"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 30 novembre 2015

Ecumenismo e Dialogo, Convegno Nazionale a Bari

Lampada uniflamma
L’ Ufficio Nazionale per l’ Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso ha celebrato un Convegno di studio sulle relazioni tra Chiesa Cattolica e Chiese Ortodosse sul tema: “Unica è la Sposa di Cristo”. 
La lampada uniflamma, a forma di caravella, segno dell’ unica fede, alimentata dalle due tradizioni - orientale ed occidentale - donata, nel 1936, alla Basilica di S.Nicola, da Pio XI, fu accesa dal Papa Giovanni Paolo II e dal Metropolita di Mira, Crisostomo Konstantinidis. 
Quasi 400 i partecipanti da tutta Italia. Tra le personalità, figuravano il Card. Walter Kasper, diversi Vescovi e Archimandriti. 


I relatori, cattolici e ortodossi, hanno presentato magistralmente gli argomenti loro affidati ai presenti, che li hanno apprezzati e ripetutamente applauditi. 
Bruno Forte e Chrisostomos di Messinia hanno trattato il tema: “Teologia, Esperienza riflessa di Chiesa”. 
Mentre Siluan, esponente della diocesi Ortodossa Romena d’ Italia, ed Enzo Bianchi, priore di Bose, hanno svolto: “Il dialogo ecumenico in Italia tra Ortodossi e Cattolici. 
Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S.Egidio, e don Cristiano Bettega, responsabile dell’ Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo, hanno affrontato con padronanza di linguaggio, le tematiche relative all’ importante documento “Nostra Aetate” (Il dialogo con Ebrei, Cristiani e Musulmani, nonché quello con le grandi religioni storiche dell’ oriente).

Approfonditi e ben articolati i lavori dei gruppi di studio: Iconografia della Chiesa. Epiclesi eucaristica: ponte ecumenico tra Oriente e Occidente. S.Nicola, santo ecumenico. Filosofia del dialogo. 
L’ unità delle Chiese, letta dai Padri della Chiesa. 
Vita monastica orientale e occidentale. Ricaduta pastorale della realtà ecumenica: l’esempio di Bari. 
L’ ecumenismo dei martiri: il contributo di A. Men e P.FlorensKij al dialogo tra le Chiese.
Sono intervenuti, altresì, con i loro originali contributi, gli esponenti istituzionali del movimento ecumenico internazionale: George Lemopoulos, Vice-Segretario del Consiglio Ecumenico Mondiale delle Chiese e Paul Mc Partland. 
La Diocesi di Piazza Armerina era rappresentata da don Antonino Scarcione, delegato diocesano per l’ecumenismo.

                        Filippo Rausa

L'Aforisma della Settimana




da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/racconti/classico/racconto-23159-1>

domenica 29 novembre 2015

La Domenica con Gesù, I di Avvento

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra…” Ger 33,14-16 .

“A te, Signore, innalzerò l’ anima mia, in te confido” Sal 24 . “…Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’ amore tra voi e verso tutti…” I Ts 3,12-4,2 .

“…Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle…Angoscia di popoli…Allora vedranno il Figlio del’ uomo venire sulla nube con grande potenza e gloria…Vegliate in ogni momento pregando…”Lc 21,25-28.34-36.



La prima Domenica di Avvento (= Venuta) ha un ruolo ben preciso: trasmettere un messaggio di consolazione e di speranza. Essa merita, dunque, una particolare cura, perché ha il compito di “riscaldare” il cuore di coloro che vi partecipano. In molte parrocchie, è stata introdotta, opportunamente, la corona di Avvento, l’accensione, cioè, di domenica in domenica, di una nuova candelina. Sarebbe bello aggiungere, quest’ anno, una variante, legata al Giubileo della Misericordia: una quinta candela, più grande, al centro, da accendersi per l’Immacolata, ad indicare l’ inizio dell’ anno giubilare. Il breve commento vuole avere l’obiettivo di ridestare la speranza. Per questo scopo, è necessario lavorare su due versanti: l’ attualità (perché oggi abbiamo bisogno di speranza) e la solidità della proposta del Signore(le ragioni della speranza).

-Iniziare dalle singolari coincidenze. Infatti, i destinatari della I Lettura sono: gli ebrei, che sembrano aver mandato in frantumi ogni prospettiva di un futuro felice; i cristiani di Tessalonica, che vivono un periodo difficile, “perché emarginati all’ interno di quella società”: il sospetto, il pregiudizio, talvolta la persecuzione, che mettono in dubbio le promesse del Signore. Le comunità, a cui Luca rivolge il suo vangelo, sono testimoni della caduta di Gerusalemme, della distruzione del tempio e della dispersione d’ Israele; tutto ciò ha procurato angoscia, ansia e paura, tutti elementi contrari alla speranza. Sarà, quindi, la forza brutale di Roma a vincere?

-Il confronto con l’ attualità: i problemi. Rimanere lontani dall’ attualizzazione, vuol dire tradire la Parola, che ci è stata affidata. Ecco, quindi, un tentativo di individuare quello che sta accadendo. Immersi, come siamo, nella quotidianità, forse non siamo in grado di dare nemmeno un nome a quanto avviene, sotto l’ aspetto individuale e sociale (affetti, relazioni, lavoro, politica, malattia, cambiamenti).

Certamente, non si può addebitare tutto alla crisi economica, ai mercati, alla corruzione. Sicuramente, siamo stati colti di sorpresa, anche perché il benessere(degenerato nel consumismo e nello spreco) ci ha fatto abbassare la guardia.

-Causa e conseguenza di questa situazione è una cultura individualistica (pensare a sé stessi, al proprio vantaggio, ai propri diritti, il disprezzo delle regole, dei valori, la caduta nell’effimero, nell’appariscente, nel culto dell’ immagine).

-La crisi, inoltre, sembra aver accelerato il degrado. Il rischio di perdere le proprie sicurezze, il posto di lavoro e i privilegi accumulati ha accentuato l’ egoismo, l’ ostilità, il sospetto e i conflitti. 

-Che cosa fare? Il Signore ci propone di “avere la forza di sfuggire a ciò che sta per accadere”, non lasciandoci scoraggiare, né abbattere. Ecco le parole dei sacri testi: “State attenti a voi stessi; i vostri cuori non si appesantiscano, in dissipazioni, ubriachezze, affanni della vita, che impediscono il silenzio, l’ ascolto e la riflessione. Ed inoltre, “vegliate in ogni momento, pregando. La preghiera non è solo una formula ripetuta, ma un impegno all’ ascolto della Parola.

                                   Mons. Antonino Scarcione 



sabato 28 novembre 2015

All'AIAS prestazioni di: LOGOTERAPIA

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                                     Il Presidente
                                    Lorenzo Naso

venerdì 27 novembre 2015

Così è nella vita..!.. Le lenzuola sporche...


Una giovane coppia di sposi novelli andò ad abitare in una zona molto tranquilla della città.
Una mattina, mentre bevevano il caffè, la moglie si accorse, guardando attraverso la finestra, che una vicina stendeva il bucato sullo stendibiancheria.
Guarda che sporche le lenzuola di quella vicina!
Forse ha bisogno di un altro tipo di detersivo…
Magari un giorno le farò vedere come si lavano le lenzuola!
Il marito guardò e rimase zitto.
La stessa scena e lo stesso commento si ripeterono varie volte, mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento.
Dopo un mese, la donna si meravigliò nel vedere che la vicina stendeva le sue lenzuola pulitissime, e disse al marito:
Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato!
Chi le avrà fatto vedere come si fa?
Il marito le rispose: Nessuno le ha fatto vedere;
semplicemente questa mattina, io mi sono alzato più presto e, mentre tu ti truccavi, ho pulito i vetri della nostra finestra !

Così è nella vita!
Tutto dipende dalla pulizia della finestra attraverso cui osserviamo i fatti.

Prima di criticare, probabilmente sarà necessario osservare se abbiamo pulito a fondo il nostro cuore per poter vedere meglio.
Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino..

“E continueremo a sognare. Perché chi non sogna, non spera. E chi non spera, non vive.”
Che la notte vi regali dei sogni meravigliosi, ed al risveglio, realizzateli..Notte sereno a tutti voi.

giovedì 26 novembre 2015

“ATTENTI AL…LUPO”... consigli utili.



REGOLE D’ORO

PER NON CADERE NELLA RETE DELLE TRUFFE

A DOMICILIO

Caro quartierante,
con questo post  intendiamo offrirti alcuni Consigli Utili per prevenire ed affrontare le eventuali insidie e pericoli che spesso ci troviamo ad affrontare nella vita di tutti i giorni.
Nel contempo riteniamo importante ricordarti alcuni numeri telefonici utili nel caso in cui tali inconvenienti accadano.
Con l’augurio di poter vivere serenamente insieme nel nostro Quartiere e nella nostra Città un cordiale saluto.
                                       Il Presidente
                                      Filippo Rausa




1) Fai attenzione prima di aprire la porta ad estranei, soprattutto se sei solo.
Verifica chi è la persona che ha suonato o bussato.
Controlla dallo spioncino, affaciati dal balcone o dalla finestra e se non la conosci evita di aprire.

2) Quando parli con persone sconosciute, è meglio non confidare particolari della tua vita quotidiana e le tue abitudini: se sono malintenzionati, potrebbero approfittare di queste informazioni per truffarti.

3) Evita di firmare documenti, proposte di acquisto, petizioni, se non li hai letti attentamente.

4) Le aziende che gestiscono le utenze ( GAS, ACQUA, LUCE, TELEFONO…) mandano sempre un avviso prima di far intervenire i tecnici.
Se hai ricevuto l’avviso apri pure ma chiedi di vedere il tesserino di riconoscimento.

5) Le aziende non mandano mai il loro personale  “PORTA A PORTA” ad incassare i soldi delle bollette, ma usano soluzioni come bonifici bancari, pagamenti postali, ecc…
Non credere a chi dice di essere autorizzato a riscuotere soldi.

6) Gli enti ( I.N.P.S., POSTE, BANCHE...) non mandano mai il personale a casa degli utenti.
Non fidarti di presunti ispettori che si presentano alla tua porta pretendendo di controllare il tuo libretto della pensione, magari promettendoti aumenti, o vogliono verificare l’autenticità di banconote.

7) Diffida di chi ti propone affari facili, vincite strabilianti, vendite porta a porta, o la consegna di un’eredità.

8) Il personale mandato dal Comune ( Assistenti sociali, Operatori di assistenza, Messi notificatori, ecc..) è sempre munito di un tesserino di riconoscimento personale e si reca a domicilio previo appuntamento telefonico.

9) Se nelle adiacenze della via dove abiti o nei pressi della tua abitazione avverti qualche circostanza anomala  o sospetta segnalala alle Forze dell’Ordine.

mercoledì 25 novembre 2015

Istituzione di un mercatino ortofrutticolo in piazza Castello



Riproponiamo il progetto di "Istituzione di un mercatino ortofrutticolo in piazza Castello - piano Carcere", già proposto in data 3 marzo 2011, alla precedente Amministrazione e al Consiglio comunale; in data 09 gennaio 2014 alla Amministrazione Miroddi e al Consiglio comunale.

Di seguito una breve cronistoria dei fatti.

La precedente Amministrazione comunale, condividendo a pieno la nostra proposta, approvava con delibera di Giunta Municipale l'istituzione di ben 5 mercatini nei vari quartieri, purtroppo, questi non videro mai la luce, perché bocciati dal Consiglio Comunale, in quanto il progetto iniziale di vendita di frutta e verdura proposto, era stato “snaturato” con l'aggiunta di altre tipologie merceologiche, infatti nelle dichiarazioni di voto contrario della maggior parte dei Consiglieri, in alcuni quartieri avrebbero danneggiato le attività commerciali in sede fissa.

Anni 1920, mercato in piazza S. Rosalia
A distanza di due anni, il Governo del Quartiere con una nota inviata al Presidente del Consiglio Comunale, Gianfilippo La Mattina, ai Capi Gruppo Consiliari, al Sindaco, Filippo Miroddi e all'Assessore al Commercio dell’epoca, Filippo Sammarco, riproponeva la proposta di Istituzione di un mercatino ortofrutticolo in piazza Castello - piano Carcere.

Detta proposta (alla presenza dell’ass. Sammarco), veniva trattata dalla locale Commissione commercio su aree pubbliche, che accogliendone le finalità di “servizio verso le fasce di popolazione anziana”, davano mandato all’Amministrazione comunale di istituirla.
Le successive dimissioni dell’assessore, ne bloccavano il suo iter. A distanza di qualche mese e in presenza del nuovo assessore al Commercio nella persona della dott.ssa Valentina Nicotra, riproponiamo la presente confidando che possa trovare un immediato riscontro.


Di seguito riportiamo il testo integrale trasmesso alle autorità sopra citate.


Piazza Armerina  24 novembre  2015

  Sig. Sindaco, Filippo Miroddi
  Ass. al Commercio Valentina Nicotra

fine anni 1980, la sig.ra Farina titolare di un box
in piazza S.Rosalia 
nel corso di quest’ultimo ventennio il quartiere Monte fulcro del centro storico è stato privato di un importante punto d’incontro ed aggregazione, ci riferiamo al mercatino ortofrutticolo e generi alimentari che per decenni ha avuto il suo cuore pulsante nella piazza Santa Rosalia.
Se da un lato la piazza è stata oggetto di intervento di riqualificazione con la ristrutturazione dell’adiacente palazzotto risistemato agli inizi degli anni ’80 per essere adibito a Pretura; la successiva ripavimentazione con la demolizione dei box-punti vendita nel corso degli anni ’90, dando un nuovo decoro a quell’angolo di quartiere Monte; dall’altro nulla venne fatto per compensare la cancellazione dal centro storico di attività commerciali presenti sin dagli anni ’20.
sullo sfondo i box in piazza S. Rosalia
Il trasferimento di dette attività in altre zone della città (cosi come il trasferimento dell’ospedale, la
soppressione della Pretura, il trasferimento dell’Azienda di soggiorno e turismo), ha determinato un continuo esodo e depauperamento del tessuto sociale, trasformando il quartiere in un grande contenitore di abitazioni dormitorio.


L’avere spostato il mercato ortofrutticolo, concentrandolo tutto nella piazza Falcone e Borsellino e vie adiacenti, ha comportato per i residenti del centro storico la modifica di comportamenti ed abitudini, infatti ha indotto i quartieranti a uno sfrenato utilizzo dell’automobile (anche a causa di un servizio urbano deficitario), infatti per andare a fare la spesa anche per acquistare solo 1 kg di frutta di stagione o un mazzo di verdura, l’automobile è diventata imprescindibile.

Pertanto, con la presente per colmare un gap, creato dalla passata politica distratta e forse poco sensibile alla tutela e salvaguardia del centro storico, e per venire incontro alle tante richieste dei quartieranti,

SI   C H I E D E
 
la istituzione di un mercatino ortofrutticolo in piazza Castello - piano Carcere per alcuni giorni la settimana, al fine di potere ricreare un punto d’incontro per le tante donne e uomini, per tutta quella popolazione anziana impossibilitata a spostarsi e che invece facilmente e con comodità potrebbero dalle limitrofe vie recarsi a fare le compere.
Inoltre l’individuazione di un mercatino ortofrutticolo in piazza Castello - piano Carcere già animato dalla presenza nelle vie viciniore di diversi bar, ristoranti e pizzerie, attività artigianali, bed and breakfast, consentirebbe ai tanti turisti che sono soliti percorrere le “romantiche” vie del nostro centro storico, di soffermarsi nella piazza Castello perché attratti dai colori, dagli odori che frutta, verdura, fiori e prodotti tipici sono soliti diffondere.

A conclusione di questa nostra missiva, si auspica che la creazione, riportando nel centro storico il mercatino ortofrutticolo possa avere una duplice valenza: da un lato servire direttamente e sul posto le numerose famiglie che risiedono nel quartiere, e quanti per motivi di lavoro vi trascorrono parte della loro giornata; mentre dall'altro si eviterebbe che le bancarelle abusive sorgano a casaccio agli angoli delle strade con tutti i problemi che ne sussistono.
A tal fine, certi che la nostra proposta possa trovare un favorevole accoglimento, cordialmente porgo distinti saluti.

                                   Il Presidente
                                  Filippo Rausa