"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 25 settembre 2023

La Premiazione dei Cavalieri del MONTE MIRA al castello Aragonese


Domenica 24 settembre alle ore 21:30 presso il Castello Aragonese, nel corso della terza edizione del Mad Fest, ha avuto luogo la premiazione dei Cavalieri giostranti del Nobile quartiere Monte Mira campioni al Palio dei Normanni e conquistatori del 23 Titolo per il Quartiere.

Alla presenza di un numeroso pubblico, dell'Amministrazione comunale con il Sindaco, Cammarata, l'Assessore al Turismo, Messina e il Coordinatore del Palio, Vullo, il Consiglio Direttivo del nobile quartiere Monte Mira ha celebrato i cavalieri giostranti con la consegna di una targa ricordo ai cavalieri Tagliarino Salvatore, Stivala Calogero, Tagliarino Ivan, Parlascino Cristian, Tagliarino Mauro e Cifalù Salvatore.

Sono stati altresì consegnati dei riconoscimenti agli aspiranti cavalieri giostranti che pur con tanto impegno e passione non sono riusciti ad entrare a comporre il sestetto titolare, Augeri Concetto, Marino Vincenzo e Pisano Denny Giovanni.

Inoltre sono andate delle targhe ricordo ai quartieri classificati secondo, terzo e quarto Castellina, Canali e Casalotto ritirate rispettivamente dai presidenti Massimo Di Seri, dal delegato Giuseppe Pocorobba, e Leonardo Arena.

Al quartiere Casalotto è andata per il secondo anno consecutivo la custodia della cassetta contenente le chiavi del campo sportivo sant'Ippolito, luogo dove ha luogo la Quintana del Saraceno.

E' stato premiato dall'Amministrazione comunale il miglior cavaliere del Palio, Paolo Sanalitro del quartiere Castellina.

Il Presidente Filippo Rausa ha conferito un riconoscimento particolare all'Armata dei musici del Quartiere, protagonisti indiscussi del Palio dei Normanni è Ambasciatori dello stesso in lungo e largo per le città di Sicilia, ai neo gruppi delle Sbandieratrici, capeggiate da Maria Lo Presti e delle Arciere guidate da Laura Saffila.

Infine il quartiere Monte Mira ha conferito altri riconoscimenti a diverse personalità, tra queste il poeta, prof. Rosario Riccobono, che nel corso della serata ha recitato due suoi componimenti sulla Città e sul Palio dei Normanni; ai corrispondenti di Tele Nicosia, Veruska Renova e Giuseppe Lagati e al validissimo socio di quartiere Simone Grillo.
I fuochi d'artificio hanno concluso la solenne premiazione lasciando spazio agli altri spettacoli del Mad Fest.

Di seguito alcuni scatti della serata.








































domenica 24 settembre 2023

LA DOMENICA CON GESU', XXV DEL TEMPO ORDINARIO / A

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie…” Is 55,6-9 . 
“…Per me…il vivere è Cristo e il morire un guadagno…” Fil 1,20c-24.27a . 
“…Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’ alba per prendere a giornata lavoratori…Venuti quelli delle cinque di pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro…” Mt 20,1-16.

“NON POSSIAMO ESSERE DISCEPOLI DI GESU’ SE NON ABBANDONIAMO LE LOGICHE UMANE DEL CALCOLO E DELL’ OPPORTUNITA’. DIO E’ SEMPRE GENEROSO OLTRE OGNI MISURA CON NOI, SUOI FIGLI. E CHI SI LASCIA VERAMENTE AMARE DA LUI NON CALCOLA, NON MISURA E NON FA CONFRONTI, MA GODE BEATO DEI DONI RICEVUTI”.

La parabola del padrone della vigna che, a diverse ore del giorno, chiama operai e, alla sera, dà a tutti la stessa paga, “un denaro”, suscita la protesta di quelli della prima ora. Evidentemente, quel denaro rappresenta la vita eterna, dono che Dio riserva a tutti. Anzi, quelli che sono considerati ultimi, se lo accettano, diventano primi, mentre i primi possono rischiare di finire ultimi.


Ecco un primo messaggio: il padrone non tollera la disoccupazione. Anzi, vuole che tutti siano impegnati nella sua vigna. Notiamo che il solo fatto di essere chiamati è già la prima ricompensa: lavorare nella vigna del Signore, mettersi al suo servizio, collaborare alla sua opera, costituisce, di per sé, un premio inestimabile. Ma lo capisce solo chi ama il Signore e il suo Regno. Chi, invece, lavora per la paga, non si accorgerà mai del valore di questo inestimabile tesoro.

Sappiamo bene che a narrare la parabola è l’ evangelista Matteo. Proprio colui che ha vissuto questa esperienza in prima persona. Egli, infatti, prima che Gesù lo chiamasse, faceva l’ esattore delle tasse e quindi era considerato un pubblico peccatore.

Per lui, tutto cambia, però, quando Gesù gli dice: “Seguimi”. Matteo si alzò e lo seguì. Da pubblicano diventò discepolo di Gesù. Da ultimo si trovò primo, grazie alla logica di Dio, che, per fortuna, è diversa da quella del mondo.

“I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie”.

Anche san Paolo fu chiamato dal Signore a lavorare nella sua vigna. Ma, come egli stesso confessa, è stata la grazia di Dio a operare in lui: egli da persecutore diventa apostolo delle genti. Tanto da poter dire: “Per me, infatti, vivere è Cristo e morire un guadagno”.

Certamente, Gesù con questa parabola vuole aprire i nostri cuori alla logica dell’ amore del Padre, che è gratuito e generoso. Si tratta di lasciarsi stupire e affascinare dai pensieri e dalle vie di Dio. I pensieri umani sono segnati da egoismi e tornaconti. E i nostri sentieri non sono paragonabili alle strade del Signore.

Egli usa misericordia, perdona, è pieno di generosità e di bontà. Gesù, inoltre, vuole farci contemplare lo sguardo di quel padrone che vede gli operai in attesa di lavoro e li chiama nella sua vigna.

Dio non esclude nessuno e vuole che ciascuno raggiunga la sua pienezza. Questo è l’ amore di Dio. 
 
                                                                          Mons. Antonio Scarcione