"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 9 settembre 2017

La Domenica con Gesù, XXIII del Tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

Testi: “Il profeta è l’ annunciatore della parola di Dio” Ez 33,1.7-9 . 
“L’ amore del prossimo è la legge nuova di Cristo” Rm 13, 8-10 . 
“La correzione fraterna di un membro colpevole nella comunità” Mt 18, 15-20.

Il perdono, come ben afferma il teologo, E.Ronchi, consiste in una decisione. Nasce come un percorso. La sua portata “scandalosa”, in particolare, consiste nel fatto che è la “vittima” ad essere chiamata a convertirsi, non colui che ha arrecato l’ offesa. A tal proposito, Gesù traccia un itinerario in varie tappe.

La prima è: tu puoi intervenire nella vita di un altro e toccarlo nell’ intimo, solo se dentro di te c’ è la parola fratello. Infatti, solo la fraternità reale legittima il dialogo, quello evangelico; (non certo, ad esempio, quello politico, in cui si misurano soltanto le forze degli interlocutori). 

La seconda è: fa’ tu il primo passo; non chiuderti in un silenzio ostile, non fare l’ offeso, ma riallaccia tu stesso la relazione, perché tutto inizia da un rapporto interpersonale autentico. “Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello”. Vediamo, quindi, che Il fratello, nel sacro testo, è considerato un guadagno, anzi un tesoro, per noi e per il mondo. Poi, le altre tappe: prendi con te una o due persone… ed, in fine, parlane alla comunità. Se non ascolta nemmeno la comunità, sia per te come un pagano o un pubblicano.

Comunque, non lo considererai, come un escluso o un servo. No ! Con lui ti comporterai come ha fatto Gesù (che sedeva a mensa con i pubblicani e i peccatori, per annunciare la buona notizia, cioè la misericordia e la tenerezza di Dio verso gli uomini).

Il potere di perdonare il male è quello di diventare una presenza trasfigurante, anche nelle esperienze più squallide: perdonare i nemici, trasfigurare il dolore, immedesimarsi nel prossimo.

                                                                             Mons. Antonino Scarcione

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