"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 30 settembre 2021

GIORNATA NAZIONALE PER LA CURA DEL CREATO.


 
UFFICIO DIOCESANO ECUMENISMO
DIALOGO INTERRELIGIOSO E CURA DEL CREATO
PIAZZA ARMERINA

 
 
 
 
 
Ai Sigg. Dirigenti Scolastici
Dott.ssa Vilma Piazza, I.I.S. ”Leonardo Da Vinci” -Città
Dott.ssa Lidia Di Gangi, I.I.S. ”E. Majorana-Cascino” -Città
Dott. Fernando Cipriano, I.C. “Chinnici-Roncalli” –Città
Dott.ssa Tecla Guzzardi, I.C. “Falcone-Cascino” -Città
Ai Sigg. Presidenti Direttivi e Soci
Quartieri Storici-Città
Quartiere Borgo S Giovanni-Città
Ai Sigg. Presidenti Direttivi e Soci
Associazioni, Club-Città

OGGETTO: GIORNATA NAZIONALE PER LA CURA DEL CREATO.

Lunedi’, 4 ottobre p.v., in coincidenza con la Festa di San Francesco, Patrono d’ Italia, alle ore 17,45, presso la Chiesa di San Giovanni, avrà luogo una Manifestazione, tesa a migliorare e consolidare nei ragazzi e nei giovani (e non solo ) la sensibilità e il rispetto per il Creato ( Cfr. l’ art. 9 della Costituzione Italiana e, altresì, il pari art. 9 della Carta Ecumenica di Strasburgo ).

L’ Enciclica “Laudato Sì “ , di cui quest’ anno ricorre il 6° Anniversario, definisce la terra “la nostra casa comune”, bene prezioso, che abbiamo ricevuto in dono e dobbiamo consegnare, intatto, alle future generazioni.

INVITO - PROGRAMMA

Lunedì, 4 ottobre, Ore 17,45: Presentazione dei Segni (Mappamondo, Menorah, Costituzione Italiana)

Saluto Autorità e/o Presidenti /Rappresentanti intervenuti.
Video. A cura dell’ Uciim Juniores (Chiara Belluomo e altri ).
Interventi e proposte di testi letterari a cura di studenti rappresentanti delle Scuole, coordinati da: Cristina Alessi, Daniela Belfiore…

N.B. L’ EVENTO SARA’ REALIZZATO NEL PIU’ RIGOROSO RISPETTO DELLE VIGENTI NORME IGIENICO-SANITARIE DELLE AUTORITA’ CIVILI (dpcm) E DI QUELLE RELIGIOSE. 
 
                                                                  Mons. Antonino Scarcione
 

martedì 28 settembre 2021

Problematica colombi nel Centro Storico, il nobile quartiere scrive al Sindaco

Di seguito la nota che il nobile quartiere Monte Mira ha inoltrato al Sindaco e all'Amministrazione Comunale relativamente la problematica delle colombe, in cui si chiede la sterilizzazione dei volatili attraverso specifici mangimi.

 

Al Sindaco, avv. Nino Cammarata

All’Assessore, LL.PP. Epifanio Di Salvo  

All’Assessore alla Sanità, dott.ssa. Flavia Vagone

                  Loro Sedi

Oggetto: disinfestazione nel centro storico per la sterilizzazione delle colombe

Egregio Sig. Sindaco,

la presente per comunicarLe che da qualche decennio, e precisamente dopo i lavori di ristrutturazione eseguiti sui tetti della Basilica Cattedrale, Museo diocesano, palazzo Trigona, migliaia di colombi si sono spostati sopra i tetti, nelle diverse cavità costruttive delle case, lungo i cavi elettrici e telefonici del Centro storico.

Inoltre, il numero di colombi nel centro storico è cresciuto in maniera esponenziale, a tal punto da diventare un reale problema o per meglio dire un disagio per la popolazione del quartiere Monte Mira, Castellina, Canali, infatti i colombi sono divenuti i padroni incontrastati dei tetti delle abitazioni civili e degli edifici pubblici, delle diverse cavità costruttive delle case, lungo i cavi elettrici e telefonici, causando danni al patrimonio artistico-architettonico e situazioni di degrado per l’igiene ed il decoro urbano.

L’esempio emblematico, per chi non ha voglia di gironzolare per i Quartieri, si ha lungo la via Cavour, nella chiesa di Fundrò e nel palazzo di Città, tetti, mura, inferriate, fili vari, sono luogo di stanza dei colombi; in via Conti, strada a ridosso della monumentale chiesa di sant’Ignazio di Loyola, dove tra l’altro insistono gli ambulatori di diversi medici di base; in vico Cattedrale, alle spalle della maestosa Basilica.

Tale fenomeno ha provocato un aumento dei topi di fogna, ovvero i topi hanno lasciato le fogne per andare a caccia delle prelibate prede scorrazzando lungo i tetti delle abitazioni e lungo le strade.

Ma i disagi della popolazione residente, non finiscono qui, infatti gli escrementi defecati ostruiscono le grondaie dei tetti causando infiltrazioni di acqua nelle abitazioni alle prime piogge; sporcando e rendendo indecenti e nauseabonde le principali arterie cittadine, che sommate alla muta delle piume lasciano le strade imbrattate da sconcerto.

Altro fatto sgradevole e vedere le carcasse di decine di colombe morte lungo le principali arterie del centro storico, che sono causa di focolai di malattie per gli altri animali, cani e gatti che gironzolano per la città, nonché per l’uomo.

Pertanto, si chiede al Sindaco e alle autorità in indirizzo, individuati i principali siti di nidificazione, oltre a quelli già citati, di volere predisporre gli atti necessari al fine di effettuare una disinfestazione con la sterilizzazione dei colombi, con dei mangimi “alimentazione controllata a base di nicarbazina” per ridurne il numero, così come avviene in moltissime città d’Italia.

Piazza Armerina, 24 settembre 2021

 Il Presidente

Filippo Rausa

 

sabato 25 settembre 2021

LA DOMENICA CON GESU', XXVI DEL TEMPO ORDINARIO / B

     ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il Signore…tolse parte dello Spirito che era su di lui(=Mosè) e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quelli profetizzarono…Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè…Ma Mosè gli disse: Sei tu geloso per me ? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore..” Nm 11,25-27 . 
“Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi ! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme…Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni: Ecco il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida e le proteste…sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente…”Gc 5,1-6 . 
“…Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva. Ma Gesù disse: Non glielo impedite…Chi non è contro di noi è per noi…Chi scandalizza uno solo di questi piccoli…è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare...E se il to occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via…” Mc 9,38-43.45.47-48.

GIACOMO VUOL FAR CAPIRE L’ INCOMMENSURABILE VALORE DELLA VITA UMANA E LA CADUCITA’ DELLA RICCHEZZA”.

La Chiesa è detentrice e dispensatrice degli insegnamenti di Cristo. Il
Signore ha voluto un’ istituzione visibile, per condurre i suo popolo alla salvezza. Questa verità è fondamentale, tuttavia non autorizza nessuno a screditare la validità e la profondità di altre fedi religiose. Il bene è esaltante da qualsiasi parte provenga. E nemmeno le risorse di edificazione teologica e spirituale vanno screditate, sebbene provenienti da altri ambiti culturali. Al contrario, Gesù ci ragguaglia del fatto che codesti elementi di vita e di salvezza presenti in altre religioni, sono frutto dello stesso Spirito Santo. Infatti, i suoi doni e carismi non hanno confini.

Per questo Gesù, dopo aver istruito gli apostoli sull’ umiltà, li invita ad “allargare il loro cuore” verso orizzonti sconfinati.

Li invita, inoltre, ad usare accoglienza ed apertura verso chiunque abbia amore verso la verità: “Chi non è contro di noi, è per noi”. E’ contro Gesù, chiunque voglia costringerlo a sottrarsi ai propri piaceri e alle proprie preferenze. Tuttavia elementi di verità, di saggezza e di edificazione umana possono trovarsi anche presso altre culture.

A tal proposito, sulle orme di Giustino, il Concilio Vaticano II ribadisce che lo Spirito Santo opera nella Chiesa voluta da Cristo pe la nostra salvezza. Infatti, in tutti gli sforzi dell’ attività umana, si riscontrano i “semi del Verbo”, gli stessi elementi di verità e di salvezza, che si trovano sparsi nella vita umana. Ecco perché, nei rapporti con le altre Chiese, andrebbe considerato e valorizzato ciò che crea comunione ed è costitutivo di solidarietà, reciproca stima e collaborazione. Sebbene occorra prudenza e circospezione, interagire con le altre religioni, è addirittura doveroso.

                                                 Mons. Antonino Scarcione

venerdì 24 settembre 2021

Chiusa la 66 edizione del Palio dei Normanni, consegnate le chiavi del campo Sant'Ippolito al quarto classificato, il quartiere Castellina.

 
Nella giornata di ieri si è svolta la festa di chiusura del Palio dei Normanni, organizzata dal magistrato dei quartieri, con la consegna i targhe ricordo a tutti i quartieri, e dei riconoscimenti a sportivi piazzesi che in differenti settori hanno conquistato il podio in campionati nazionali dando lustro alla città.
 
Per l'atletica leggera ai campioni Ettore Rivoli e Melissa Lionti; per il tiro a lunga distanza con carabina a Salvatore Piazza.
 
Altre targhe di riconoscimento sono state assegnate a Totà Trumino, ideatore del cammino siciliano di San Giacomo; Giuseppe Di Vita appassionato fotografo a cui si devono innumerevoli scatti della manifestazione paliesca e di vita quotidiana della città; a Salvatore Conti storica figura della manifestazione paliesca e al presidente della Giuria della Quintana del Saracento, l'Ispettore Forestale .

La manifestazione ha avuto luogo presso il chiostro dei Gesuiti, gremito da tanti amici, presente all'evento l'On. Luisa Lantieri e il Consigliere comunale Salvatore Cimino, l'artista Ettore Lembo autore del Drappo del Palio, assente per impegni istituzionali precedentemente assunti il Sindaco Nino Cammarata e il Coordinatore del Palio Dino Vullo. 

Una cerimonia molto piacevole che si è conclusa con la consegna del cofanetto contenente le chiavi del campo Sant'Ippolito, che sono passate dal Nobile Quartiere Monte Mira ultimo classificato nella passata edizione (2020), al quartiere Castellina che le custodirà per tutto l'anno, pronte per destinarle ad un altro eventuale quartiere nella prossima edizione del Palio dei Normanni 2022
 
Filippo Purrazza presidente emerito del nobile quartiere ha consegnato al responsabile della Castellina Salvatore Grancagnolo "l'ambito premio". 

A margine dei festeggiamenti, comunque l'impegno del Magistrato dei quartieri è volto a due importanti tematiche che negli ultimi anni sono state sollecitate alle Amministrazioni comunale che si sono succedute, l'affidamento di un'area in contrada Bellia area ex Siace, in cui realizzare un campo di prove dei cavalli in preparazione alla Quintana del Palio; la seconda quella di trasferire e costruire in altra zona uno stadio degno di detto nome per le attività sportive della squadra di calcio, e di conseguenza l'improrogabile sistemazione definitiva del campo sant'Ippolito affinche diventi il campo, la piazza del Palio e di eventi di varia natura, con la demolizione delle attuali tribune anguste e la realizzazione di tribune modulari tutto attorno, che possano soddisfare i copiosi numeri di pubblico che da ogni luogo, giunti a Piazza Armerina in occasione della manifestazione, vogliono comodamente assistere alla più antica manifestazione medievale del meridione d'Italia.
Se il ferro vien battuto dal fabbro quando è caldo, da subito l'impegno dei presidenti dei quattro quartieri per ritornare alla carica, affinche il nuovo anno sia foriero di positive novità.

                                                                    Filippo Rausa






giovedì 23 settembre 2021

La testa di dama Flavia "finalmente" esposta al Museo di Palazzo Trigona



La “Dama Flavia” da ieri si trova all’interno del museo di Piazza Armerina dove è esposta all’interno del Museo della città e del territorio di Palazzo Trigona.

Con la consegna della Testa da parte dei Carabinieri al direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa del Casale, Liborio Calascibetta, si pone, così, fine a una lunga vicenda che da anni condiziona la storia di questa scultura, rimasta a lungo sotto sequestro a seguito del ritrovamento dopo il furto scoperto nel 2006.

La restituzione della testa romana, ritrovata nel 2007 e affidata dai magistrati alla Soprintendenza di Enna in custodia giudiziaria, è stata fortemente voluta dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, che ha sollecitato gli uffici ad accelerare le operazioni successive al dissequestro e restituire il prezioso bene al territorio perché possa apprezzarlo all’interno del Museo Trigona.

Tratto dalla pagina: Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell'Identita' siciliana.

La spazzatrice per le vie del nobile Quartiere

Stamani dopo avere contattato l'Amministrazione comunale e comunicato lo stato di sporcizia in cui si trovavano le strade del nobile quartiere, è stato tempestivamente disposto il servizio di spazzamento meccanico con la spazzatrice. 
Il nostro auspicio è che detto servizio venga effettuato almeno due volte la settimana percorrendo in lungo e in largo le antiche vie del quartiere.

 


 


Foto tratte dalla pagina Facebook  Gestione Rifiuti - Piazza Armerina



Locandina evento Giornate Europee del Patrimonio

 


lunedì 20 settembre 2021

Gemellaggio culturale/sportivo con alcuni Comuni della Repubblica di Malta



Lunedì 20 settembre presso la Commenda dei Cavalieri di Malta, ha avuto luogo un grande gemellaggio culturale/sportivo, preludio di una futura presenza del Palio dei Normanni a Malta.

A fare gli onori di casa i quattro quartieri storici della città e il borgo san Giovanni, in costume storico e con i propri gonfaloni, insieme alla società sportiva GEAR, orgoglio sportivo della nostra città, che milita nel campionato di serie A2 di calcio a 5.

La rappresentanza maltese con alcuni dirigenti dei comuni maltesi di Gzira, Sliema e Mgarr, insieme alle rappresentanze femminili dalle rispettive squadre di calcio a 5.

La “Gear” di Piazza Armerina, è stata presentata alle campionesse Maltesi del torneo Wisp tenutosi nel ragusano, il tutto nel segno di un grande abbraccio culturale, occasione per creare reti e percorsi culturali, che insieme, ci auguriamo presto, ci permetterà di ritornare alla vita normale.







sabato 18 settembre 2021

LA DOMENICA CON GESU', XXV DEL TEMPO ORDINARIO / B

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Dissero gli empi: tendiamo insidie al giusto…Ci rimprovera le colpe contro la legge…Vediamo se le sue parole sono vere…Se infatti il giusto è figlio Dio, egli verrà in suo aiuto…” Sap 2,12.17-20 . 
“…Dove c’ è gelosia e spirito di contesa, c’ è disordine…Chiedete e non ottenete perché chiedete male…” Gc 3,16-4,3 . 
“…Il Figlio dell’ uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno…Stavano discutendo tra loro chi fosse il più grande…Se uno vuol essere il primo, sia…il servitore di tutti…Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me…” Mc 9,30-37.

“L’ AUTORITA’ E’ SERVIZIO”. Seguiamo alcune riflessioni dello studioso, Roberto Laurita. Egli afferma: “La Chiesa è fatta di uomini e gli uomini hanno organizzato un modello di vita, ormai collaudato da millenni”. Chi ha autorità, forza economica, politica, culturale o sociale, comanda. Chi è più debole, ubbidisce e serve. L’ autorità ha dunque acquisito connotati particolari: ad esempio, si è garantita condizioni di vita migliori e possibilità di fare quello che ad altri è negato…Non possiamo, quindi, meravigliarci, se, anche nella chiesa, “si copiano”, dalla società civile, certi modelli di comportamento.

E’ una tentazione, quasi ineluttabile, con la quale, coloro che hanno autorità, devono sempre misurarsi. Fortunatamente, non mancano “i vaccini, per guarire dalla malattia”.

Basta guardare al Signore. Non c’ è nulla in lui che faccia pensare ad un uomo di potere. Egli è abitualmente con la gente, mangia e dorme insieme agli apostoli. Si ferma con i poveri e i malati, si lasci a toccare e condivide le giornate con i suoi. E’ sufficiente che le sue parole ci attirino con la carica di novità, con la quale sono state pronunciate da lui. Anche se non è facile, perché quando si riceve un messaggio scomodo, scattano subito le nostre reazioni di difesa. Così, talvolta, si finisce per annacquare il vino buono del vangelo.

Immaginiamo, per un istante, l’ effetto devastante di quelle parole di Gesù sugli apostoli: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ ultimo di tutti e il servo di tutti”. Si saranno meravigliati ? Avranno preso Gesù per matto ? Avranno provato vergogna ? In ogni caso li ha raggiunti una “doccia fredda”.

Ancora oggi, duemila anni dopo, quella doccia rimane ghiacciata per coloro che “bollono” dalla voglia di primeggiare, avere lustro, godere di privilegi e/o scalare il potere. Duemila anni dopo, il punto di riferimento è sempre quel bambino, che viene accolto “nel nome di Gesù”.

                                        Mons. Antonino Scarcione

sabato 11 settembre 2021

LA DOMENICA CON GESU', XXIV DEL TEMPO ORDINARIO / B

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“ Il Signore Dio mi ha aperto l’ orecchio e io non ho opposto resistenza…Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore mi assiste…” Is 50,5-9a . 
“ A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere la fede, ma non ha opere ?...La fede, se non è seguita dalle opere, in sé stessa è morta…” Gc 2,14-18 . 
“…Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuol salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà” Mc 8,27-35.

L’ INCONTRO COL CRISTO “IMPLICA: METTERE DA PARTE IL PROPRIO IO”. E’ UN ATTO DI AMORE. UNA PERSONA CHE AMA, METTE DA PARTE, CON GIOIA E SLANCIO, IL PROPRIO SE’, PER INCONTRARE ED ACCOGLIERE L’ ALTRO.

In questo impegnativo itinerario d’ incontro e dialogo col Signore ci fa da battistrada Ermes Ronchi. Vediamo che Gesù nelle strade e nelle piazze della Palestina interrogava le folle e i suoi. Sembra “uno stile di vita”: strada e domanda. Egli non è la risposta, casomai, è la domanda. Non è quindi il punto di arrivo, Ma la forza che fa “salpare” la vita. Le tante domande del Vangelo “funzionano” come punto d’ incontro tra lui e noi. “La gente chi dice che io sia ? . Non si tratta di un sondaggio, per misurare la sua popolarità. Gesù vuole capire, che cosa, del suo messaggio, abbia raggiunto il cuore del pubblico. Si rende conto che, nella comunicazione, non tutto ha funzionato bene.

Infatti, la risposta della gente rivela una percezione deformata di Gesù. Tu sei “Giovanni Battista”, altri dicono tu sei “Elia”, altri ancora affermano che “sei uno de profeti”.

Ma Gesù è una novità assoluta. Ecco, allora, la domanda fondamentale: “Ma voi chi dite che io sia ? . Per far emergere l’ ambiguità che abita nel cuore di tutti, Gesù mette in discussione sé stesso. Pietro risponde: “Tu sei il Cristo”, il senso della mia vita.

A questo punto, il racconto spiazza tutti, compreso il lettore: “Gesù insegna che il Cristo doveva molto soffrire ed essere ucciso e il terzo giorno risorgere”. Come fa Pietro e/o qualunque interlocutore ad “accettare un Messia perdente ? ” . “Allora, Gesù lo prende in disparte e comincia a rimproverarlo”, con parole durissime: “Va’ dietro di me, satana. Il tuo posto è: seguirmi”. Certamente, quella di Pietro, è la voce di ogni ambiguità della vita: un fiume che trasporta tutto, fango e pagliuzze d’ oro. Dà voce a quell’ “ambiguità senza colpa”( G. Piccolo), per cui le cose non ci appaiono chiare, per cui nelle nostre parole sentiamo, contemporaneamente, la voce di Dio ( “Non la carne o il sangue te lo hanno rivelato”) e il sussurro del male ( “Tu pensi secondo il mondo “ ).

La soluzione della questione è quella indicata a Pietro ( “Va’ dietro di me “, mettiti alla mia sequela, percorri con me la via del Calvario ). Gesù ha dato una carezza alle nostre ferite e ci fa camminare lungo la “linea incerta che addividi la luci dallo scuru” (=lungo la linea incerta che divide la luce dal buio ) (Andrea Camilleri ).

                                           Mons. Antonino Scarcione

domenica 5 settembre 2021

LA DOMENICA CON GESU', XXIII DEL TEMPO ORDINARIO

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Coraggio, non temete ! Ecco il vostro Dio…Egli viene a salvarvi…Si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi…Lo zoppo salterà come cervo…” Is 35,4-7a . 
“…Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, antri qualcuno con un anello d’ oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro…Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: Tu siediti qui, comodamente, e al povero dite: Tu mettiti là, in piedi…Non fate discriminazioni…? . Dio non ha forse scelto i poveri…che sono ricchi nella fede…?” Gc 2,1-5 . 
“…Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano…Lo prese in disparte…gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua…Emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè, Apriti. E subito…si sciolse il nodo della sua lingua e parlava…” Mc 7,31-37.

GESU’ INCONTRA UN UOMO PAGANO SORDO E MUTO. ATTRAVERSO I GESTI E UNA PAROLA POTENTE, “EFFATA’ “ (=”APRITI“ ), LO GUARISCE E LO APRE ALLA COMUNICAZIONE PIENA. IL SORDOMUTO E’ IL SIMBOLO DI OGNUNO DI NOI, INCAPACI DI ASCOLTARE DIO. MA ENTRATI IN RELAZIONE PSICO-FISICA CON LUI, SI DIVENTA UNA NUOVA CREATURA”.

Ecco il modo in cui lo studioso, Ermes Ronchi, brevemente, presenta il famoso miracolo del sordomuto. Un uomo, “prigioniero” del silenzio, senza parole e senza musica, ma che “non ha fatto naufragio”, perché accolto in una cerchia di amici, che si prendono cura di lui. La guarigione inizia, quando qualcuno usa l’ arte umanissima dell’ accompagnamento. “Lo pregarono di imporgli la mano”. Ma Gesù fa molto di più: vuole mostrargli la vicinanza di Dio. “Lo prese in disparte, lontano dalla folla. Come a dire: “io e te soli. Ora conti solo tu e, per questo tempo, niente è più importante di te”.

Seguono gesti molto delicati: Gesù pose le dita sugli orecchi del sordo. Come lo scultore che modella la creta che ha plasmato. Come una carezza: solo la tenerezza dei gesti. Ecco una bella pagina di vangelo, fatta di contatti, di odori e di sapori. E i corpi diventano luogo santo d’ incontro con il Signore. “Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro”. Il respiro della speranza, calma ed umile. E gli disse: “Effatà”, Apriti ! : Apriti, come si apre una porta all’ ospite, una finestra al sole, le braccia all’ amore. Apriti agli altri e a Dio, anche con le tue ferite. Una vita guarita è quella che si apre agli altri: “…Gli si aprirono gli occhi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente”.

Prima gli orecchi: il primo servizio da rendere a Dio e all’ uomo è l’ ascolto. Se non si sa ascoltare, si perde la parola, si diventa muti o si parla senza toccare il cuore di nessuno. Forse, l’ afasia(=mancanza di parola efficace ) della Chiesa, oggi, dipende dal fatto che non sappiamo più ascoltare. Sa parlare solo chi sa ascoltare.

                             Mons. Antonino Scarcione

sabato 4 settembre 2021

Il Castello Aragonese protagonista della XXIII edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli.




La XXIII edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli si svolgerà il 25 e 26 settembre 2021. La Sezione Sicilia ha programmato 2 eventi. I siti partecipanti all’edizione 2021 sono Castello del Forte SS. Salvatore e Lanterna del Montorsoli (ME) e Castello di Piazza Armerina (EN).

Il castellano Giancarlo Scicolone, nostro concittadino e quartierante, in un'intervista rilasciata ad Ambra Taormina di "Piazza In Diretta" ha dichiarato: “Non posso che dirmi onorato dalla possibilità che è stata data al Castello, di essere tra i due monumenti storici prescelti in Sicilia, per il prossimo evento dedicato alle fortezze e alla loro salvaguardia. Faccio parte della sezione siciliana dell’Istituto Italiano dei Castelli già da qualche tempo, e ho già partecipato ad un evento tenutosi a Castelbuono, durante il quale sono stati premiati quattro progetti di valorizzazione di fortezze in Sicilia”.

L’evento è organizzato dell’Istituto Nazionale dei Castelli http://www.istitutoitalianocastelli.it/ per fine settembre, in concomitanza della festa di San Michele Arcangelo, patrono dei castellani, per valorizzare gli antichi manieri, infatti, gli appuntamenti previsti al Castello Aragonese di Piazza Armerina avranno inizio a partire dal pomeriggio di sabato 25, con possibilità di accesso dalle 16:30, per prendere parte - dalle 18:00 fino alle 19:30 - ad un dibattito che verterà sul Castello e sulla sua storia.

La serata si concluderà in bellezza con una cena medievale a pagamento, per partecipare alla quale occorrerà prenotarsi per tempo. Domenica 26 settembre, la giornata sarà interamente dedicata alle visite del monumento. 
L’accesso, causa Covid, sarà comunque possibile per gruppi di 15 persone a partire dalle 10:00 e fino alle 12:30, mentre per il pomeriggio la fascia oraria di riferimento prevista andrà dalle 16:00 alle 20:00.

Per l'occasione tutti coloro che vorranno farlo possono lasciare un’offerta libera, destinata all’acquisizione di fondi per il recupero del Castello Aragonese.
                                                               Filippo Rausa