Di seguito, pubblichiamo la relazione inviataci dal Coordinamento Palio dei Normanni, relativa il "Consuntivo" della storica kermesse paliesca.
Piazza Armerina, 26 agosto
2017
Al Sig. Sindaco Filippo Miroddi
All’Assessore al Turismo Carmelo Gagliano
Alla
dirigente dott.ssa Assunta Parlascino
Alla V
Commissione Consiliare
Ai Presidenti dei Quartieri
Agli
Organi di Stampa
LORO
SEDI
Oggetto: Palio dei Normanni
62^ edizione - Consuntivo
Gli scriventi Stefano
Di Dio, Priore del Magistrato dei Quartieri, nella qualità di Coordinatore
Generale del Palio dei Normanni, congiuntamente con i presidenti dei Quartieri,
Massimo Di Seri, Castellina; Salvatore Arena, Canali e Filippo Rausa, Monte
Mira, coordinatori del Palio con nomina di Giunta Municipale, n°44 del 10
marzo, a conclusione della storica kermesse del Palio dei Normanni, giunta alla
sua 62^ edizione, relazionano alle SS.LL. in indirizzo, quanto realizzato.
Sin dai primi giorni
dall’incarico ricevuto, questo Coordinamento, in sinergia con l’Amministrazione
Comunale, l’Assessore al Turismo e Beni Culturali, Carmelo Gagliano e la
dott.ssa Assunta Parlascino, responsabile del settore, si è adoperato per
rilanciare una manifestazione che negli ultimi anni era stata qualificata, da
organi di informazione locali, al pari di una “sagra di paese”; in
effetti ai più appariva un Palio che si trascinava per inerzia e che nelle fasi
organizzative, soffriva di una sindrome, quella di un povero chiacchiericcio
contro, che ne ha sempre deteriorato l’immagine, specialmente quando sulle
cronache dei giornali e sui siti internet veniva messa in discussione la sua
realizzazione, per via dei finanziamenti.
Pur non avendo alcun
“potere di spesa”, al neo coordinamento, nessuno ha potuto impedire di non
avere un potere di immaginazione e di sognare un Palio
diverso. Proprio perché chiamati a rivitalizzare e custodire
una manifestazione per troppi anni e per vari motivi logorata, già dal mese di
Maggio, Domenica 21, proprio per sfatare quella nomea di incertezza che negli
anni con ciclicità si ripeteva, dava ufficialmente inizio alle
celebrazioni della 62^ edizione della più antica manifestazione del meridione
d'Italia, proponendo la Mostra dei Palii vinti dai Quartieri nel corso
dell'ultimo ventennio.
La presentazione dei Palii, aveva luogo a Palazzo
di Città, nei locali del Circolo di Cultura, in occasione dell’evento Maggio in
Fiore, questa iniziativa apriva ufficialmente le attività propedeutiche al
Palio, il tutto in un’ottica di coinvolgimento dei quartieranti e della
comunità cittadina tutta.
Il gruppo di lavoro messo in campo, iniziava ad
adoperarsi coinvolgendo il mondo della scuola, infatti il Coordinamento si
recava presso tutti gli istituti superiori cittadini, per parlare e presentare
attraverso un video il Palio dei Normanni ai ragazzi, al fine di invitare gli
stessi a prendere parte all'evento nel composito esercito del conte Ruggero.
Nelle settimane successive, il Coordinamento si
recava a Palermo presso la ditta di costumi teatrali Pipi, fornitrice di una
grande quantità di costumi, per l'individuazione degli stessi. In
diversi abiti che compongono i plotoni dell’esercito del conte Ruggero, veniva
chiesto di aggiungere dagli stemmi araldici, per arricchirli e renderli più
consoni all’evento; inoltre venivano individuati altri costumi in sostituzione
di quelli adoperati negli anni precedenti, ritenuti usurati e obsoleti.
Il Coordinamento nell'ottica di una
“rivisitazione” del Palio, ritenuto molto statico per tanti aspetti, ha
apportato delle piccole correzioni, pur mantenendo inalterato lo spirito
medievale della manifestazione, anzi rafforzandone la sua peculiarità.
Veniva dato incarico al giovane artista Pietro
Rausa di restaurare la “Testa di legno del Saraceno”, che risultava essere
danneggiata dagli agenti atmosferici e per improvvisati interventi di
verniciatura e di copertura delle crepe sul legno. Questa veniva
riportata alla sua originale bellezza con la quale il maestro intagliatore
Angelo Salemi nel 2006 l'aveva realizzata, su commissione del presidente del
quartiere Canali, Salvatore Arena.
Sempre per mano di Pietro Rausa, veniva
realizzata la struttura lignea del carro per trasportare il Vessillo papale di
Maria SS. delle Vittorie, per dare quella maggiore sacralità all'Icona della
Madonna, su cui nasce e si basa l'intera manifestazione paliesca. Il
tutto per evitare come spesso accaduto negli anni precedenti che il Vessillo trasportato
a mano da un vessillifero, venisse abbandonato a ridosso dei palchi, in piazza
Cattedrale e al campo sant’Ippolito, senza rispetto per ciò che esso
rappresenta.
Inoltre, Pietro Rausa realizzava il baldacchino,
funzionale, per dare quella maggiore regalità alle
operazioni di "Consegna
delle Chiavi" in piazza Cattedrale e saluto ai Dignitari della Città al
campo sant’Ippolito, da parte del conte Ruggero
d’Altavilla. Altresì realizzava i 05 cuscini in uso ai paggi
del Magistrato cittadino e ai valletti del conte Ruggero, in quanto,
incredibile a dirsi, questi da sempre erano stati noleggiati, presso la ditta
Rancati di Milano che fornisce le attrezzerie.
Veniva dato incarico a due artigiani locali
Santino Reale e Giuseppe Pittari, di realizzare una catapulta, realizzata
in legno, con ruote, una vera e propria macchina scenica che veniva
inserita nel corteo delle truppe normanne.
La ditta Fratelli Arena, lavorazione ferro
battuto, realizzava due rastrelliere per le Armi, adoperate nel corso della prima
giornata del Palio "La consegna delle Armi" in piazza Semini e della
Quintana, al campo sant’Ippolito. Oltre a ciò, visto lo stato di
degrado dei materiali utilizzati per la Quintana, venivano realizzate tutte le
armi; lance, mazze, lance paramano, giavellotti e i tre scudi araldici posti
sulla scenografia del palco in sostituzione dei tre precedenti
danneggiati. Inoltre, dopo la sorpresa del furto di alcune
attrezzerie nei capannoni della SIACE, li depositati a conclusione della
precedente edizione, anno 2016, si provvedeva a realizzare ciò che era stato
rubato; scudo, pesi della forca, ecc...
Sono stati realizzati i nuovi costumi dei 24
Cavalieri giostranti dei Quartieri, con parte delle somme che ogni anno sono
destinate ai coordinatori ( € 7.000,00 ), rinunciate dai responsabili del nuovo
coordinamento Stefano Di Dio, Massimo Di Seri, Salvatore Arena e Filippo Rausa.
Abbiamo fatto realizzare gli scudi araldici dei 4
Quartieri che sono stati collocati sul prospetto di Palazzo di Città; le
bandiere per i pennoni perimetrali del campo sant’Ippolito, perché quelle in
magazzino non erano sufficienti; un nuovo gonfalone grande (arancione), con lo
stemma araldico degli Altavilla, per il balcone di Palazzo Trigona, in quanto
quello in uso negli anni precedenti risultava smarrito; così come è stato
sostituito lo stemma araldico della città di Piazza Armerina nel gonfalone, in
quanto quello precedente risultava in diverse parti strappato.
In deroga al regolamento del Palio, veniva
chiesto all’Amministrazione Comunale, di inserire in via sperimentale il
cronometro, nelle prove di selezione dei cavalieri giostranti e della Quintana,
per evitare come accaduto ogni anno, che il voto nelle singole prove di abilità
e destrezza da parte dei cavalieri, fosse un voto discrezionale dei componenti
della Giuria, con le conseguenti polemiche che puntualmente ne susseguivano.
Per detto importante compito, veniva contattata
la Federazione Italiana Cronometristi, che attraverso la delegazione
provinciale di Enna, inviava per detto servizio due esperti cronometristi,
nelle persone dei Sigg. Carmelo Nasonte e Vincenzo Martello. Il risultato della
sperimentazione è stato più che eccellente, riscuotendo l'assenso di tutti i 49
cavalieri iscritti nelle squadre dei rispettivi Quartieri e quello della
critica.
Provvedevamo, attraverso il coordinatore, Marco
Scozzarella (web master), a ripristinare il sito internet del Palio dei
Normanni, non più in essere, perché non rinnovato dalla rete da chi lo aveva
realizzato precedentemente, abbiamo acquistato il dominio, il cui indirizzo
è: www.paliodeinormanni.com -
e iniziato a comporre le pagine con notizie storiche, immagini e tanti
contenuti.
Veniva dato mandato a tre coordinatori del Palio,
Marco Scozzarella, Davide Arena e Giuseppe Di Vita di trasmettere, per la prima volta nella storia, in diretta il Palio dei Normanni su Facebook per le tre giornate, adoperando una regia mobile, alcune telecamere e attrezzature varie per l’esecuzione della diretta, che riprendevano la manifestazione da postazioni diverse.
La diretta ha riscosso un successo
inimmaginabile, con quasi 40 mila visualizzazioni da ogni parte del mondo.
Inoltre, si linkava il sito del Palio e il programma estivo su alcune testate
online, il periodico Orizzonti Sicilia.it e sul blog del Quartiere Monte.com.
Facendo seguito a quanto previsto dal Regolamento
dei Palio, Art 7/bis, esortavamo tutti i cavalieri non classificatesi nelle
squadre dei Quartieri, a prendere parte alla manifestazione nella Cavalleria
normanna. A tale scopo, in una più oculata distribuzione dei
figuranti lungo tutto il percorso, abbiamo dato maggiore risalto ai cavalieri
della Cavalleria normanna, posizionandoli subito dopo il conte Ruggero e non
alla fine del corteo come negli anni precedenti.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, siamo
passati dai 11 cavalieri della Cavalleria normanna che nel 2016 avevano
ricoperto detto ruolo, agli attuali 27 cavalieri che hanno per davvero contribuito
a rendere il corteo del Palio più ricco e più accattivante. Per la cronaca, solo una piccolissima
minoranza di cavalieri hanno presentato certificazioni di varia natura, per
giustificare la loro assenza alla manifestazione. Ai cavalieri della cavalleria normanna,
veniva data loro una lancia, ove era sistemata un’apposita bandiera a
triangolo, realizzata per l’occasione.
Alla cerimonia dell’Alza Bandiera dei Quartieri,
in piazza generale Villari, del primo agosto, è stato dato nuovo impulso, e la numerosa
partecipazione dei quartieranti e concittadini alla festa di apertura del mese
paliesco, ne è stata la conferma.
In un’ottica di integrazione, abbiamo costituito
un plotone di soldati arabi, formato da 16 ragazzi migranti, di varie
nazionalità, ospiti nella nostra Città e in attesa di essere riconosciuti dal
Governo, rifugiati politici. Tutto ciò è stato possibile grazie alla
collaborazione e sinergia con la cooperativa CAS Sud
Servizi. Preventivamente, avevamo richiesto alla ditta Pipi,
oltre all’invio dei sei costumi di soldati arabi, già in uso nel Palio,
l’aggiunta di altri dieci abiti, funzionali alla realizzazione di questo
plotone. Gli scroscianti applausi al passaggio dei ragazzi, che
sfilavano in un atteggiamento più che marziale è stata la più grande risposta,
quale segnale di gradimento.
Si chiedeva ai coniugi Osvaldo e Daniela Lo
Presti, noti maestri di scuola di ballo della nostra Città, di predisporre un
gruppo di Danza Medievale, per animare le tre giornate paliesche, prima e dopo
i cerimoniali. Il gruppo, composto da sei coppie, ha preso
parte al corteo, riscuotendo un notevole successo per le danze e le coreografie
proposte.
E’ stata invitata un’associazione di Falconieri
provenienti dalla città di Palermo, che hanno partecipato al Palio nelle
giornate del 13 e 14, facendo bella mostra dei loro rapaci.
Ci siamo adoperati, per riportare in Città, dopo
ventidue anni, quali ospiti, gli Sbandieratori della
Città di Narni, che hanno
preso parte al Palio nella giornata del 13 agosto. La gente al loro
passaggio applaudiva con entusiasmo, quale segnale di apprezzamento.
Abbiamo teatralizzato ulteriormente al prima
giornata del Palio, la Consegna delle Armi, rendendo attivo il ruolo del Gran
Magistrato, con la recita di un bando di esortazione dei cavalieri a sollevarsi
contro gli occupanti arabi, per accogliere le milizie del conte Ruggero.
Nella successiva cerimonia di Benedizione dei
Cavalieri giostranti, nella Basilica Cattedrale, tutti i figuranti hanno preso
posto in chiesa, compresi i musici. Le guardie di Città hanno scortato fin
davanti la parte absidale della Basilica il Gran Magistrato, prendendo poi
posto ai piedi dell’altare maggiore e tutti gli altri nel corridoio centrale a
guardia dei notabili. A detta cerimonia, che riveste una notevole importanza
emotiva e rappresenta il momento più intimo che i Quartieri vivono, erano
presenti tutti i figuranti.
Abbiamo valorizzato la scenografia del campo
sportivo, spostando il palco d’onore a ridosso della recinzione perimetrale,
facendolo realizzare più grande, per meglio ospitare tutti i figuranti; inoltre
è stata aggiunta una scaletta di servizio sul retro, per gli ovvi motivi di
servizio.
Tante altre idee sono rimaste in cantiere, per
l’impossibilità di realizzarle, vista la brevità dei tempi che dal mese di
maggio, ci ha portati velocemente alla organizzazione del Palio; fra tutte
quella della Lotteria del Palio e dell’Inno della manifestazione, a cui già il
maestro Francesco Cultreri (m.c. dell’Orchestra Filarmonica Siciliana) sta
lavorando per comporre la partitura.
Detto ciò, questo Coordinamento, già da questo
mese di settembre, inizierà a lavorare per l’organizzazione della 63^ edizione
del Palio, auspicando che l’Amministrazione ed il Consiglio comunale ci mettano
a disposizione delle somme, per predisporre sin da ora l’allestimento scenico
dei palchi; la realizzazione di diverse attrezzerie quali lance, alabarde,
archi, scudi, e comunque, tutto ciò che è necessario per evitare il continuo ed
immotivato sperpero di danaro pubblico per il noleggio di attrezzerie, che in
loco si possono realizzare, e che comunque, una più oculata organizzazione del
palio, già da decenni, avrebbe potuto porre in essere.
Il Palio non può continuare ad essere il pozzo di San Patrizio, una macchina divoratrice di risorse pubbliche, che invece, investite per tempo, possono produrre una economia nel territorio.
Il Palio, ha bisogno di uno slancio di ottimismo,
e il nostro lavoro è stato finalizzato al passaggio dal contro al per;
d’altronde, per i Comitati di Quartiere, ché da tre decenni con metodica
ciclicità si adoperano per la realizzazione di tante iniziative, facendo
riscoprire ai quartieranti, ai concittadini il senso e l’orgoglio di
appartenenza al Quartiere; essersi ritrovati ad organizzare il Palio, ci ha
consentito di mettere in pratica quel bagaglio di esperienze maturate
(creatività, efficienza e capacità), rinsaldando quell’unità di intenti e
recuperando la sintonia con il Quartiere Casalotto; tutto ciò ci ha permesso di
iniziare a trasformare la nostra passione in energia positiva, che abbiamo
cercato di trasmettere a quanti ci sono stati vicini e nei rapporti verso tutti
i nostri interlocutori.
Abbiamo iniziato a sondare l’aspetto di intercettare risorse provenienti da sponsor, suggerendo all’Amministrazione di inviare richieste ad aziende presenti sul territorio regionale e nazionale; così come quello di una mirata campagna promozionale, ma queste argomentazioni, comunque, sono aspetti che meritano una discussione a parte e una programmazione che non può essere effettuata al sopraggiungere dell’evento.
A cornice di quanto sopra esposto, questo
Coordinamento ha rigorosamente rispettato tutte le prescrizioni dettate dalla Prefettura
e dalla Questura di Enna, per le note motivazioni di ordine e sicurezza emanate
dal Governo nazionale; e quanto prescritto dal Servizio Veterinario Asp di
Enna, per la tutela dei cavalli.
A conclusione di questa relazione, non possiamo
non rilevare che abbiamo avuto fin dall’inizio la sensazione, che poi è
diventata una certezza, di una strisciante ostilità di alcune frange di
personaggi che a vari livelli hanno remato contro, per impedirci quel
lusinghiero risultato che, nonostante tutto, abbiamo ottenuto, non considerando
che un eventuale torto non era fatto a Noi organizzatori, ma alla
manifestazione, che per tutti, ma non per molti, dovrebbe essere il fiore
all’occhiello di Piazza Armerina.
Ciò non ostante, ai nastri di partenza, abbiamo
presentando ben 8 plotoni dell'esercito di Ruggero, quasi tutti formati da 16
persone; 51 cavalieri a cavallo, di cui 27 nella Cavalleria
normanna e 24 nelle squadre dei quattro Quartieri; gli oltre 30
componenti del Magistrato dei Quartieri con il gruppo musici; il plotone di
Piazza medievale, con le Guardie d’Onore, gli Arcieri e il gruppo musici; il
plotone dell’Ordine dei Cavalieri di Plutia con il gruppo musici, i Quartieri,
come da regolamento, con i 4 drappelli degli armigeri e i rispettivi gruppi musici,
e inoltre tutte le figure che compongono il corteo del Palio.
La nuova impronta di innovazione nel Palio
l’abbiamo fatta sentire e percepire alla gente, pur tuttavia è innegabile che
il lavoro del nuovo Coordinamento deve avere un continuum nel tempo, per
sviluppare e migliorare la manifestazione quale evento da vivere e condividere
con la Città.
Il nostro interesse, così come quello
dell’Amministrazione è anche rivolto a proiettare il Palio in funzione di
“attrattore turistico”, per tutto ciò ci adopereremo al fine di coinvolgere
vari enti, associazioni di categoria, nell’intendo di creare un “consorzio” che
possa proporre idee e/o costruire dei pacchetti turistici da offrire ai tour
operator e rendere il nostro Palio sempre più conosciuto nel mondo.
A conclusione di questa relazione non possiamo
non concludere rivolgendo un grazie particolare per la professionalità mostrata
a tutti i Coordinatori che ci hanno collaborato, Antonino Amato, Davide Arena,
Giuseppe Barresi, Salvatore Bruno, Giuliano Di Seri, Mario Di Giorgio, Giuseppe
Di Vita, Cateno Grancagnolo, Vincenzo Lionti, Leandro Marino, Francesco Pisana,
Giuseppe Pocorobba, Filippo Purrazza, Pietro Rausa, Marco Scozzarella e a
quanti dall’esterno ci hanno dato una mano d’aiuto, in ordine alfabetico, Martina
Bascetta, Daniela Belfiore, Osvaldo Commendatore, Totò Conti, Angelo Franzone,
Massimo Gioia, Andrea Lombardo, Giuseppe Pittari, Santino Reale, giovani,
uomini e donne che hanno dato il meglio di se stessi, perché mossi dalla
passione e dell’amore per ciò che il Palio rappresenta per tutti.
I
Coordinatori Il
Coordinatore Generale del Palio
Massimo Di Seri Stefano
Di Dio
Salvatore Arena
1 commento:
Bravi.
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