Come il primo della cordata nel cammino verso la città. “Andate nel villaggio di fronte”. Vediamo che è Gesù stesso ad organizzare l’ ingresso nella Città Santa. Egli non cerca la gloria degli uomini. Gesù compie un gesto simbolico, vuole far comprendere che è il Messia annunciato dal profeta Zaccaria.
sabato 12 aprile 2025
LA DOMENICA CON GESU', DELLE PALME - PASSIONE DEL SIGNORE / C
…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
“Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io possa indirizzare una parola allo sfiduciato…”Is 50,4-7 .
“Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio…svuotò sé stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini…” Fil 2,6-11 .
“…Pilato, disse…”mi avete portato quell’ uomo come agitatore del popolo…io l’ ho esaminato…ma non ho trovato in quest’ uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate…”Lc 22,14-23.56.
“LA NARRAZIONE DELLA PASSIONE RAPPRESENTA IL FONDAMENTO DI TUTTO IL VANGELO. “L’ ATTENZIONE SI CONCENTRA SU GESU’ E SULLA SUA PASSIONE DOLOROSA”. EGLI E’ “IL PROTOTIPO DEL GIUSTO”, TANTO E’ VERO CHE AI PIEDI DELLA CROCE IL CENTURIONE RICONOSCERA’: VERAMENTE QUST’ UOMO ERA GIUSTO”.
In molte parrocchie-dato che oggi c’è la lunga lettura della Passione del Signore- non c’ è omelia. Oppure, se ne tiene una breve. Questa è la nostra scelta.
-“L’ ingresso di Gesù in Gerusalemme”. Al centro della celebrazione c’ è sicuramente la croce. In realtà, non solo la croce, ma la croce gloriosa, come afferma esattamente Roberto Laurita (Servizio della Parola n. 565 pag. 151 e ss.).
“Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme”.
Come il primo della cordata nel cammino verso la città. “Andate nel villaggio di fronte”. Vediamo che è Gesù stesso ad organizzare l’ ingresso nella Città Santa. Egli non cerca la gloria degli uomini. Gesù compie un gesto simbolico, vuole far comprendere che è il Messia annunciato dal profeta Zaccaria.
Come il primo della cordata nel cammino verso la città. “Andate nel villaggio di fronte”. Vediamo che è Gesù stesso ad organizzare l’ ingresso nella Città Santa. Egli non cerca la gloria degli uomini. Gesù compie un gesto simbolico, vuole far comprendere che è il Messia annunciato dal profeta Zaccaria.
“Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore !”. Gesù attraverso la sofferenza e la morte ci conduce alla resurrezione.
-“Il percorso verso la croce”. Entrando a Gerusalemme, Gesù dà inizio al momento culminante di tutta la sua vita. Lasciamoci condurre, quindi, dal lungo racconto che viene proclamato. Sappiamo bene che la domanda fondamentale, che ci dobbiamo porre, è: “Chi è Gesù”..
E’un uomo che appare in tutta la sua fragilità, “nel momento della prova”. E’ in uno stato di prostrazione così profonda che il suo sudore cade a terra come gocce di sangue. Dopo il suo testamento, rappresentato dalla Cena, la chiave del messaggio si trova nel modo in cui Luca racconta l’ episodio del giardino.
E’ un uomo pieno di bontà e compassione. Luca ha evidenziato la tenerezza e la misericordia di Gesù, che è venuto a cercare e a salvare quello che era perduto. Anticipa a Pietro il suo rinnegamento, ma gli assicura anche la sua preghiera, quando l’ apostolo l’ avrà rinnegato. Lo sguardo intenso di Gesù sarà tale da far piangere Pietro, che si allontana con le lacrime agli occhi. Ed ancora, Gesù guarisce l’ uomo al quale era stato tagliato l’ orecchio. Consolerà le donne di Gerusalemme, che incontra sulla via del Calvario. Pregherà per i suoi carnefici. Assicurerà ad uno dei malfattori, crocifissi con lui, che entrerà con lui nella gioia di Dio.
E’ un uomo giusto. E’ un innocente condannato a morte.
Per ben tre volte, mentre è inchiodato sulla croce, gli dicono di salvare sé stesso, scendendo dalla croce. Ma sappiamo bene che egli non è venuto per salvarsi, bensì, per salvare tutti gli uomini.
Gesù ha sperimentato la prova terribile della sofferenza fisica e di quella morale. Ha conosciuto l’ abbandono da parte della folla e da parte dei discepoli. E’ un uomo che si fida totalmente del Padre.
Mons. Antonio Scarcione
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