"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 31 gennaio 2020

Assemblea di Quartierie con la partecipazione del Sindaco Nino Cammarata e dell'Amministrazione Comunale



Una bellissima assemblea di Quartierie, con la partecipazione di più di 50 soci e quartieranti, alla presenza del Sindaco, della Giunta comunale quasi al completo e di diversi consiglieri comunali.
Abbiamo presentato
(vista la giovane età dei componenti dell'Amministrazione), una relazione sommaria delle tante attività fatte nel corso degli anni dal Comitato di Quartierie e ciò che vorremmo fosse realizzato dall'Amministrazione Comunale nei prossimi anni.
Il sindaco Nino Cammarata ha presentato i progetti gia cantierati che riguardano il Quartiere è il Centro Storico.
I presenti hanno avuto modo di chiedere e dibattere con il sindaco su tante problematiche, spazzatura, gatti randagi, acqua, viabilità, verde pubblico, palio e tanto altro ancora. L'incontro è stato molto piacevole a detta di tutti i partecipanti, alla fine la serata si è conclusa con un piccolo rinfresco.

Di seguito la relazione del Presidente Filippo Rausa, in occassione dell'Assemblea di Quartiere che ha visti ospiti il Sindaco Nino Cammarata e l'Amministrazione Comunale.

Egregio Sig. Sindaco,


A nome mio personale e del Consiglio direttivo del Comitato "Nobile Quartiere Monte Mira" siamo onorati oggi di averti qui ufficialmente in visita presso la sede del quartiere, insieme ad alcuni componenti della Giunta Municipale e diversi Consiglieri comunali (Salvatore Cancarè, Ettore Messina, Alessio Cugini, i consiglieri Dino Vullo, Aura Filetti, Deborha Zanerolli, il consulente Lucio Paternicò), una visita dalla duplice valenza, quella di poterVi dire chi siamo e cosa abbiamo fatto nel corso della nostra quarantennale storia, discutendo sulle problematiche che riguardano il nostro nobile quartiere Monte Mira e per ascoltare dalla tua viva voce alcuni dei progetti in cantiere che stai portando avanti, appunto, per il Quartiere e la Città.



Come sai, il Comitato di Quartiere viene fondato nel lontano 1983, con una registrazione dello statuto presso l’Ufficio del Registro, nel 2018 abbiamo festeggiato i 35 anni, ricordiamo con piacere la tua presenza e quella di altri componenti dell’Amministrazione; seppure il Comitato di Quartiere è stato legalmente costituito con atto notarile il 10 giugno del 1997, (nel 2017 abbiamo festeggiato i 20 anni). 

Il nostro impegno da sempre è stato quello di far sentire la voce dei più “deboli”, cercando di ridestare le coscienze dei tanti e diversi amministratori che si sono succeduti nel tempo, imbattendoci in Amministrazioni miopi, con interessi in altre cose, e mi riferisco ai PRG che di fatto hanno spostato più di 5mila abitanti dai quartieri storici alla periferia, lasciando, nello specifico il nostro antico e nobile quartiere allo status quo, e oggi, gli errori di quegli anni sono sotto gli occhi di tutti, centinaia di case chiuse.


Così come, ci siamo imbattuti in Amministrazioni che di fatto sono venute incontro alle nostre reali richieste, porto alcuni importanti esempi, *la creazione delle mura di contenimento nell’attuale piazza don Michele Nicosiano, *l’illuminazione artistica in tutte le vie del quartiere, *il rifacimento della pavimentazione di piazza Crocifisso, *la nuova rete idrica, *il rifacimento della pavimentazione della piazzetta della Biblioteca, *l’avere proposto l’ex chiesa di Trinità per la creazione della Pinacoteca, i sensi unici lungo via Monte e Crocifisso, che anno consentito al pullman urbano di scendere fino a piazza Crocifisso e proseguire per i Canali, dando un servizio a tutta quella popolazione anziana ivi residente; *i dissuasori nella piazzetta Capodarso; *la chiusura parziale della piazza Cattedrale; *quella della realizzazione di un campo sportivo polifunzionale nel cortile della scuola Trinità, anche se ancora deve essere completato, collaudato e inaugurato.



Certamente ed è inutile nasconderlo, ci sono stati dei periodi in cui il Quartiere è stato maggiormente attenzionato anche per la presenza “politica” di quartieranti, nello specifico, quella mia da Consigliere comunale per quattro anni e di assessore per 15 mesi, ed inoltre nel trascorso quinquennio per la presenza di Laura Saffila al Consiglio comunale, e consentitemi di dire, molte cose hanno avuto una corsia preferenziale, vedasi la realizzazione della struttura polisportiva nel cortile della scuola Trinità, nel corso dell'Amministrazione Miroddi. Ricordo che la prima volta che chiesi la creazione di una struttura sportiva nel quartiere, fui oggetto, nei social, di scherno, definito un sognatore, un invasato. Oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti.



Possiamo vantare di avere contribuito in questi ultimi 37 anni a rendere più vivibile il quartiere, siamo cresciuti raggiungendo un buon consenso tra i quartieranti diventando un vero e certo punto di riferimento.



Sindaco, tu sei solito definire i quartieri “le associazioni di quartiere”, ebbene caro Nino, noi siamo più che un’Associazione, con tutto il rispetto per le altre.

Sul territorio e per la specificità delle attività, consentici di dire, non abbiamo eguali, per anzianità, per le varie e diverse attività che svolgiamo e perché poi rappresentiamo un popolo, quello del Quartiere, e nel corso di tutti questi anni, pur tra tante difficoltà, siamo diventati il motore del Quartiere, per il resto ci siamo sempre messi nelle mani della Beata Vergine-Maria Santissima delle Vittorie, cui il Quartiere ha voluto legare il proprio motto: “Mater Domini Dirige Nos” (Madre di Nostro Signore Guidaci), e di San Martino, santo patrono del Quartiere, cercandone di imitare lo spirito di carità e altruismo (ciò che fai per te morirà con te, ciò che fai per gli altri resterà per sempre).  



Non ti nascondo che ultimamente con gli altri presidenti di quartiere avevamo pensato di dare un maggiore riconoscimento ai Comitati di Quartiere, che poteva essere quello di avere una Personalità Giuridica, ma i nostri sogni al momento si sono infranti, perché per avere questo riconoscimento da parte dello Stato dovremmo avere un autonomia patrimoniale perfetta.

Comunque ciò non toglie che l’Amministrazione comunale potrebbe con propria delibera riconoscere uno “status di privilegio” ai Comitati di Quartiere, che ne hanno le qualità, anche in considerazione del fatto che noi, come dicevo in precedenza rappresentiamo il popolo del Quartiere, ad iniziare dal Palio dei Normanni, Palio che divide ed unisce la Città, sotto il manto protettivo della Madonna.



Forti di una nostra sede nel cuore del centro storico, prima nella casa canonica del Crocifisso, poi in via Vittorio Emanuele ed oggi qui in via Floresta, abbiamo lavorato sempre con determinazione, esprimendo pareri e proposte alle Amministrazioni, ai diversi enti, per promuovere e tutelare gli interessi civili, morali, economici e sociali di questo nostro amato quartiere Monte Mira, troppe volte dimenticato, o rispolverato all’occasione, solo per riempirsi la bocca in campagna elettorale.



Sensibili ai problemi degli abitanti e per recuperare la dignità perduta dal Quartiere, (perché non scordiamoci, nel corso degli anni 1980, il Quartiere era abbandonato sotto ogni punto di vista dalle istituzioni, e nulla era stato fatto per il recupero e la sua conservazione), ci siamo intestati non poche lotte.


Illuminazione; acqua; verde pubblico; viabilità; tutela dell’ambiente; dei beni monumentali di interesse storico e artistico.



Caro Nino, molte cose sono ancora da fare, e noi ci auguriamo che attraverso la tua persona, la tua Amministrazione, Voi vi possiate adoperare per ridare quella vitalità al Quartiere per farlo ritornare al centro della vita cittadina.



Una cosa che ci sta a cuore, e ne parliamo aimè da vent’anni è la proposta che a suo tempo fu presentata per il Piano Regolatore Generale, nel 1999, all’or quando il Comune era retto dal Commissario regionale dott. Zaccone, quello della creazione di una strada di circonvallazione che da via San Marino, o Misericordia attraversando le pendici di costa San Francesco, ricongiunga il quartiere con la Castellina, nel piano San Giorgio e la c/da Indirizzo, questa strada caro Sindaco è da considerarsi indispensabile per la risoluzione della caotica viabilità interna del quartiere e della città tutta.  



Riteniamo che lo sviluppo del Quartiere e della Città passa attraverso una sana rete auto veicolare; invece, fermo restando così le cose, il Monte, arrampicato alle pendici del colle Mira non ha futuro, e non avrà possibilità di sviluppo turistico ed economico.



Altra importante opera sarebbe quella dell’allargamento della carreggiata stradale nel curvone di via Costa vallone di riso, che si innesta in via Stradonello e via Ortalizio.

A suo tempo, feci predisporre, all’orquando ricoprivo la carica di assessore, 1998, un progetto che prevedeva il consolidamento delle pendici con il conseguente all’allargamento della carreggiata stradale.

Questo progetto, al tempo sostenuto dal geologo Salvo Sinagra, fu realizzato dall’ing. Falciglia.     Inserito nel piano triennale delle opere pubbliche per la sua particolarità doveva percorrere un’ iter privilegiato con richiesta di finanziamento al Genio Civile di Enna.

Sono trascorsi 22 anni, le Amministrazioni che si sono succedute hanno sempre preso tempo, pensando che la strada fosse solo di appannaggio dei residenti del quartiere, non tenendo conto che quella via funge da circonvallazione.



Abbiamo più volte negli anni presentato richieste per la messa a dimora degli alberi là dove erano mancanti. Con l’amministrazione Velardita, ci siamo fatti carico inventandoci un parco giochi per bambini e ragazzi nel giardino Carmelo Scibona di via Floresta, restituendo alla città a costo zero un piccolo polmone verde nel cuore del centro storico, luogo fino a quel momento frequentato da spacciatori e delinquenti comuni.



Con l’amministrazione Nigrelli riuscimmo a farlo ripavimentare, ridandogli quella dignità di area verde, oggi il giardino è privo di qualsiasi gioco ludico per i bambini e i ragazzi, perché molti sono stati vandalizzati, l’unica altalena da noi fatta realizzare e da noi collocata è stata recentemente smontata perché priva di certificazione per gli infortuni.

Come saprai, abbiamo chiesto all’assessore Alessio Cugini la collocazione di nuovi giochi, perché non dimentichiamo che il giardino è posto di fronte la scuola Trinità, e quindi meta di tanti ragazzi.   

Quel giardino su nostra proposta fu intitolato a Carmelo Scibona poeta dialettale e nostro quartierante, in effetti andrebbe collocata una targa per ricordarlo.

Inoltre il giardino è fornito di un zampillo dell’acqua, ma è privo d’acqua, altresì, sarebbe bello potere realizzare un capo bocce e un servizio igienico per i tanti anziani che sono soliti trascorrervi diverse ore della giornata.   



Negli anni, le Amministrazioni che si sono succedute, ci hanno chiesto di tenere pulite le aree verdi, anche quelle di piazza castello, con il taglio dell’erba, e noi a titolo di puro volontariato, mettendo a disposizione i mezzi necessari, ci siamo sempre adoperati.

Abbiamo sempre chiesto la formale adozione di queste, con un protocollo d’intesa, ma per diversi motivi non si è mai addivenuti a concretizzare questo obbiettivo.



E a proposito del SIMPA, un nostro sogno, che grazie a te, caro Nino, alla tua Amministrazione diventa realtà. La nostra sede, che come vedi stiamo allestendo, vorrà essere un museo diffuso del Palio, e della vita del Quartiere, dove sono esposti diversi cimeli (Pali vinti, gonfaloni, bandiere, abiti storici, armature in genere, trofei, etc,) sulla falsa riga delle sedi delle contrade di Siena, dei borghi ad Assisi, dei rioni di Ascoli o Asti.  



Nel corso di questi anni, con la passate amministrazioni, abbiamo più volte richiesto la creazione di un Mercatino rionale, che abbia luogo per due o tre giorni alla settimana, in piazza Castello, piano Carcere al fine di evitare ai residenti del quartiere, giovani e anziani in particolare, di spostarsi obbligatoriamente in piazza Falcone e Borsellino, adoperando l’automobile.          

Finalmente dopo ben 8 anni dalla nostra richiesta, era il 3 marzo 2011, e dopo diversi consigli comunali, commissioni consiliari, il lungo iter burocratico è giunto al capolinea, consentendo al responsabile del settore Commercio, il 2 gennaio 2020, di pubblicare i bandi per l'assegnazione dei posti di ambulante per lo svolgimento dei mercatini nella piazza del nostro quartiere, ma anche degli altri tre  quartieri storici. 
Puntualmente nel corso degli anni abbiamo sollecitato Poste Italiane al fine di rendere fruibile il Postamat posto all'interno della Agenzia 1 di via Crescimanno, poiche con la chiusura pomeridiana il Bancomat e inacessibile. Oggi, una speranza potrebbe esserci, se l'Amministrazione comunale in sinergia con Poste Italiane eseguono dei lavori per lo spostamento di un quadro elettrico.

Abbiamo più volte proposto la collocazione dei cestelli getta carte; delle panchine, recentemente nella piazzetta della Biblioteca comunale, così come di intitolarla ai padri Gesuiti, il rifacimento della segnaletica turistica e auto veicolare che andrebbe migliorata e potenziata, piccole cose che certamente richiedono un investimento, che è indispensabile per una città turistica come la nostra.



Più volte abbiamo chiesto la ripavimentazione della scalinata Sant’Anna, attualmente pavimentata con mattonelle d’asfalto, nella scorsa amministrazione anche la Consigliera Saffila proponeva il rifacimento della monumentale scalinata con le alzate in mosaico, che certamente renderebbero detta scalinata unica al mondo. Mille plausi, ma ad oggi nessuno progetto da parte dell’UTC o commissionato a privati. 



Riteniamo che ci siano cose che l’Amministrazione possa fare nell’immediato, interventi che la gente possa toccare con mano, che diano risposte ed occupazione, come ad esempio:



a)    la ripavimentazione del tratto di piazza Crocifisso che è un martorio, dove transitano le auto;

b)    della piazzetta Generale Giunta attualmente pavimentata con mattonelle d’asfalto e bitumata in più parti;

c)     il rifacimento della pavimentazione di piazza Castello;

d)    il rifacimento di buona parte del manto stradale ad iniziare dalle principali vie, che sono la morte dei nostri autoveicoli;

e)   la sistemazione delle caditoie e del manto stradale in via Campagna San Martino, le cunette della strada che da c/da Indirizzo porta in via Costa Vallone di Riso “BAFFA”;

f)    il rifacimento di piazza Garibaldi, nostro cavallo di battaglia, così com’era negli anni 1950, con la grande piazza centrale, 
g)    la riparazione dell'orologio posto sul prospetto di Palazzo di Città,



La Pinacoteca, nei locali dell’omonima chiesa Trinità, di via Monte, potrebbe essere ampliata al piano superiore, che risulta essere inutilizzato, dando vita ad una pinacoteca ove potere esporre tante altre opere e renderla fruibile per diverse iniziative culturali, che certamente darebbero nuovo smalto e linfa alle attività che attorno ad esse possono nascere e svilupparsi.



Come vedi caro Sindaco, la nostra attenzione viene posta su ogni cosa che possa portare un beneficio al nostro quartiere e alla città, sotto tutti i punti di vista.



Con altri enti, la Chiesa diocesana, fummo i promotori del rifacimento della scalinata laterale, quella rivolta verso palazzo Trigona. 
Recentemente abbiamo sollecitato il restauro dell’aquila marmorea posta sul cantonale, a cui è caduto un piede e la coda; 
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, chiedemmo al vescovo Pennisi, di individuare in Cattedrale la sepoltura del vescovo Sajeva, il cosiddetto vescovo senza tomba, e grazie al nostro intervento non solo si diede dignità a questo nostro vescovo vissuto a cavallo dell’Unità d’Italia, ma si diede finalmente degna sepoltura al vescovo Cirrincione, che, se si ricorda, era sepolto in un angolo della chiesa.



Potrei citare tante altre cose, gli interventi per l’Ospedale, per il vecchio Chiello, per palazzo Trigona, per il restauro delle chiese di San Martino e di San Nicola, ma non mi dilungo per darti la parola.



Come noti dal mio sommario intervento, la nostra idea, dal lontano 1983 è stata quella di creare una città nella città, con i propri confini territoriali, i colori, le bandiere e gli stemmi, dove ogni singolo quartiere, grazie anche e soprattutto al Palio dei Normanni, accresca lo spirito agonistico e di appartenenza al Quartiere tutto l’anno, interloquendo con l’Amministrazione per coglierne le cose migliori, sulla vita sociale, culturale e di sviluppo.



D’altra parte, questo spirito di competizione è già presente nelle attività esterne svolte dai singoli Comitati di quartiere, attività che hanno trovato larghi consensi tra gli abitanti del quartiere.



Su nostra iniziativa hanno preso corpo le seguenti attività culturali e ricreative:

1.   la Tavola di San Giuseppe, siamo stati i primi a riproporla nel lontano 2000;

2. l’omaggio all’immacolata Concezione con la posa delle corone di fiori sulla lapide del 1692 in via Monte;

3.  la collocazione della lapide che ricorda Giorgio Boris Giuliano in via Monte, dove naque;

4. l’intitolazione del giardino di via Floresta al poeta dialettale Carmelo Scibona;

5.   l’intitolazione di una piazzetta a don Michele Nicosiano;

6.   le attività pasquali, la costruzione del calvario sul costone del castello Aragonese, la scala della Redenzione sulla scalinata di sant’Anna;

7. le diverse attività paliesche, i primi a realizzare "la cena medievale al Castello", ad imbandierare le vie del quartiere, così come le targhe ai confini, i cortei medievali e feste pre-palio, la presenza dei musici alle principali iniziative, tante attività che non esistevano prima del nostro arrivo, la giornata del 12 agosto al Palio, fu da noi proposta e poi con grande piacere realizzata; il Magistrato dei Quartieri è una nostra creazione nel 2001;

7.  quelle del  Santo Natale e dell’Epifania, e tante altre ancora.




Inoltre abbiamo sempre partecipato a tutte le iniziative proposteci dalle Amministrazioni succedutesi, quali: l’infiorata, il 3 maggio, etc. etc.



Seppure con i nostri limiti, siamo al servizio della comunità, certi che il nostro lavoro ha già contribuito a far rinascere e restituire, dignità, al nostro Nobile Quartiere Monte Mira.                     

Siamo riusciti ad inserire nel gergo di tutti i piazzesi, l’epiteto Nobile, era un ricordo degli anziani, oggi tutti citano il quartiere con la dizione “nobile quartiere Monte”, così come da qualche anno abbiamo introdotto l’uso del nome topografico del quartiere “MIRA”, Nobile Quartiere Monte Mira, che ci auguriamo tra non molto sarà di uso comune a tutti. 
Il termine QUARTIERANTE, che ci crediate o no, lo abbiamo coniato noi, agli inizi dell'anno 2001, poichè non sapevamo come definire gli abitanti dei Quartieri, ricordo che scrissi pure all'Accademia della Crusca, sottoponendo il quesito.



Possiamo vantare di essere stato il primo e unico Quartiere della Città ed essere stati con tutti i nostri paramenti, mi riferisco a quelli palieschi, in udienza dal Santo Padre Francesco, e scusate se e poco, portando con noi tra l’altro il Vescovo Gisana e il sindaco Miroddi, a cui non sembrava vero.



Concludo per davvero, per il prossimo futuro, ti chiediamo degli incontri periodici per potere discutere sui diversi problemi che attanagliano il nostro Quartiere, sulle cose fatte e su ciò che c’è da fare.

Per il resto e parlo a nome di tutto il Consiglio Direttivo, la Tua persona, la tua Amministrazione, ieri, oggi e domani avrà la più totale stima, fiducia, solidarietà e massima collaborazione.



Piazza Armerina, 29 gennaio 2020

                                                             Il Presidente

                                                            Filippo Rausa 

martedì 28 gennaio 2020

Condoglianze alla famiglia di Salvatore Di Dio Ciantia



Il Presidente, il Consiglio direttivo, veramente dispiaciuti per la perdita subita del Vostro caro, Salvatore Di Dio Ciantia, formulano alla famiglia sincere condoglianze.

"Addio Totò, per noi è stato un grande piacere conoscerti e percorrere insieme alcuni tratti di vita che ci hanno visti impegnati nel Palio dei Normanni..."

domenica 26 gennaio 2020

La Domenica con Gesù, III^ del Tempo Ordinario/A - LA DOMENICA DELLA PAROLA.

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


“…Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce…” Is 8,23b-9,3. 
“Vi esorto, fratelli,…ad essere tutti unanimi…Non vi siano divisioni tra voi…” 1 Cor 1,10-13.17. 
“…Convertitevi, poiché il Regno dei cieli è vicino…Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando…annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo” Mt 4,12-23.

“C’è polvere sulle nostre Bibbie”. Oggi, 26 gennaio 2020, celebriamo la Domenica della Parola, istituita da Papa Francesco con Motu Proprio “Apri loro la mente per comprendere le Scritture” (Lc 24,45). 
Come giustamente afferma l’ Arcivescovo Fisichella, quella del Papa è un’ importante iniziativa pastorale. Egli dà grande importanza all’ omelia e sollecita i sacerdoti a non improvvisare, ma ad aiutare i fedeli a riflettere. 
Sull’ importanza di questa celebrazione, il Presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione sottolinea che il Papa utilizza tre icone bibliche. 
La prima è l’ episodio dei discepoli di Emmaus, nel quale è evidente che è Cristo a farci comprendere le Scritture. Il secondo esempio proviene dal libro di Neemia. Al ritorno dall’ esilio, il popolo ritrova i rotoli della legge e al sentirne la proclamazione piange di commozione. 
La terza immagine è ricavata dal profeta Ezechiele e dal libro dell’Apocalisse, dove si dice che il rotolo del libro dato al profeta, perché ne mangiasse, era dolce al palato. Ma nello stomaco divenne amaro. Ci si chiede: con quali modalità verrà celebrata questa Domenica ? Non sarà modificata la celebrazione, ma si cercherà di rendere più evidente la proclamazione della Parola di Dio. 

A tal proposito, Papa Francesco si rivolge ai vescovi, perché affidino il ministero ai Lettori e suggerisce di formare delle persone, che siano ministri straordinari della Parola. La scelta di questa Domenica deriva dal fatto che il Vangelo parla dell’ inizio della predicazione di Cristo, che annuncia il Regno di Dio. Ed, inoltre, la terza Domenica del Tempo Ordinario cade nel mese di gennaio, dopo la Giornata del Dialogo con gli Ebrei e della Settimana di Preghiera per l’ Unità dei cristiani, assumendo, così, una notevole importanza ecumenica e interreligiosa.

In questo contesto, il Papa sottolinea l’ importanza dell’ omelia, sollecitando i sacerdoti, perché non improvvisino la predica e sostengano i fedeli a riflettere sui sacri testi. E’ uno stimolo, che tocca tutti i ministri e aiuta a comprendere come la Parola richieda uno sforzo previo di preghiera e di meditazione.

La celebrazione odierna si presta anche ad iniziative di tipo culturale. Ad esempio, la lettura integrale della Bibbia o di un libro della Bibbia. Purtroppo, il nostro popolo ascolta la Parola solo quando si reca a Messa alla Domenica.

Con tristezza, dobbiamo dire che la Bibbia è il libro più diffuso, ma anche quello “più carico di polvere nelle nostre case” ( Mons. Fisichella). E’, Infine, importante che il documento papale sia stato firmato, il 30 settembre, in occasione della memoria liturgica di San Girolamo, grande studioso della Bibbia, perché quest’ anno iniziano le celebrazioni per i 1.600 anni della sua morte (420).

                                                      Mons. Antonino Scarcione