"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 31 luglio 2015

Riforma delle Città Metropolitane e Liberi Consorzi

Riceviamo e Pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA

APPROVATI GLI ARTICOLI DEL DDL DI RIFORMA DELLE CITTÀ METROPOLITANE E LIBERI CONSORZI

Mercoledì scorso sono stati approvati i primi 12 articoli del DDL 833 e seguenti, inerenti la riforma delle ex province, oggi, (la seduta all’ARS si è conclusa alle ore 20:30) sono stati votati tanti altri articoli, arrivando ad esaminare e votare anche l’art. 44.
È cambiato lo scenario, rispetto alla L.R. 8/14, mentre prima erano previsti nove Liberi Consorzi e tre Città Metropolitane, l’art. 1 del DDL 833 e seguenti prevede sei Liberi Consorzi e tre Città Metropolitane. In sostanza, tutto coincide con i confini delle ex province regionali che, cambiano nome.
In questo scenario, seguito passo passo dai comitati di Gela, Piazza Armerina e Niscemi, qualcosa cambia. 
Il Parlamento Regionale, conservatore e protezionista per eccellenza, non vuole assolutamente aumentare il numero degli enti intermedi siciliani, anche se essi hanno bisogno di una radicale rivisitazione, aggiornando i confini alle attuali esigenze, però, in questo percorso, sono state fatte scelte, da parte di alcuni comuni, che ignorarle completamente sarebbe un atto imperdonabile in uno stato democratico.
Parlamento Regionale - ARS
Non esistono più i Liberi Consorzi di Catania, Palermo e Messina, però i Comuni di Gela, Piazza Armerina, Niscemi e Licodia Eubea, hanno la possibilità ultima di cambiare la loro storia, essendo comuni che hanno scelto di migrare da un Consorzio ad un altro, soprattutto perché sono stati celebrati dei referendum confermativi, dove le popolazioni si sono chiaramente espresse, questi 4 comuni, solo loro, possono confermare la loro scelta per mezzo di una delibera a maggioranza assoluta. Questo prevede l’art. 44 approvato oggi in serata.
Quindi per entrare nella Città Metropolitana di Catania, necessita questo ultimo passaggio.
Non viene concesso altro, la scelta si conclude in due sole possibilità: rimanere all’interno degli attuali enti intermedi e perire lentamente o cambiare radicalmente, tagliando i ponti con il passato ed entrando in un’area più produttiva, ricca di servizi e soprattutto omogenea.
I comitati di Gela, Piazza Armerina e Niscemi hanno già scelto, come hanno già scelto le comunità di queste tre cittadine, la meta ultima è già stata scelta: Catania.

Ora dobbiamo prepararci per questo ultimo passaggio, una delibera che dovrà confermare la voglia di aderire a Catania. Abbiamo piena fiducia nei consiglieri comunali di queste tre città, che già in passato, sempre per lo stesso argomento, hanno scelto nell’esclusivo interesse dei cittadini, smarcandosi dalle posizioni di potere provinciali e regionali, scegliendo non per interesse ma con il cuore.
Un ultimo passaggio per ricongiungere Gela e Niscemi con Piazza Armerina, divise da oltre 80 anni, ma non solo, ci ricongiungeremo con Caltagirone, Mazzarrone, San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari, San Cono ecc., comuni con cui abbiamo moltissimo da condividere e con cui dobbiamo iniziare a programmare uno sviluppo armonico dell’area, anche in vista dell’entrata di queste tre comunità nel Distretto del Sud-Est, che comprende tutti i comuni dei Liberi Consorzi di Ragusa e Siracusa, e tutti i comuni della Città Metropolitana di Catania.
Ora dobbiamo attendere l’ultima seduta dell’ARS, che inizierà domani alle 14:00, poi la pubblicazione in GURS della Legge, e poi l’ultimo passaggio.
Un futuro migliore ci attende, manca veramente poco.

Filippo Franzone                                                         Salvatore Murella                                                                   Luigi Gualato
Coordinatore CSAG                                               Portavoce Comitato Pro                                                        Portavoce Comitato

                                                                                      Referendum                                                                   per i Liberi Consorzi

Festa della MADONNA DELLE VITTORIE

A S.E. IL VESCOVO E AL CAPITOLO CATTEDRALE. 
QUINDICINA (31 luglio - 14 agosto) E FESTA DELLA MADONNA DELLE VITTORIE (15 agosto, Processione alle ore 20,00).

Eccellenza,
Carissimi Confratelli,
Come sappiamo, anche quest' anno, dal 31 luglio al 14 agosto, avrà luogo il cammino di preparazione spirituale alle grandi celebrazioni in onore della Madonna SS.ma delle Vittorie, Patrona della Città e della Diocesi di Piazza Armerina. 
Il popolo santo di Dio dalle parrocchie, dai quartieri storici e dalle più sperdute periferie si recherà, anche a piedi, in Cattedrale, alle ore 6,30, per la recita del S.Rosario, la partecipazione alla S.Messa con l' omelia e "la meditazione" sui "classici testi", scritti dal Servo di Dio Mario Sturzo e ormai imparati a memoria da tutti: "un' epopea", con protagonista il popolo siciliano, inneggiante alle imprese dei nostri padri, alla ricerca della "perduta identità", sotto il vessillo con l' icona, raffigurante la Gran Madre di Dio e Madre nostra. Come, del resto, si evince, grazie alla suggestiva rievocazione del Palio dei Normanni (12-13-14 agosto). 
Simbolicamente, "il pellegrinaggio" in Cattedrale rappresenta la S.Chiesa di Dio, che è in Piazza Armerina. 
Conseguentemente, la presenza così qualificata dei Capitolari, sotto la guida del Vescovo, non potrà mancare, anche per accogliere meglio e ascoltare i fratelli e le sorelle, che così numerosi, partecipano attivamente alle varie celebrazioni liturgiche, accostandosi ai sacramenti.
Tanto più in un momento, in cui la Chiesa italiana è proiettata vers i due eventi: il Convegno di Firenze e il Sinodo sulla famiglia.
Contestualmete, mi pregio di invitare le Gentili Autorità Civili e Militari, il Clero, i Fedeli, i Quartieri storici e i Concittadini tutti a voler intervenire ai vari momenti celebrativi

                                                             Fraterni saluti, 
                                                                                           Don Antonino Scarcione

A Piazza Armerina i Bambini Canadesi e Siciliani impareranno il Linguaggio della Fratellanza

Riceviamo e Pubblichiamo

Importante incontro tra una delegazione canadese e il Comune di Piazza Armerina, giovedì 23 luglio scorso. Già il 26 luglio 2013, in occasione del 70° anniversario dello sbarco in Sicilia degli Alleati, le strade cittadine erano state protagoniste di una toccante cerimonia, con un folto numero di Canadesi in divisa che, alla presenza delle massime Autorità civili, militari ed ecclesiastiche, avevano ripercorso, da Santa Croce a Piano Duilio, le tappe della marcia a Piazza Armerina dei soldati del I Corpo di Spedizione Canadese, arrivati nel 1943 e caduti in 562 proprio in Sicilia. Nel 2018 ricorrerà il 75° Anniversario di quella pagina di Storia e Steve Gregory, promotore e finanziatore del grande evento, nato per ricordare “anime dimenticate”, insieme al Senatore canadese dell’Ontario, Consiglio Di Nino, è tornato nella città siciliana per avviare una serie di iniziative in ricordo dei canadesi che sacrificarono le proprie vite per la liberazione della nostra terra. Accompagnati da Gaetano Catalano, ex Sindaco di Santa Elisabetta, nell’agrigentino, coordinatore delle iniziative canadesi in Sicilia, da Leonardo Salvaggio, storico dello Sbarco in Sicilia, da Salvatore Lo Re e Marco Incalcaterra, già rappresentanti di “Memorie in cammino”, che nel 2013 collaborò alla realizzazione della tappa piazzese, Gregory e Di Nino hanno riabbracciato il Sindaco Filippo Miroddi e il Vicesindaco Giuseppe Mattia. Due anni addietro si era abbozzato un progetto per dedicare, a Piazza Armerina, uno spazio aperto alla memoria dei canadesi caduti, che divenisse un luogo simbolico, contro tutte le guerre. Spazio da adibire a luogo di ritrovo per i cittadini, con aiuole e panchine, dove apporre una targa commemorativa, con le bandiere canadese e siciliana. Nel recente incontro, però, sono state superate le migliori aspettative: Gregory, Di Nino e Miroddi hanno infatti stipulato una lettera di intenti, con la quale è stato avviato un percorso che porterà al gemellaggio tra una città canadese con forte presenza di siciliani emigrati e la comunità piazzese. Di Nino si occuperà in tempi brevissimi di contattare i siculo-canadesi e di individuare quale località sia più rappresentativa per gemellarsi. Ma non finisce qui: Steve Gregory ha infatti deciso di andare oltre, offrendo la propria disponibilità a finanziare la costruzione di una scuola dell’infanzia dedicata ai caduti canadesi, in particolare al Tenente Colonnello Ralph Crowe e al Maggiore Billy Pope, ritratti in una storica foto, mentre si stringono la mano all’ingresso di Piazza Armerina. Entrambi sacrificheranno la loro vita poco dopo. Antistante la scuola verrà creato uno spazio verde che richiamerà i colori canadesi e siciliani. Idea che ha subito entusiasmato i presenti, dal momento che coinvolgerà le nuove generazioni che si affacciano alla vita, e che impareranno una storia che parla di unione, sacrificio e fratellanza tra popoli. Ma che, soprattutto, impareranno a ricordare. Perché coltivare la memoria significa dare speranza e futuro al mondo che verrà.

RICORDANDO GIORGIO BORIS GIULIANO

Riceviamo e Pubblichiamo

Il 21 luglio è una data da ricordare. A Palermo, nel 1979, cadeva, colpito alle spalle da Leoluca Bagarella, il Vice Questore aggiunto e Capo della Squadra Mobile di Palermo, Giorgio Boris Giuliano. 
Nato a Piazza Armerina 49 anni prima. Ricordare. Dovrebbe essere spontaneo, naturale, come dissetarsi in un giorno di canicola. 
Nella città natale di Giuliano, la neonata Associazione Antiracket a lui intitolata, e presieduta da Antonino Romano, gli ha dedicato un pomeriggio, per omaggiarne la memoria, con il patrocinio della  Polizia di Stato, dell’Unione Europea, del Comune di Piazza Armerina, della F.A.I. (Federazione Antiracket Italiana) e dell’ARS. 
Prima tappa, la cappella di famiglia, dove riposano le sue spoglie e dove è stata deposta una sobria composizione floreale, con la benedizione del Vescovo, Mons. Rosario Gisana. Poi, presso la sede dell’Associazione, la scopertura di un mosaico eseguito da Rosario Tornetta e raffigurante il volto di Giuliano. 
Infine, nell’ex chiesa di S. Anna, un incontro sulla figura dell’eroico poliziotto. 
Dopo i saluti del Sindaco, Filippo Miroddi, e di Antonino Romano, visibilmente emozionato, il quale ha presentato le prossime iniziative, è intervenuto Renzo Caponetti, Presidente dell’Associazione antiracket di Gela e componente del direttivo F.A.I., il quale ha sottolineato l’importanza della denuncia e della perseveranza nella lotta alla cultura mafiosa, che si insinua nelle maglie della società civile. 
Argomento ripreso dal Questore di Enna, Dott. Ferdinando Guarino, che ha ripercorso la vicenda umana e professionale di Giuliano, esaltando nondimeno l’impegno e il sacrificio delle Forze dell’ordine. 
Il Vescovo, Mons. Gisana, ha ricordato lo spessore umano del Capo della Mobile ucciso, puntando il dito contro uno dei peggiori peccati capitali, l’invidia. 
Sentimento che porta a isolare chi vuol realizzare qualcosa di buono per la società, nelle grandi come nelle piccole battaglie. Infine, la Dott.ssa Tania Giallongo, Prefetto Vicario di Enna, ha esortato con veemenza i presenti a coinvolgere la città che, purtroppo, a parte pochi rappresentanti, ha brillato per la propria assenza. 
Situazione lamentata anche dal Sindaco, dal Presidente Romano e dal Questore, che ha sottolineato come un popolo senza memoria sia un popolo senza futuro. 
Un segnale sconfortante, reso ancora più evidente dalla massiccia partecipazione di rappresentanti delle Forze dell’ordine.
Ricordare. Appunto. Ogni cittadino, al di là delle sollecitazioni e degli inviti formali, dovrebbe sentirsi chiamato ad onorare donne e uomini caduti al servizio dello Stato. 
I cittadini piazzesi dovrebbero ricordare, senza delegare alcuno e senza avanzare scuse e polemiche sterili, il proprio EROE: Giorgio Boris Giuliano, nato il 22 ottobre 1930 a Piazza Armerina, nel Quartiere Monte, cuore della città sede di un Patrimonio Unesco; colto (amico di Guttuso e Sciascia, che ne fece il protagonista del suo “Contesto”), brillante, acuto, altruista e generoso, duro con i forti e umile con i deboli; morto al servizio di ciascuno di noi, oltre ideologie, bandiere e fazioni.

Un PATRIMONIO umano, di cui la città deve ancora prendere coscienza.

La differenziata...

Caro presidente
l'estate é arrivata e con lei il periodo più turisticamente intenso. 
Il Palio avrà luogo regolarmente. Bene. 
I dipinti della chiesa di S.Giovanni saranno restaurati e, mi auguro, finalmente visibili. Bene.Villa Garibaldi pulita e fruibile da parte dei cittadini. Bene. 
Il Quartiere Monte con evidenti segni di incuria e degrado. Meno bene. 
La raccolta differenziata dei rifiuti fatta male o non fatta del tutto. Meno bene. Coloro che vengono a visitare Piazza molto probabilmente ricorderanno più a lungo "le varie fisionomie" del paese che quelle dei Piazzesi. 
Ma a proposito di differenziata che succede in caso di dubbi...?


LA DIFFERENZIATA

“Buongiorno, vorrei avere informazione
su dove devo buttare questo pupazzo,
lasciato da infami dentro il mio portone.
L’onta sinceramente mi fa uscir pazzo,
ma di più mi impensieriscono i verbali
che inviate a chi sbaglia la differenziata,
dato che il pupo é fatto di vari materiali.”
“Vediamo : il corpo è di peluria pettinata;
il vestito è a strati di plastica colorati;
le mani di gomma molli e appiccicose;
i capelli corti, posticci e impomatati.
La faccia applicata con tre ventose
é molto pesante. Ma si! Che gonzo!
Rappresenta di certo un uomo politico,
si vede bene che è di lucido bronzo !”
“Ma io insegno, studio il mondo antico,
uno scherzo che con me cade nel vuoto.”
“Può essere una forma di apprezzamento,
di stima, di chi vorrebbe darle il voto.”
“Che vogliano un mio coinvolgimento ?”
“Pare che il pupazzo riassuma le doti
del politico disinvolto e persuasivo.”
“Io, le dicevo, studio monarchie e moti,
faccio parte dell’elettorato passivo,
non so di patti e maggioranze instabili.”
“Pure per questo il pupo da una risposta.
Dal corpo escono cinque fili invisibili
legati ad anelli d’oro messi lì apposta.“
“Allora, lo butto nell’indifferenziato ?
“Certo, ma considerando la qualità
del rifiuto, lo butti se ben confezionato
in fondo al contenitore per carità. 
Sperando che sia pezzo unico e non clonato”

Rinnovo i miei cordiali saluti e auguri per i prossimi
neo quartieranti
avanti così
Michele Suriana

giovedì 30 luglio 2015

I risultati della 1^giornata di selezioni dei cavalieri del quartiere Monte

Con la prima giornata di selezioni tra i cavalieri iscritti nel quartiere Monte, ieri ha avuto inizio ufficialmente la 60^ edizione del Palio dei Normanni,
Di seguito riportiamo i punteggi dei singoli cavalieri, che sommati alle altre due giornate di selezioni di venerdì 31 luglio e lunedi 3 agosto, determineranno la classifica finale con i primi sei cavalieri che comporranno la squadra che rappresenterà i quartieri nel corso della Quintana del Saraceno.

PUNTEGGI CAVALIERI GIOSTRANTI 1^ GIORNATA


1. CIFALU’ SALV.TORE _______45__ 
2. DIANA FILIPPO ___________45__
3. RIZZO MARIO ____________45__
4. SARDA CONCETTO ________45__
5. TAGLIERINO SALVATORE___45__  
6. FURIERE SALVATORE ______40__
7. STIVALA CALOGERO ______35__
8. SPITALE ANDREA _________25__
9. TAGLIERINO IVAN ________25__
10. VELARDITA LIVIO ________22,5__
11. BILARDO CARMELO ______20 __ 

martedì 28 luglio 2015

Battesimo di Quartiere, Domenica ore 18,30 in piazza Castello


Domenica 2 agosto avrà luogo in piazza Castello alle ore 18,30 la IV^ edizione della cerimonia del “Battesimo di Quartiere”.
La manifestazione prevede la presenza di un piccolo corteo di figuranti, paggi, notabili, armigeri, musici del quartiere.
Il raduno del corteo è previsto in piazza Crocifisso alle ore 18,00, il corteo percorrerà alcune delle vie del quartiere per poi giungere in piazza Castello alle ore 18,30, ove dopo lo spettacolo di intrattenimento avrà luogo il " Battesimo di Quartiere ".

Un battesimo laico, che ha lo scopo di "sacralizzare" l'appartenenza perpetua al proprio Quartiere, il Presidente in qualità di massima autorità e rappresentante del popolo, battezzerà "quartierante a vita", usando l'acqua, questa con una conchiglia (capasanta), verrà raccolta da una fontanina all’interno del palazzo Roccazzella e versata sulle mani del quartierante. Il gesto simboleggia la volontà da parte del quartierante nell’impegnarsi nel fare per il bene comune del Quartiere.

Ai battezzati, dopo la cerimonia, in ricordo verrà consegnata una pergamena e il fazzoletto, con i colori del quartiere, giallo listato di nero e bianco, con stampato lo stemma araldico, l’aquila; il fazzoletto andrà poi indossato legandolo al collo.
Dopo la cerimonia, i battezzati, i quartieranti, i simpatizzanti si ritroveranno tutti insieme a cena presso l'Hotel Villa Romana (alla modicissima cifra di € 10,00), per celebrare degnamente la IV edizione di una "iniziativa" entrata di diritto tra le idee che più hanno coinvolto il tessuto urbano.

                                                                                         Francesco Di Bartolo

1^ Giornata di selezioni Monte, Castellina.

Fervono i preparativi per la prima giornata di selezioni per la Quintana al Saraceno del Palio dei Normanni; dopo lo slittamento di una giornata per motivi tecnico-burocratici, finalmente mercoledì 29 luglio alle ore 18:30 presso il campo sant'Ippolito, i cavalieri iscritti per il quartiere Monte in accoppiata con i cavalieri del quartiere Castellina, affronteranno l'effigie del Saraceno nelle quattro prove di abilità e destrezza. 
Nei prossimi post i punteggi dei singoli cavalieri.  A tutti un imbocca al lupo. 


lunedì 27 luglio 2015

Giuseppe Spallina, medaglia d'ORO al Campionato Regionale di "Tiro al Volo"

Il nostro socio e quartierante Giuseppe Spallina, domenica 26 luglio 2015, presso il Poligono di Enna nel corso del Campionato Regionale Fitav di tiro (Federazione italiana tiro al volo), categoria terza, si è classificato al 1° posto, conquistando la medaglia d'oro diventando campione regionale della specialità. 

La gara era di Tiro combinato, suddivisa in 3 prove, la prima su 25 piattelli di fossa, la seconda con 25 piattelli di percorso caccia e la terza con 20 piattelli con carabina di grosso calibro.

Giuseppe Spallina, ha sbaragliato l'agguerrita concorrenza a suon di fucilate, e da affermato fuoriclasse è salito sul podio più alto conquistando la medaglia d'oro e l'ambito titolo di Campione Regionale della specialità. 

A Giuseppe Spallina, vanno le nostre più sincere ed affettuose congratulazioni, a testimonianza che quando la classe non è acqua anche nello sport si ottengono risultati concreti.

Nell'augurare a Giuseppe la meritata vittoria, auspichiamo che la sua scia possa essere fonte d'ispirazione per tanti altri giovani piazzesi che si cimentano nella specialità di Tiro al volo, che tante belle soddisfazioni ha regalato all'Italia nel corso delle Olimpiadi passate.   

                                 Filippo Rausa


domenica 26 luglio 2015

La Domenica con Gesù, XVII del Tempo Ordinario/B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: "Ne mangeranno e ne faranno avanzare". 2Re 4,42-44 . 
"Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente". Sal 144 . 
"Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo". Ef 4, 1-4 . 
"Gesù pane di vita". Gv 6, 1-15.

Nel brano odierno, Giovanni presenta il 4° miracolo (=la moltiplicazione dei pani e dei pesci), dopo quelli dell' acqua cambiata in vino a Cana, delle guarigioni del figlio del funzionario e del paralitico. 

- Gesù si rivela il Signore, sfamando la folla. Il vangelo vuole coinvolgere il lettore, interpellandolo su "come" risolvere il problema della fame della folla. Sappiamo bene che, in realtà, moltissime persone seguono Gesù, suggestionate dai "segni"/miracoli, che egli compie sugli infermi. Si tratta, talvolta, di una falsa sequela da parte di persone, interessate, soltanto, alla figura di Gesù, come taumaturgo.
- Gesù alza gli occhi al cielo, quasi a sottolineare la sua dipendenza totale dal Padre. La domanda rivolta a Filippo ("dove comprare il pane perchè costoro abbiano da mangiare ? ") è maieutica ( = l' arte di far nascere verità). 
Infatti, Gesù si preoccupa di richiamare l' "eterna fame" dell' uomo e suggerisce come saziarla. Egli evidenzia che c'è bisogno non solo di pane materiale, ma anche della parola di Dio. Il pane materiale, ovviamente, non va sopravvalutato e neppure dimenticato, poichè in una società come la nostra, sazia e sprecona, spesso, si rimane indifferenti di fronte a tanta fame e povertà spaventose, a noi ben note.
Ma Gesù vuole "sondare" Filippo, che insieme ad Andrea, ha un ruolo importante: entrambi sono, infatti, "il modello" del discepolo pragmatico, più preoccupato di strategie e risorse umane, che di un' adesione totale alla persona di Gesù.

- Saltano agli occhi alcuni dettagli: il narratore "induce", saggiamente, ogni lettore ad un'interpretazione più profonda del personaggio - Gesù, come il vero pane di vita. Questo pane è il suo corpo, offerto a noi.
- Notiamo, inoltre, che l'interesse dell'evangelista non si focalizza sul miracolo in sè, bensì, sul significato, che esso ha: di rimandare, cioè, ad un altro pane, quello che sazia ogni vivente. Di fatto, l' evento viene descritto come un pranzo, che prefigura il banchetto eucaristico. Illuminante appare, a tal proposito, la sequenza: "Prese i pani...rese grazie...li distribuì...", che, nel linguaggio del cristianesimo delle origini, designava il pane eucaristico, il mistero da cui nasce la Chiesa.
- Qui, affiora anche una certa simbologia dei numeri. Ad es., il numero sette (cinque pani e due pesci) indica la permanenza ed inesauribilità del pane-eucarestia nella vita della Chiesa. Il numero cinque mila sfamati corrisponde a mille, moltiplicato per cinque, che rinvia al numero dei pani; ma che, per altri, designerebbe i cinque libri della "Legge", a cui subentra Gesù.
Il numero rinvia, inoltre, ai cinque mila membri della prima comunità cristiana. I dodici canestri dei pani avanzati simboleggiano i dodici apostoli. L' entusiasmo della gente per il miracolo e la reazione di Gesù, di ritirarsi in un luogo appartato, per evitare che lo "facciano re", servono a significare che il potere del Signore non dev' essere mal interpretato. Sbagliando, la gente pensa di aver, finalmente, trovato, in Gesù, l' "uomo della provvidenza", che risolverà tutti i loro problemi.

L'equivoco, purtroppo, permane nella storia. Infatti, la folla, talvolta, è religiosa solo in apparenza. A questo punto, si può dire che le sarcastiche parole di S.Agostino risultino quanto mai attuali. "Quanti sono quelli che cercano Gesù solo per avere favori di questo mondo ! Uno deve combinare un affare e cerca, perciò, la mediazione del prete; un altro è perseguitato da qualche pezzo grosso e cerca rifugio nella Chiesa. Un altro vuol essere raccomandato presso qualche potente...Uno vuole questo, uno vuole quell'altro; la Chiesa è piena di gente simile. Raramente, si trova qualcuno che cerca Gesù per Gesù" (Commento a Giovanni XXV, 10).

                       Mons. Antonino Scarcione

giovedì 23 luglio 2015

Il Battesimo di Quartiere, domenica 2 agosto alle 18,30 in piazza Castello



  Ormai prossimi all'evento paliesco il governo del nobile quartiere Monte tra le attività propedeutiche al Palio dei Normanni, anche quest'anno riproporrà il “Battesimo di Quartiere”, quarta edizione, istituito con apposito regolamento nel 2012.

 Un battesimo laico, che ha lo scopo di "sacralizzare" l'appartenenza perpetua al proprio Quartiere, il “Battesimo di Quartiere” avrà luogo anche quest'anno in piazza Castello, nel grande androne di palazzo Roccazzella. 

 In effetti, in questi anni ci siamo sempre posti il problema, ma Quartierante si nasce, oppure si diventa?. 


 Quando si pensa al Quartiere immediatamente si parla della sua storia, dei suoi luoghi, della sua gente, delle vicende di ognuno che si confondono in quelle di tutti, ai Palii persi e all'ultimo vinto, dando per scontato di appartenere ad uno dei quattro quartieri storici cittadini.

Negli ultimi decenni i Quartieri con i suoi Comitati legalmente costituiti con Statuto, hanno ulteriormente alimentato lo spirito di appartenenza, infatti oltre all'impegno alle attività che non mancano nel corso dell’anno, la vita dei Quartieri ha raggiunto il suo apice nei mesi estivi con il Palio dei Normanni e la sua Quintana, dando maggiore consistenza al “fenomeno” di appartenenza.


 E’ Quartierante chi nasce nel territorio del quartiere, un po’ come la nazionalità: per cui non è una scelta, ma un dovere ed un diritto, che dura per tutta la vita, anche nel caso in cui cambia casa e si trasferisce nel territorio di un altro quartiere.

 Ma quartierante si può anche diventare: chi abita al di fuori dei confini od in un'altra città, può scegliere per simpatia un Quartiere, e partecipare alla sua vita.  

 Siena che con le sue Contrade ha fatto scuola, negli anni ’40/50 a seguito di un acuta osservazione sullo spostamento delle famiglie dall'interno dei rioni all'esterno delle mura di città dove si iniziavano a costruire case migliori (un po’ come è successo negli ultimi trent’anni a Piazza), pensò di istituire il battesimo di Contrada per evitare di far smarrire il forte legame del contradaiolo con la contrada, perdendo quel senso di appartenenza al territorio che invece è base dell'istituzione Contrada e del Palio senese.

 Detto ciò è facile dedurre lo spirito con il quale il Consiglio direttivo del nobile quartiere Monte, nell'anno 2012 ha istituito con un proprio regolamento il “Battesimo di Quartiere”, legare con un cerimoniale, misto tra sacro e profano, l’appartenenza al Quartiere.

 Il quartiere Monte è tra i quartieri che ha subito più pesantemente il fenomeno della migrazione di quartieranti nelle nuove zone residenziali, quartieranti che sentimentalmente sono rimasti legati al quartiere perché in esso vi hanno trascorso e vissuto parte della loro vita.

  
 Ed è anche a loro, quelli che non nascono e non crescono più nel quartiere che si guarda; tutti, a qualsiasi età, potranno essere protagonisti del “Battesimo di quartiere”: potrà essere impartito ai bambini/e (quale dono fatto al figlio dal genitore), ai ragazzi/e egli adulti quale loro libera scelta.

 Per quest'anno, la data stabilita per la cerimonia è Domenica 2 agosto, il tutto alla presenza di alfiere e tamburi, tra il rullo dei tamburi e lo sventolio festoso delle bandiere, il Presidente in qualità di massima autorità e rappresentante del popolo, battezzerà "quartierante a vita", usando l'acqua.


In ricordo verrà consegnato al quartierante una pergamena e il fazzoletto, con i colori del quartiere, giallo listato di nero e bianco, con stampato o ricamato lo stemma araldico, l’aquila; il fazzoletto andrà poi indossato legandolo al collo.

Dopo la cerimonia, i battezzati, i quartieranti, i simpatizzanti si ritroveranno tutti insieme a cena presso l'Hotel Villa Romana (alla modicissima cifra di € 10,00), per celebrare degnamente la IV edizione di una "iniziativa" entrata di diritto tra le idee che più hanno coinvolto il tessuto urbano.

                          Francesco Di Bartolo



11 Cavalieri per il Nobile Quartiere Monte al Palio dei Normanni


"Lancia in resta, pronto..viaa...........". 

Sono 11 i cavalieri iscrittisi al Monte per le tre tornate di prove di selezione, ognuno di loro inizialmente gareggerà per se stesso affrontando nelle quattro prove di abilità e destrezza l’effigie del saraceno; i cavalieri che nelle tre giornate effettueranno il maggiore punteggio comporranno il sestetto della squadra che il 14 agosto sfiderà i restanti quartieri per la conquista del Vessillo papale di Maria SS. delle Vittorie.

In ordine alfabetico i Cavalieri iscritti:
1) BILARDO CARMELO;
2) CIFALU' SALVATORE;
3) DIANA FILIPPO;
4) FURIERE SALVATORE;
5) RIZZO MARIO;
6) SARDA CONCETTO;
7) SPITALE ANDREA;
8) STIVALA CALOGERO;
9) TAGLIARINO IVAN;
10) TAGLIARINO SALVATORE;
11) VELARDITA LIVIO BENEDETTO.

Le speranze, le aspettative del popolo del quartiere sono riposte su questi uomini a cui va il nostro più sincero imbocca al lupo e Forza Monte.



Al via le Selezioni ufficiali della 60^ Quintana del Saraceno


Parte la complessa macchina delle selezioni dei cavalieri iscritti nei quartieri per la imminente Quintana del Saraceno.

Quest'anno sono previste le tre giornate di selezioni, mentre la giornata di prove libere sarà accorpata alla prima di selezioni. Come da sorteggio, i quartieri accoppiati per le giornate di selezione sono Monte e Castellina; Casalotto e Canali.

In questa prima fase di selezioni, ogni cavaliere gareggerà per se stesso affrontando nelle quattro prove di abilità e destrezza l’effigie del saraceno e la forca dove pende l’anello; i cavalieri che nelle tre giornate effettueranno il maggiore punteggio comporranno il sestetto della squadra che il 14 agosto sfiderà i restanti quartieri per la conquista del Vessillo papale di Maria SS. delle Vittorie.

Il Nobile Quartiere Monte, sempre in testa nella classifica, 
primeggia nell’albo d’oro con 21 vittorie, contro le 18 del Casalotto, le 15 della Castellina e le 5 dei Canali.

Lunedì pomeriggio 27 luglio alle ore 18,00 al campo Sant’Ippolito con ingresso libero, avrà luogo la prima delle tre giornate di Selezioni ufficiali della 60^ edizione del Palio dei Normanni.

Di seguito il calendario delle giornate:

Visite veterinarie, presso il Campo sportivo Sant'Ippolito     
- Venerdì 24 e Sabato 25 luglio dalle ore 17,00.


Selezioni Ufficiali, presso il Campo sportivo Sant'Ippolito     

1^ Giornata, ore 18:00   
lunedì 27 luglio - Monte e Castellina,
martedì 28 luglio - Casalotto e Canali,

2^ Giornata, ore 18:00
mercoledì 29 luglio - Monte e Castellina,
giovedì 30 luglio - Casalotto e Canali,

3^ Giornata, ore 18:00
venerdì 31 luglio - Monte e Castellina,
sabato 01 agosto - Casalotto e Canali.

Prove Ufficiali
Lunedì 10 agosto ore 18:00 tutti i quartieri.

A tutti i Cavalieri un imbocca al lupo e naturalmente Forza magico Monte.

martedì 21 luglio 2015

Ricordando Giorgio Boris Giuliano


36^ anniversario della morte di Boris Giuliano

Giorgio Boris Giuliano
Martedì 21 luglio ricorre il 36^ anniversario della morte di Giorgio Boris Giuliano (Piazza Armerina 22.10.1930 - Palermo 21.07.1979) vice Questore - capo della Squadra Mobile di Palermo.

Per non dimenticare gli eroi della Patria, che hanno sacrificato la propria vita nell'azione di contrasto alla mafia, lo ricordiamo con un servizio andato in onda su RAI 3 nel 2012 "Lucarelli racconta i Servitori dello Stato".

In questa puntata Lucarelli racconta di Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo, che segue la traccia dei flussi di denaro e arriva a scoprire i meccanismi del traffico internazionale di stupefacenti di Cosa Nostra; del Maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre, del commissario Pasquale Juliano
Storie di servitori dello Stato abili e onesti, che nella lotta contro la criminalità hanno perso la vita o sono stati traditi e abbandonati alla peggiore delle condanne, l’indifferenza e la rimozione dalla memoria collettiva.




domenica 19 luglio 2015

La Domenica con Gesù, XVI del Tempo Ordinario/B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: "Guai ai cattivi pastori...susciterò a Davide un germoglio giusto" Ger 23, 1-6. 
"Il Signore è mio pastore: non manco di nulla". Sal 22 . "Egli è la nostra pace, abbattendo il muro di separazione". Ef 2, 13-18. 
"Erano come pecore che non hanno pastore". Mc 6, 30-36.

- Gesù e i discepoli sono "pressati" dalla folla. Cercano un attimo di respiro, un po' di "privacy". La turba li precede e il luogo, solitario, dove stanno per andare, invece, si popola. Gesù e i discepoli subiscono un vero e proprio assedio. E' l' assedio muto della massa, senza volto e senza dignità. Gesù con i suoi, approdando sull' altra riva, si trova in questo inulidibile appuntamento. La folla è li' e Gesù la vede. A differenza di altri che, invece, molti, non si accorgono nemmeno dell' "assedio" della gente. Hanno, purtroppo, sviluppato, in sè stessi", uno sguardo selettivo. Si potrebbe fare un ampio elenco di queste persone, che hanno bisogno e vanno alla ricerca del senso della vita. Notiamo che Gesù si accorge della folla e si commuove per essa. La commozione di Gesù non è una "lacrimosa" commozione, è, invece, una forte passione, che "sfocia" nell' indignazione e spinge all' azione. Gesù percepisce la massa, come una moltitudine allo sbando: erano come pecore senza pastore. 
Nella prima lettura, l' invettiva contro i pastori, che non si curano del gregge, ha un nesso illuminante per i cinque versetti del vangelo. Allora, come adesso, la sorte di tante moltitudini lascia indifferenti anche noi, che, al contrario, dovremmo averle a cuore.
- Il vangelo odierno è "un pezzo forte" della "teologia della pecora perduta". Gesù "sposa" la condizione della turba, amandola con un amore che salva, secondo le famose parole di Marco: " Ebbe compassione, perchè erano pecore senza pastore".
- Lo scenario mondiale, nel quale viviamo, è molto precario. Infatti, mentre le disuguaglianze tra ricchi e poveri aumentano, "la spoliazione dei beni", subita da questi ultimi, è sotto gli occhi di tutti. Proprio il vangelo di questa domenica ci spinge a guardare a quanti subiscono gravi ingiustizie, non come a degli sbandati, ma come a degli amici. E Gesù stesso si fa esempio di ciò con un gesto necessario, anche se, apparentermente inadeguato: "Si mise ad insegnare loro molte cose". Insegnare è un gesto alto: è il riconoscimento della dignità e della grandezza dell' altro, è un atto che pone viso a viso, che partecipa agli uditori cose importanti; l' insegnamento spoglia del potere chi lo detiene e lo distribuisce; essere destinatari di un insegnamento, apre alla coscienza e all' autonomia, fa alzare in piedi le persone, "conferisce una sana superbia", come diceva Don Lorenzo Milani, a chi è convinto di "non valere nulla". Gesù, insegnando, restituisce alla folla l' identità di persone. Riannoda il filo della creazione, quell' "avventura di mettere in mano alle creature il loro futuro": "uomini di scarto", abbandonati a sè stessi, ricevono in mano, direttamente da Gesù, le chiavi del regno.
E' necessario uscire da questa situazione. Appare, quindi, "utile andare nel deserto". Là egli giunge tra noi, vede una grande moltitudine ed è preso da compassione e inizia ad insegnarci molte cose. Comprenderemo i suoi insegnamenti, se "usciremo dal rumore", dalla confusione e dall' indifferenza, per andare in un "luogo deserto", riposare un poco, restare con noi stessi e con la nostra essenza profonda. "Andare nel deserto" significa "attraversare la frontiera", per percepire "nuovi orizzonti", sentire, nel silenzio, che una nuova realtà sta sorgendo.
E' necessario "fare la differenza", separarsi dal tumulto, dal non-senso e dall' indifferenza. In questa situazione di "spogliamento" ritroviamo noi stessi e il fine del nostro percorso di fede. Il deserto ricorda il passaggio. Non è permanenza. E' il luogo, dal quale possiamo guardare "oltre frontiera e fare esperienza della nostra trasformazione".
Rimane la grande tentazione di tornare indietro, ma è solo lì che possiamo sperimentare la nostra vita profonda: quello, sì, è il luogo della celebrazione della vita nella sua interezza. E' il luogo dell' incontro e dell' alleanza con il Dio della compassione. Questo è l' incontro, che ci fa rivedere i nostri paradigmi e garantire la rottura con il non-senso delle nostre vite, con il dolore e la schiavitù dell' egoismo e che ci lancia verso la trasformazione di una nuova dimensione di vita: libertà piena, libertà che rende solidali con il dolore dell' altro, vigilanti sui diritti degli emarginati e degli esclusi e ci fa tornare al luogo d' origine, la terra dei nostri sogni.
Impareremo il rispetto delle differenze e il riconoscimento dell' alterità. Soltanto nel deserto è possibile il miracolo della cura e della condivisione. Lì condivideremo quello che possediamo e che realmente siamo. Proprio lì, "nel deserto", si tiene l' incontro con noi stessi e col trascendente. C' è posto per l' accoglienza, la solidarietà, la cura di sè stessi e degli altri.

                                                                          Mons. Nino Scarcione