"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 3 maggio 2025

LA DOMENICA CON GESU', III DOMENICA DI PASQUA / C

…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli…così: …Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”. Gli dissero: “Veniamo anche noi con te…” Gv 21,1-14.

…Ma quella notte non presero nulla. All’ alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Egli disse loro: “…Non avete nulla da mangiare ? “. Gli risposero: “No”. Allora egli disse loro: “ Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora, quel discepolo, che Gesù amava, disse a Pietro: “E’ il Signore !”. Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito e si getto in mare. Come afferma Luigi Verde, che ci fa da guida in questo breve commento: “ Che notte quella. 
Notte insonne…Ognuno da solo con i suoi pensieri, i suoi rimorsi e le sue lacrime”. Una notte lunga, di quelle che sembra che non finiscano mai: inutile agitarsi e rigirarsi nel letto. Meglio alzarsi e andare a pescare, per non pensare, per non sentire il dolore. Il mare sembra più grande e profondo. E vuoto. E tiriamo su le reti, sempre più povere e inutili…Ora sta sorgendo il sole, l’ acqua comincia a brillare e là, sulla riva, si intravede qualcuno, forse un mendicante che chiede da mangiare. Ma è una voce dolce, che un’ eco gentile: “…Figlioli…gettate…e troverete”. Le mani tremano, gli occhi non credono. Ma poi Giovanni dice sicuro: “E’ lui! ”. Mi tuffo nell’ acqua, non posso aspettare che la barca appesantita giunga a riva: voglio vederlo subito, toccarlo, abbracciarlo. I suoi occhi mi guardano, la sua bocca mi sussurra che mi ama. Tra un po’, quando, seduti sulla sabbia, mangeremo il pesce, sarà lui a domandarmi se lo amo. Signore, so soltanto che ti voglio bene, so che, quando mi guardi, respiro sogni e libertà.

Certo, non sono capace di un amore come il tuo. Tu riesci a perdonare tradimenti e delusioni, paure e fallimenti. Aiutami.

                                         Mons. Antonio Scarcione

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