E
proprio in concomitanza delle celebrazioni del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, mons. Pennisi, accogliendo la proposta del
quartiere Monte, ha comunicato di volere celebrare per domenica 13
marzo, alle ore 17,30, giorno della scomparsa del vescovo Sajeva, una
messa solenne in memoria.
Domenica 13 marzo alle ore 17,30 verrà ricordato in Cattedrale il vescovo Sajeva
 |
mons. Sajeva |
Domenica 13 marzo alle
ore 17,30 presso la Basilica Cattedrale Sua Ecc. Rev. il Vescovo Mons.
Michele Pennisi officerà una solenne Celebrazione eucaristica in memoria
del IV° Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina mons. Cesare Agostino
Sajeva, morto il 13 marzo 1867.
L’iniziativa
di ricordare mons. Sajeva, nata per volontà del Consiglio Direttivo del
Quartiere Monte guidato da Filippo Rausa, in occasione del 150°
anniversario dell’Unità d’Italia vuole essere una “riconciliazione”,
come ampiamente sostenuto, tra il popolo Piazzese e il suo Vescovo per
riparare un “errore” dei nostri antenati che certamente infatuati ancora
dai moti risorgimentali e da posizioni ideologiche, non brillarono in
diplomazia pur avendo appreso della morte del presule.
 |
Filippo Rausa |
Le
revisioni storiche non sono mai tardive, sostiene Filippo Rausa, “una
attenta e meditata rilettura storica degli eventi non può non fare
convergere sulla necessità di porre fine ad una storia, una vicenda
umana per troppo tempo dimenticata, ed allora quale migliore occasione
per potere celebrare in maniera condivisa i 150 anni dell’Unità
d’Italia.
Alla
solenne Celebrazione eucaristica prenderà parte una rappresentanza dei
Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio di
Sicilia, guidata dal Vice Delegato il Nobile Commendatore di Grazia,
Antonio Di Janni, con i Cavalieri Matteo Bertino, Santi Manlio Ugo
Capizzi, Alfonso Maria Pappalardo.
Siamo
onorati e felici della presenza dei Cavalieri del Sacro Militare Ordine
Costantiniano di San Giorgio, dice Rausa, il più antico Ordine Equestre
le cui origini, per tradizione, risalgono all’Imperatore Costantino,
“ci ha contattato per conto dell’antico Ordine il cav. Matteo Bertino
con il quale siamo entrati subito in sintonia, e siamo certi di potere
intraprendere per il prossimo futuro un percorso che potrebbe sortire
iniziative future”.
 |
I cavalieri del Sacro Ordine con il vescovo Pennisi |
La
loro presenza renderà ancora più suggestiva la Cerimonia eucaristica, i
Cavalieri rappresentanti del Sacro Ordine non sono nuovi a queste
iniziative, nel corso del 2008 hanno conferito la medaglia d’oro al
Comune di Piazza Armerina, dopo la calorosa accoglienza da parte del
Sindaco Nigrelli dell'Ecc.mo Segretario Generale dell'Ordine
Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua, in visita alla Villa del Casale.
Diverse sono le attività a
carattere umanitario con opere di Assistenza Sociale ed Ospedaliera,
ultima delle quali la firma di un protocollo d’intesa per la costruzione
di un ospedale a Hoima in Uganda.
Inoltre, Sua Eccellenza il
Vescovo mons. Michele Pennisi è il Priore per la Sicilia del Sacro
Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Laura Saffila
Dall'Archivio storico della Cattedrale
L’Eccellentissimo Vescovo mons.
Michele Pennisi ci ha ufficialmente inviato la descrizione tratta dal
Registro dei morti 1867 pp. 177-178, che si conserva nell’Archivio della
Basilica Cattedrale di Piazza Armerina.
Attraverso detta descrizione è stato possibile individuare il luogo della sepoltura di mons. Sajeva.
 |
Venerdì 11 marzo, in anteprima don Filippo Bognanni
mostra a Filippo Rausa il luogo della sepoltura di Sajeva,
leggendo il testo latino dal "Registro dei Morti". |
“Die decimaquarta Februaj 1867
Ill.mus
Rev.mus Cesar Agostinus Sajeva Episcopus Platiensis Armerine annorum
septuaginta trium circiter migravit ex hoc seculo receptis antea omnibus
Ecclesie sacramentis reddit amiman suam summo Deo. Cadaver vero suum
associatum fuit a Rev.mo Capitulo Ecclesiae Cathedralis et Collegiate et
universo clero luctum fuit per totam civitatem postea peractis
ceremonialis funeribus magna pompa et decore fuit humatum in sacello
Beatae Maria Virginis Annuntiationis in angulo evangelii jacet…..”
Traduzione:
Il
giorno quattordici di Febbraio 1867 l’Ill.mo e Rev.mo Cesare Agostino
Sajeva Vescovo di Piazza Armerina a circa settantatre anni migrò da
questo mondo dopo aver prima ricevuto tutti sacramenti della Chiesa rese
l’anima al sommo Dio.
La sua
salma fu accompagnato ( con “l’associo”) dal Rev.mo Capitolo della
Chiesa Cattedrale e della Collegiata, vi fu lutto per tutta la città,
dopo che furono celebrati le cerimonie funebri con grande pompa e decoro
fu seppellito nell’altare della Beata Vergine dell’Annunciazione e
giace nel lato del vangelo”
+ Michele Pennisi
E venne il giorno della Riconciliazione
Piazza Armerina finalmente ha posto la
parole fine e chiuso un capitolo della storia cittadina
legata all’Unità d’Italia e alla sconosciuta sepoltura del vescovo mons
Sajeva.
Di seguito alcune immagini dell'evento.
 |
Il luogo dove è sepolto |
 |
Filippo Rausa con i Cavalieri Costantiniani |
 |
L'Ass. Lina Grillo, Rausa e i cavalieri
del Sacro Militare Ordine Costantiniano |
 |
Rausa consegna al cav. Bertino una targa |
 |
Il cav. Bertino consegna a Rausa e al
Comitato un diploma di benemerenza |
 |
Sua Ecc. benedice il luogo della sepoltura |
 |
Francesco Di Bartolo, Gino Oste,
Pino Parlascino e Filippo Purrazza |
L’omelia del vescovo mons. Michele Pennisi
Pubblichiamo la prima parte
dell’omelia di Sua Ecc. il vescovo mons. Michele Pennisi tratta dalla
solenne Celebrazione in memoria del predecessore Mons. Cesare Agostino
Sajeva IV vescovo di Piazza Armerina.
Dopo avere salutato le
autorità civili e religiose presenti il Vescovo a salutato i
rappresentanti dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio e ringraziato il
Nobile quartiere Monte per avere chiesto la celebrazione e fatto si che
si rendesse pubblico il luogo della sepoltura dopo 144 dalla morte.
L’omelia del vescovo mons. Michele Pennisi:
“Monsignor Sajeva nato ad Agrigento il 9 novembre 1794, ordinato sacerdote nel 1817 ottenne il dottorato in teologia nel 1845.
Parroco per 18 anni della chiesa di san Pietro ad Agrigento fu canonico
della cattedrale e vicario generale di quella diocesi. Papa Gregorio XVI
lo creò vescovo di Piazza il 19 gennaio 1846.
Il 25 maggio 1846 iniziò il suo lungo episcopato in un periodo sconvolto
da rivoluzioni e guerre. Pastore di grande cultura teologica , di
chiari meriti organizzativi e d’ intrepido coraggio apostolico.
Di
tale coraggio diede prova specialmente il 13 aprile 1849 muovendo
incontro alle truppe borboniche comandate dal generale Zolla che da
Mirabella Imbaccari era in marcia verso Castrogiovanni. Il vescovo
Sajeva lo supplicò di risparmiare la città di Piazza dalla rappresaglia
militare.
Nel 1859 inaugurò il Seminario diocesano negli attuali locali del Convento san Domenico restaurato e ingrandito.

Negli
anni successivi attirò le antipatie dei patrioti liberal-massoni per il
suo attaccamento alla Casa Borbonica, che non gli consentì di assumere
un atteggiamento gattopardesco.
Mostrò determinazione nella perquisizione domiciliare che subì da parte
di alcuni liberali nel rifiutare di consegnare il manoscritto
dell’omelia tenuta in cattedrale il 29 giugno 1861, nella quale aveva
disapprovato la politica antiecclesiastica del governo.
Dai documenti dell’Archivio
storico diocesano risulta che firmò l’ultimo documento il 18 gennaio
1867. Dl 22 gennaio all’11 febbraio 1867 i documenti ufficiali vengono
firmati dal vicario generale Carmelo Giunta mentre dal 20 febbraio dello
stesso anno i documenti vengono firmati dal Vicario Capitolare
Benedetto Maria Trigona della Floresta eletto dal Capitolo della
cattedrale dopo la morte del vescovo avvenuta il 14 febbraio 1867, come
risulta dal registro dei morti dell’Archivio della Cattedrale, dove dopo
i solenni funerali fu sepolto al lato destro dell’altare della Madonna
Annunziata.
E’
stato ricordato in questa cattedrale un mese fa in occasione
dell’anniversario della morte di Mons. Vincenzo Cirrincione morto il 12
febbraio assieme agli altri vescovi morti nel mese di febbraio Mons.
Mariano Palermo il 9 febbraio 2003, e Mons. Sebastiano Rosso morte il 7
febbraio 1994.
In quella occasione ho ricordato anche come quest’anno a novembre
ricorrerà il 150 della nascita e il 70 della morte di mons. Mario
Sturzo.
Nei prossimi giorni ricorrerà il
150 dell’Unità d’Italia. Il prossimo 17 marzo a Roma nella Chiesa di S.
Maria degli Angeli concelebrerò con il Card. Angelo Bagnasco e con
altri vescovi alla presenza delle massime autorità della Repubblica
italiana.
Questo importante anniversario
ci deve offrire l’occasione per esprimere il nostro amore all’Italia e
per un ripensamento sereno della nostra vicenda nazionale, così da
ritrovare in essa una memoria condivisa e una prospettiva futura in
grado di suscitare un nuovo innamoramento dell’essere italiani.
Nel 1861veniva a compiersi anche
politicamente l’unità politica di una nazione che da un punto di vista
geografico, linguistico, religioso, culturale e artistico era già da
secoli in cammino.
Questo anniversario deve imprimere nuovo vigore alla formazione della
nuove generazioni all’amore della patria, ad una cittadinanza attiva e
responsabile, e allo spendersi per il bene comune, valori che rientrano
nell’ l’impegno a favore dell’unità nazionale, che resta una conquista
preziosa e un ancoraggio irrinunciabile.
+ Michele Pennisi
La cappella dell'Annunciazione verrà restaurata e in essa collocata la lapide che ricorda il vescovo Sajeva
 |
11 marzo, don Filippo Bognanni mostra
a Rausa il luogo della sepoltura di Sajeva,
leggendo il testo latino dal "Registro dei Morti" |
Nei
giorni scorsi, il reverendo parroco della Basilica Cattedrale, don
Filippo Bognanni ha convocato in Cattedrale Filippo Rausa presidente del
comitato nobile quartiere Monte comunicandogli in anteprima, che ha
seguito del nostro intervento (mese di gennaio c.a.), volto a scoprire
ove era tumulata la salma di mons.
Cesare Agostino Sajeva, IV vescovo della Diocesi di Piazza Armerina
vissuto a cavallo dei moti risorgimentali e l’Unità d’Italia (http://www.quartieremonte.com/2011/02/mons-cesare-agostino-sajeva-il-vescovo.html); la
cappella dell'Annunciazione (così chiamata per via della grande tela,
posta sopra l'altare in marmo pregiato), contenente la sepoltura del
Vescovo verrà restaurata, e su di essa, sul luogo ove si conservano i
resti mortali, verrà, finalmente, posta una lapide in memoria.
Detta
notizia comunicata dal presidente Rausa, con molta enfasi nel corso
della riunione del Consiglio direttivo, ha inorgoglito tutti i soci del
quartiere, che fermamente sin dall'inizio avevano condiviso e
sostenuto la proposta "audace" del presidente Rausa che da appassionato
storico è solito scavare nelle pagine dei libri della nostra città.
Per
tutto ciò, ringraziamo Sua Eccellenza il Vescovo mons. Michele Pennisi,
il parroco don Filippo Bognanni, per l'impegno nelle ricerche
nell'archivio della Cattedrale attraverso le quali è stato reso
possibile individuare il luogo della sepoltura, e per avere in maniera
illuminata consentito attraverso la “riconciliazione”, tra il popolo
piazzese e il suo Vescovo di potere celebrare in maniera condivisa i 150
anni dell’Unità d’Italia.
L’avere
centrato l’ennesimo bersaglio, ci sprona a lavorare sempre più con
impegno e determinazione, certi che la qualificante azione che
giornalmente conduciamo nell’interesse del Quartiere e della Città
tutta, possa essere di stimolo a quanti ancora sonnecchiano aspettando
chissà quale manna dal cielo.
Completato l'iter per la tumulazione dei vescovi Sajeva e Cirrincione
Monsignor Antonio Scarcione Prevosto della Basilica Cattedrale, ci porta a conoscenza che ha seguito del nostro intervento (mese di gennaio 2011), volto a scoprire ove era tumulata la salma di mons.
Cesare Agostino Sajeva, IV vescovo della Diocesi di Piazza Armerina
vissuto a cavallo dei moti risorgimentali e l’Unità d’Italia (http://www.quartieremonte.com/2011/02/mons-cesare-agostino-sajeva-il-vescovo.html); ci comunica quanto segue:
Grazie
agli interventi della Diocesi, è stato completato il laborioso "iter",
per le autorizzazioni ed il finanziamento della tumulazione e/o
sistemazione dei monumenti dei due illustri presuli, Sajeva e
Cirrincione, che, in periodi assai diversi, hanno servito la Città e la
Diocesi Piazzese.
 |
mons. Cesare Agostino Sajeva |
Cesare
A. Sajeva, IV vescovo di Piazza Armerina (1846-1867), fu uomo di
grande preparazione culturale, di cui non fece mai sfoggio. Visse in un
momento storico assai difficile. Fu un testimone della Spedizione dei
Mille, che ebbe luogo proprio durante il suo episcopato. Subì
incomprensioni, insidie e persecuzioni. Sperimentò, altresì,
l'umiliazione della perquisizione domiciliare, rimanendo, comunque,
saldo nell'adempimento dei suoi doveri.
Nel 1859, fondò il Seminario Vescovile, nell' ex-Convento Domenicano, dove, attualmente, ha sede.
Alla
sua morte, per prevenire paventate profanazioni, i canonici, di notte,
lo seppellirono Cattedrale, in un sito segreto, individuato, solo
recentemente, grazie al supporto di antichi documenti d'archivio della
Basilica, venuti alla luce con l'impegno paziente del parroco, don
Filippo Bognanni.
 |
mons. Vincenzo Cirrincione |
Vincenzo
Cirrincione, X vescovo di Piazza Armerina (1986-2002), continua con
saggezza l'attività pastorale post-conciliare, già promossa dal
predecessore, Mons. Sebastiano Rosso, dando ulteriore impulso alla
catechesi nelle parrocchie dei vari centri e alla predicazione agli
adulti, anche attraverso il metodo delle missioni popolari, specie a
favore dei giovani.
Dare
loro una degna sepoltura, è certamente un dovere di riconoscenza e di
gratitudine da parte della Città, per il prezioso servizio, reso, dai
due vescovi, alla comunità diocesana in momenti drammatici e/o quando
bisognava calare nella nostra realtà le grandi idee del Vaticano II.
Per superare
la lentezza burocratica e il reperimento dei fondi, ha fatto molto il
Vescovo Mons. Michele Pennisi e il Direttore del Museo Diocesano, Padre
Giuseppe Paci.
A
tale scopo, il 27 febbraio c.a., alle ore 10,00, avrà luogo in Curia,
la riunione del Capitolo Cattedrale, che insieme ad altri punti all'
O.d.G. , tratterà dell'annosa questione, finalmente risolta, della
sepoltura dei due benemeriti prelati.
Il Prevosto
Mons. Antonio Scarcione
La cappella dell’Annunciazione ospiterà le spoglie mortali di due Vescovi
 |
il cantiere nella cappella dell’Annunciazione |
Da qualche settimana nella Basilica Cattedrale sono stati avviati i lavori nella cappella dell’Annunciazione,
che prevedono la risistemazione dell'altare in marmo policromo, lo
scavo per portare alla luce i resti mortali del Vescovo mons. Cesare
Agostino Sajeva, e la sua successiva tumulazione, con la creazione su un
lato dell’altare di un monumento/lapide funeraria.
Come ben ricorderete tutto ebbe inizio ha seguito del nostro intervento (mese di gennaio 2011), volto a scoprire ove era tumulata la salma di
mons. Cesare Agostino Sajeva, IV vescovo della Diocesi di Piazza
Armerina vissuto a cavallo dei moti risorgimentali e l’Unità d’Italia.
 |
cappella dell’Annunciazione il quadro del Vescovo Sajeva
posto nel luogo dove era stato tumulato nel 1867 |
http://www.quartieremonte.com/2011/02/mons-cesare-agostino-sajeva-il-vescovo.html
Mons.
Sajeva ritenuto un vescovo filo borbonico, si era attirato le antipatie
dei patrioti liberal massoni a tal punto che dopo la sua morte,
avvenuta il 14 febbraio 1867, per prevenire paventate profanazioni, era
stato sepolto nottetempo dai canonici, in Cattedrale, in un sito
segreto, individuato, nel corso del mese di marzo 2011, grazie al
supporto di antichi documenti d'archivio della Basilica Cattedrale.
Nella cappella dell’Annunciazione, sul lato opposto all’altare, troverà posto anche mons. Vincenzo Cirrincione, X vescovo di Piazza Armerina (1986-2002), finalmente verrà data loro una degna sepoltura, dichiara il
Prevosto della Cattedrale mons. Antonio Scarcione, tutto ciò è un
dovere di riconoscenza e di gratitudine da parte della Città, per il
prezioso servizio, reso, dai due vescovi, alla comunità diocesana
in momenti drammatici e/o quando bisognava calare nella nostra realtà le
grandi idee del Vaticano II.
Filippo Rausa
Svelamento Lapidi Vescovi Sajeva e Cirrincione
L'
11 agosto c.a., alle ore 7,00, nella Cattedrale di Piazza Armerina,
avrà luogo l'inaugurazione dei monumenti funebri dei vescovi Cesare
Agostino Sajeva e Vincenzo Cirrincione.
Il
vescovo Mons. Michele Pennisi presiederà la solenne Concelebrazione con
i canonici e il clero, presenti i seminaristi e i fedeli. Al termine
della quale saranno svelate e benedette le lapidi delle due sepolture.
I resti mortali sono stati collocati a destra e a sinistra dell'altare laterale dell'Annunciazione.
 |
mons. Sajeva |
Le parole incise sul marmo, oltre ai dati biografici, fissano i tratti salienti della spiritualità dei due presuli: "Mons.
Cesare Agostino Sajeva, IV vescovo di P. Armerina. Uomo di Scienze
Teologiche e Giuridiche. Con pietà e dedizione promosse la vita
cristiana e la cura degli indigenti ".
"Mons.
Vincenzo Cirrincione, X vescovo di Piazza Armerina. Pastore amato,
padre attento, servì la Chiesa con amore, celebrando il mistero nella
liturgia di lode. "
La
progettazione, l' esecuzione dei lavori e la sistemazione delle tombe
presso l' altare della Madonna dell' Annunciazione sono state
magistralmente realizzate, di concerto, dalla Sovrintendenza di Enna e
dall' Ufficio dei BB. CC. EE. della Diocesi.
 |
mons. Cirrincione |
I due illustri prelati hanno, così, trovato una decorosa sepoltura in cattedrale, come prevede il codice di diritto canonico.
Mons. Antonino Scarcione
Nessun commento:
Posta un commento