato sia dalla Chiesa cattolica, sia dalla Chiesa ortodossa, che contribuì a cristianizzare le comunità del centro Sicilia, dove operò come presbitero, taumaturgo ed esorcista.
Era nato in Tracia (Grecia) nel 40 d.C. e morì in Sicilia nell'attuale comune di Agira il 12 maggio del 103 d.C. 
 




LA DOMENICA CON GESU', V^ DI PASQUA

   ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo di loro e come avessero aperto ai pagani la porta della fede” At 14,21b-27 . 
“E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo…, pronta come una sposa adorna per il suo sposo…Ecco, io faccio nuove tutte le cose” Ap 21,1-5a. 
“Quando Giuda fu uscito (dal cenacolo), Gesù disse: ora il Figlio dell’ uomo è stato glorificato…Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri…” Gv 13,31-33°-34-35.

“L’ORA DELLA PASSIONE E MORTE DI GESU’ COSTITUISCE IL SEGNO DEFINITIVO DELLA SUA OBBEDIENZA ALLA MISSIONE CHE IL PADRE GLI HA AFFIDATO, LA SALVEZZA DEL MONDO”.

Ci chiediamo che cosa voglia dire “Amare il prossimo ? “. La proibizione, nel suo funzionamento è, invece, estremamente semplice e rudimentale.


R. Laurita, nel suo breve commento, così argomenta. Per qualcuno, amare il prossimo, vuol dire non fare niente contro gli altri. Per altri, amare il prossimo, significa fare un’ offerta al povero che si incontra per strada o che bussa alla porta. Amore, qui, coincide con l’ elemosina, con del denaro. Per altri, ancora, l’ amore al prossimo coincide, invece, con un comportamento corretto, onesto e rispettoso. Non c’ è dubbio che non ci possa essere amore senza giustizia e senza rispetto dei diritti degli altri.

Ma l’ amore è soltanto questo?

Gesù ci strappa alla confusione e agli equivoci e ci dà la giusta misura. Egli si pone come modello di questo amore ed afferma: “ Come vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. In questo, bisogna riconoscerlo, questo comandamento è del tutto “nuovo”, inedito. Infatti, fissa una misura straordinariamente grande. Non si contenta affatto del nostro superfluo.

E questo è il segno distintivo del cristiano, ciò che lo caratterizza e lo fa riconoscere.

Il discepolo di Cristo non è tale, perché figura nei registri di battesimo e di cresima. E’ nei fatti e con le opere, che si mostra se si ama veramente il Signore. 
 
                                                 Mons. Antonio Scarcione

venerdì 13 maggio 2022

Palazzo Velardita, il presidente Rausa scrive alla Soprintendenza, e al Sindaco chiede la riapertura della via Crescimanno


Di seguito la lettera inviata alla Soprintendenza di Enna, al Sindaco di Piazza Armerina, avv. Nino Cammarata relativamente la problematica di cui all'oggetto.


Piazza Armerina, 12 maggio 2022


Alla Soprintendenza di Enna sezione Beni Architettonici
Arch. Angelo Giunta

Al Sig. Sindaco di Piazza Armerina
Avv. Nino Cammarata
e, p.c. Agli Assessori componenti la Giunta Municipale
Loro Sedi



Oggetto: vicenda Palazzo Velardita a Piazza Armerina, richiesta notizie.

Lo scrivente Filippo Rausa, Presidente del nobile quartiere Monte Mira, facendo seguito alla convocazione - sopralluogo di giorno 16 marzo 2022 a Piazza Armerina, relativamente la triste e grave problematica di palazzo Velardita, promossa dalla Soprintendenza di Enna, sezione Beni Architettonici guidata dall’Architetto Angelo Giunta,

CHIEDE di conoscere

se a seguito di quell’incontro la Soprintendenza abbia ufficialmente formalizzato e posto il vincolo al palazzo Velardita, dichiarandolo di “Interesse Culturale”, un atto propedeutico per attivare tutte quelle misure necessarie alla messa in sicurezza dell’immobile da parte dei proprietari, con l’individuazione di possibili canali di finanziamento, e l’intervento dell’ente Comune e di altri organi superiori per tutti quei casi previsti dalla legge.

Alla convocazione sopralluogo, tenutasi quasi due mesi fa, erano presenti diversi fra i proprietari dell’immobile, l’Assessore Salvo Cancarè in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e lo scrivente nella qualità di presidente del Quartiere, che attraverso un nostro scritto aveva chiesto alle istituzioni ad aprire un faro su detta più che trentennale vicenda, giunta ormai al capolinea.

Nel frattempo, sono trascorsi quattro mesi, dal 21 gennaio 2022, da quando l’importante arteria, la via Antonio Crescimanno è stata preventivamente chiusa al traffico veicolare dall’Amministrazione comunale, chiusura che tanti disagi sta creando ai residenti delle vie limitrofe, ai quartieranti, ai cittadini che per diversi motivi vivono e frequentano il quartiere Monte Mira per motivi di lavoro.

Ogni giorno registriamo continue lagnanze e disagi da parte di tanti quartieranti, poiché la chiusura al traffico veicolare della via Antonio Crescimanno, è stata ritenuta una eccessiva forzatura, poiché sul prospetto laterale del palazzo, precisamente in via Crescimanno, angolo via Velardita non vi sono segni di lesioni e/o pericoli di crolli parietali o del cornicione.

Detto ciò, considerato i tempi della burocrazia italiana, e in considerazione delle problematiche legate alla storia recente e passata del palazzo, dove i proprietari non hanno mai trovato la quadra su possibili interventi di recupero negli anni trascorsi, figuriamoci ora che il palazzo è un rudere (ma questa è una nostra personale considerazione, che ci auguriamo possa essere smentita con i fatti); la via Antonio Crescimanno, questa importante arteria, corre il rischio di restare chiusa per diversi anni, e tutto ciò non è ammissibile, nell’interesse dei quartieranti e dei cittadini tutti.

Pertanto, se l’Ufficio Tecnico Comunale ritiene che il cornicione, o parti del prospetto siano un possibile pericolo verso terzi, allora detto pericolo deve essere eliminato, poiché non è ammissibile che la via Antonio Crescimanno rimanga chiusa per chissà quanti anni, dato che la chiusura di questa strada di fatto paralizza i flussi veicolari da e per il quartiere, rischia di fare perdere valore ai fabbricati adiacenti, innescando un meccanismo perverso che negli anni potrebbe portare all’abbandono di tutti gli immobili ricadenti nella zona, con un danno economico per i proprietari e al quartiere già colpito dai perversi PRG che non hanno mai attenzionato il centro storico, anzi hanno privilegiato l’abbandono di questo per le abitazioni nelle nuove zone di espansione.

Pertanto, a conclusione di questa nostra missiva, ci auguriamo che la comunione di intendi tra le Istituzioni porti a salvare il salvabile, per chiudere questo triste capitolo di storia e riaprirne un altro, volto al recupero e al rilancio di uno dei Centri Storici “minori” più interessanti della Sicilia.  

In attesa di un Vostro solerte riscontro, augurando buon lavoro porgo distinti saluti.

                                                       Il Presidente

                                                       Filippo Rausa 

 

Avevo detto ...AMATEVI non ARMATEVI...IDIOTI !

 


giovedì 12 maggio 2022

Ripulite dalle erbe infestanti le due aiuole di piazza Castello

Aspettando "Cortili e Balconi fioriti" che avrà luogo dal 3 al 5 giugno, il nostro socio, il caro amico Gianni Milazzo così come puntualmente è solito fare più volte l'anno, si è impegnato con il suo trattore per ripulire dalle erbe infestanti le due aiuole di piazza Castello, e dare maggiore decoro a questi due spazi che andrebbero sistemati meglio. 
Ci auguriamo che l'Amministrazione comunale a seguito della nostra proposta di riqualificare la piazza Castello, piano Carcere attenzioni questo spazio verde rendendolo più vivibile.  
All' amico e socio Gianni Milazzo, un Grazie di cuore.








mercoledì 11 maggio 2022

Articolo tratto dal giornale La Sicilia a firma di Marta Furnari, sulla riqualificazione di piazza Castello

 




Notte Europea dei Musei – Sabato 14 maggio 2022


Sabato 14 maggio 2022, in occasione della Notte Europea dei Musei, a partire dalle ore 20:00 e fino alle ore 23:00, con ultimo ingresso alle ore 22:00, sarà possibile visitare in notturna la Villa Romana del Casale, il Museo della Città e del Territorio di Piazza Armerina a Palazzo Trigona, il Museo regionale di Aidone, al costo simbolico di € 1,00.

Inoltre, alle ore 21,00, nelle terme della Villa del Casale, si terrà una conversazione per illustrare i resti di mosaico pavimentale del tepidario con resti di scena di ludi, tra cui la corsa con le fiaccole. 

L’attività agonistica raffigurata in questo mosaico pavimentale doveva probabilmente fare pendant con la scena, meglio conservata, di corsa di quadrighe nel Circo Massimo, raffigurata sul pavimento della palestra dello stesso complesso termale. 

In quest’ultima è stata vista una pesante allusione ad una prestigiosa carica rivestita dal padrone di casa. 

La conversazione sarà tenuta dal prof. Paolo Barresi della Università Kore di Enna e dal dott. Rosario P.A. Patané del Parco.

 

martedì 10 maggio 2022

Realizzazione nuova illuminazione esterna della Basilica Cattedrale.

  Di seguito la lettera inviata al Sindaco, avv. Nino Cammarata relativamente la problematica di cui all'oggetto.

Piazza Armerina, 10 maggio 2022


Al Sig. Sindaco di Piazza Armerina
Avv. Nino Cammarata
Agli Assessori componenti la Giunta Municipale
Al Presidente del Consiglio Comunale
e, p.c. all’Arciprete Parroco della Basilica Cattedrale
don Giovanni Tandurella
Loro Sedi


Oggetto: realizzazione nuova illuminazione esterna della Basilica Cattedrale.

 

Lo scrivente Filippo Rausa, Presidente del nobile quartiere Monte Mira con la presente pone all’attenzione delle SS.LL. che la Basilica Cattedrale, la magnificenza della città di Piazza Armerina e della Diocesi tutta, risulta di sera parzialmente illuminata; il prospetto principale è illuminato a dovere facendo risaltare le imponenti volumetrie del Duomo, che a sua volta restituiscono luminosità all’intera piazza, ma la parte posteriore del tempio mariano e completamente al buio.

Poiché l’antica chiesa madre risalente al 1300 è edificata sulla sommità del colle Mira, posto a circa 700 metri di altezza, essa di giorno risulta ben visibile da ogni angolo della città e delle contrade circostanti, ma la sera, come detto in premessa, la parte retrostante viene avvolta e si confonde con il buio della notte.

Da vicino, via Cavour o piazza Santa Rosalia cosi come da una certa distanza, piazza Falcone e Borsellino, chiunque, concittadini e visitatori in genere, alzando lo sguardo per ammirare la possente Chiesa madre rimane deluso, turbato, e con l’amaro in bocca a causa della inesistente illuminazione, che invece ne dovrebbe esaltare da qualsiasi luogo essa viene ammirata caratteristiche e forme geometriche.

Inoltre, ormai da anni, puntualmente, si ricorre a interventi tampone su un impianto elettrico certamente datato, per illuminare gli esterni della Cattedrale che spesso e volentieri vanno in tilt e così rimangono per diversi mesi, lampade del tamburo, della croce sulla sommità della cupola, ecc.

Per ovviare a questi annosi inconvenienti, si dovrebbe prendere spunto ed esempio dalla meritoria opera portata avanti dall’arciprete parroco della Cattedrale don Giovanni Tandurella, il quale con un impegno di spesa non indifferente, nel corso dell’anno appena trascorso, ha promosso e fatto realizzare la nuova illuminazione interna del monumento, inaugurato qualche mese fa.

A tal fine, sarebbe auspicabile fare predisporre una progettazione atta a recepire i vari fondi del Pnrr messi a disposizione nei bandi comunitari e nazionali, per la realizzazione di una nuova illuminazione esterna degna della Cattedrale, che è il monumento simbolo della città di Piazza Armerina, per rivestirla di nuova luce, quale regalo alla comunità e alle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno giungono per visitare la città normanna e la sua Villa Romana del Casale, Patrimonio Unesco.

Pertanto, nel sottolineare che detta proposta nasce in seno al Consiglio Direttivo del nobile quartiere Monte Mira, quale contribuito di idee per valorizzare sempre più il patrimonio artistico e culturale di Piazza Armerina di cui la Basilica Cattedrale come detto è il monumento simbolo della Città è motivo di grande orgoglio per tutti i piazzesi ovunque essi si trovino, auspico che questa nostra proposta trovi terreno fertile in seno a Palazzo di Città, per dare nuova luce alla Casa delle Regina della città Maria Ss. Delle Vittorie, madre e patrona di tutti Noi.

Certo di un Vostro solerte riscontro, cordialmente porgo distinti saluti.                                                         


                                                        Il Presidente
                                                       Filippo Rausa

lunedì 9 maggio 2022

Proposta riqualificazione piazza CASTELLO con i Fondi Pnrr e/o altri

 Di seguito la lettera inviata al Sindaco, avv. Nino Cammarata relativamente la problematica di cui all'oggetto.

Piazza Armerina, 9 maggio 2022

Al Sig. Sindaco di Piazza Armerina
Avv. Nino Cammarata
Al vice Sindaco con delega Pnrr

Prof.ssa Lucia Giunta

 Agli Assessori componenti la Giunta Municipale

Al Presidente del Consiglio Comunale
Loro Sedi


Oggetto: proposta di riqualificazione piazza CASTELLO con i Fondi Pnrr e/o altri


Egregio Sig. Sindaco,

piazza Castello è uno dei luoghi simbolo della città medievale di Piazza Armerina, ma di fatto risulta essere uno spazio orrendo per via della pavimentazione che la contraddistingue.

Nel corso degli anni ’80 la piazza fu oggetto di un intervento, che nell’intenzione la doveva migliorare e valorizzare e invece la scelta dei materiali ne compromise ogni sua possibile aspettativa.

La piazza delimitata da un gradino è pavimentata con un’inguardabile, per non dire, vomitevole tufo, perennemente ricoperto da muschi e licheni; nel piano sottostante vi è un lastricato in pietra arenaria, una lunga corsia percorsa dalle auto e adibita anche a parcheggio, la cui strana caratteristica e il distanziato tra basola e basola anche di 10 cm, l’insieme di queste pavimentazioni ne hanno creato uno luogo che sia nell’aspetto che nella fruibilità risultano indecorosi per il luogo, anzi sconcertanti.    

Per tutto ciò e senza ulteriori giri di parole, inutili e superflue, si chiede un intervento di riqualificazione di tutta la piazza e dell’intera area perimetrale del Castello, che comprende anche piano Carcere, ove insiste la chiesa della Madonna della Neve e il tratto di strada che conduce all’ingresso dell’antico maniero, attualmente pavimentato con mattonelle d’asfalto, con ampie e coreografiche toppe di asfalto in più parti, e basole di lava.

Detto ciò, la nostra idea progettuale che rivolgiamo al Sig. Sindaco è quello di promuovere attraverso i fondi Pnrr la sua riqualificazione, riconsiderando il ruolo di piazza Castello quale importante spazio urbano, non più vago, ma un biglietto da visita per i tanti turisti che giornalmente vi sostano, vi transitano per visitare il prestigioso centro storico, luogo d’accesso al trecentesco Castello Aragonese, e inoltre per diventare ancor di più un spazio vissuto da tutti i piazzesi, una grande piazza, dalle tante possibilità di uso, atta ad ospitare molteplici eventi, naturalmente priva del parcheggio delle automobili, i cui stalli potrebbero essere sistemati in piano Carcere.

Riteniamo inoltre, che i lavori di riqualificazione di una delle piazze storiche più significative della Città, dovrebbe comprendere la rimodulazione della grande e inutile aiuola a ridosso del perimetro del castello, che potrebbe invece vedere aumentare la superficie della piazza ed essere arricchita con elementi di arredo urbano quali: fontana, panchine, zampillo d’acqua, contenitori differenziati dei rifiuti, giochi ludici per i bambini e altro ancora.

Pertanto, questo consiglio direttivo del nobile quartiere Monte Mira, in sinergia con i quartieranti tutti, auspica che la sua Amministrazione comunale nel condividere le aspettative di questo Quartiere, si adoperi in tempi stretti per fare predisporre la progettazione necessaria al fine di dare nuova luce, vita e valorizzazione alla piazza Castello con una più consona pavimentazione e il necessario arredo urbano, degno della nostra città e del grande patrimonio artistico e architettonico.

Certo di un Vostro cortese riscontro, cordialità.

Il Presidente, Filippo Rausa