"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 25 aprile 2022

Come da secolare tradizione la "Madonna" ritorna a Piazza nel " 674 " anno dal ritrovamento.


Domenica 24 aprile con la processione religiosa, sono iniziati i solenni Festeggiamenti in onore di Maria SS. delle Vittorie in Piazza Vecchia, nella ricorrenza del 674^ anniversario del ritrovamento del Vessillo papale del conte Ruggero.

Un grande giorno di festa, dopo due lunghi anni di pandemia con il ritorno della processione, una giornata meravigliosa, ricca di emozioni e partecipazione della gente. 

Come da consuetudine, dal santuario di Piazza Vecchia una folta rappresentanza del Consiglio del nobile quartiere Monte Mira con il Gonfalone, i Musici e l'omaggio floreale hanno accompagnato la santa patrona, la Madonna nel suo cammino in Città, fino alla Chiesa degli Angeli Custodi.

Quest’anno sono stati i cavalieri del quartiere Casalotto a prelevare dall’altare maggiore la copia dell’icona della Madonna e a scortarla.

Novità dopo oltre un ventennio di assenza, la presenza dei musici dal prestigioso gruppo del nobile quartiere Monte Mira, che ha caratterizzato con lo squillo delle trombe e il rullare dei tamburi il festoso ingresso della patrona in Città, iniziativa voluta e ripristinata dal nuovo parroco, don Giovanni Tandurella. 

Grazie all'impegno e alla passione di tutti i soci del quartiere, nel corso del pomeriggio di sabato è stata imbandierata la via Monte con gonfaloni e bandiere per maggiormente contribuire alla realizzare di un momento di festa partecipata; inoltre agli abitanti di detta via è stato chiesto di esporre coperte e lenzuola sui balconi per dare quel tocco di maggiore solennità al passaggio della sacra immagine della Madonna. 

Un affettuoso ringraziamento va a don Giovanni Tandurella, che dopo tanti anni di oblio, è riuscito a trasmettere entusiasmo, passione e a rendere viva una processione seguita da tanti fedeli in pellegrinaggio.

Di seguito alcuni scatti fotografici.

Filippo Rausa






















sabato 23 aprile 2022

LA DOMENICA CON GESU', II^ DI PASQUA

   ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Molti segni e prodigi avvenivano tra il popolo per opera degli apostoli…Erano soliti stare insieme nel portico di Salomone…La folla delle città vicine a Gerusalemme accresceva, portando malati…e tutti venivano guariti” At 5,12-16 . 
“Io, Giovanni…mi trovavo nell’ isola chiamata Patmos…Vidi dietro di me una voce potente…che diceva: Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese…Vidi sette candelabri d’ oro e in mezzo…uno simile a un figlio d’ uomo…Caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli…disse: non temere ! Io sono il Primo e l’ Ultimo, e il Vivente…”Ap 1.9-11a.12-13.17-19 . 
“…Venne Gesù…e disse loro: Pace a voi !...Come il Padre ha mandato me, anch’ io mando voi…Tommaso…chiamato Didimo, non era con loro…Egli disse loro: se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi…io non credo. Otto giorni dopo i discepoli erano…in casa e c’ era con loro anche Tommaso…Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse…a Tommaso: Metti qui il tuo dito…e non essere incredulo, ma credente ! Gli rispose Tommaso: Mio Signore e mio Dio !...”Gv 20,19-31.

“GESU’ CRISTO CROCIFISSO E RISORTO, APPARENDO AI SUOI DISCEPOLI, MOSTRA LORO LE MANI E IL FIANCO, CIOE’ LE FERITE DELLA PASSIONE, E PONE I FONDAMENTI DELLA SUA COMUNITA’: LA PACE, LO SPIRITO SANTO, LA GIOIA, IL PERDONO”.

“C’è un dono, che attende i discepoli: la pace”. Così afferma Roberto Laurita nella sua riflessione. Noi ci lasciamo guidare da lui in questo breve commento. Egli afferma che è proprio dalle mani ferite del Signore che essi ricevono la pace. Infatti, è esattamente nella drammatica esperienza della sua cattura, dell’ ingiusta condanna e della morte in croce che si rivela il suo amore per l’ umanità.

La pace non può, quindi, essere sinonimo di calma o di assenza di conflitti. Essa è una pace generata dal sacrificio di una vita, anzi dell’ intera propria esistenza.

Questa è la pace, anzi la misericordia e la grazia che raggiungono i discepoli. Questa pace diventa una missione, che spinge ad affrontare fatiche e difficoltà di ogni genere, pur di portare il Vangelo in ogni parte del mondo.

I discepoli sono chiamati a compiere un itinerario, per giungere alla fede pasquale. Lo stesso Tommaso, a tal proposito, è un simbolo eloquente.

Non è stato facile per lui accettare gli eventi drammatici che avevano l’ aspetto di una sconfitta definitiva. Ed ora non è nemmeno facile accogliere l’ annuncio della risurrezione.

Come spiegarsi questo tragitto paradosso di morte, che conduce alla gloria ? Ecco, perché, Tommaso vuole vedere e toccare con mano. Ed è quello che Gesù gli offre di fare: “Metti il tuo dito… stendi la tua mano…”.

A questo punto, il Vangelo non ci dice se egli abbia veramente toccato, con la mano, le ferite del Signore. Ci mette, invece, con chiarezza, davanti alla sua professione di fede.

In quelle famose parole, “Mio Signore e mio Dio ! “, c’ è tutto il suo abbandono a la sua fiducia nel Crocifisso risorto. In quelle parole c’ è l’ inizio di una relazione nuova in cui si offre al Cristo la propria esistenza, perché sia rigenerata e trasfigurata dal suo amore.

                                   Mons. Antonio Scarcione

Esposte le bandiere del nobile quartiere Monte Mira in onore della Madonna delle Vittorie


Nel corso del primo pomeriggio di sabato 23 aprile c.a. alcuni soci del nobile quartiere capeggiati da Filippo Rausa, con Filippo Purrazza, Totò Di Dio, Concetto Favella, Massimo Baglio, Alfredo Bandiera e Manuel Favella, sotto un caldo sole primaverile hanno collocato lungo la via Monte e sul prospetto della chiesa degli Angeli Custodi, le bandiere riproducenti i colori e l'araldica del nobile quartiere Monte Mira, collocate per l'occasione in segno di festa, per accogliere la Madonna, Maria Ss. delle Vittorie in piazza Vecchia, nel 674 anniversario del ritrovamento (1348), che dal santuario di contrada Piazza vecchia in processione sarà portata a spalla dai giovani portatori.

Una consuetudine che ormai si ripete da oltre trent'anni, a testimonianza del forte sentimento di appartenenza al quartiere, testimoniato con l'esposizione delle bandiere, nelle ricorrenze più importanti.

Nel corso del pomeriggio, anche don Giovanni Tandurella prima e don Alessio Aira dopo, che dalla Basilica si sono portati nella chiesa degli Angeli Custodi per officiare la Santa Messa, si sono intrattenuti con i soci, immortalando il momento con uno scatto fotografico.

Un quartiere in festa, così come tutta la città, una festa attesa da due lunghi anni a causa della pandemia, per l'occasione don Giovanni Tandurella ha espresso l'invito a coloro che abitano lungo la via Monte di esporre come nelle migliori occasioni una coperta o un lenzuolo pregiato bianco per accogliere con maggiore partecipazione la Madonna.

Sono state collocate anche due nuove bandiere, quella della città di Piazza Armerina sopra la lapide che ricorda la rifondazione della città sul colle Mira nel 1163, l'altra, del nobile quartiere in via Cavour a confine con la Castellina.