"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 20 maggio 2018

La Domenica con Gesù, PENTECOSTE / B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Si trovavano tutti insieme nello stesso luogo…Venne…dal cielo…un vento che…riempì tutta la casa…Lingue…di fuoco che…si posarono su ciascuno…e cominciarono a parlare in altre lingue…” At 2,1-11 . 
“…Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé…” Gal 5,16-25 . 
“…Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità…” Gv 15,26-27;16,12-15.


La puntuale meditazione di E.Ronchi su questa celebrazione evidenzia che la Bibbia è un libro “pieno di vento e di strade”. Proprio così sono le narrazioni dell’evento di Pentecoste; piene di strade, che partono da Gerusalemme e di vento, leggero come un respiro o impetuoso come un uragano, che scuote la casa, la riempie e va oltre; che porta pollini di primavera, fecondità e dinamismo nelle cose immobili.

Riempì la casa, dove i discepoli erano riuniti. Lo Spirito fa diventare sacra la casa: quella mia, quella tua, tutte le case. Apparvero lingue di fuoco, che si posavano su ciascuno. Vediamo che lo Spirito “tocca” ogni vita. Le lingue di fuoco si dividono e ognuna di esse illumina una persona diversa. Certamente abbiamo bisogno dello Spirito, ne ha bisogno il nostro piccolo mondo. E’ lo Spirito, che, con i suoi doni, conferisce al cristiano una genialità specifica. Oggi, nel mondo c’ è bisogno estremo di discepoli geniali. E’ necessario che ciascuno creda nel proprio dono, alla sua unicità e metta a servizio della vita la propria creatività e il proprio coraggio.

La Chiesa, come Pentecoste continua, “vuole” il rischio, l’ invenzione e la poesia creatrice.

Dio, dopo aver creato ogni uomo, ne spezza la forma. Lo Spirito, invece, ti fa unico nel tuo modo di amare e nel tuo modo di dare speranza; nel modo di consolare e di incontrare; nel modo di gustare la dolcezza delle cose e la bellezza delle persone. Nessuno sa voler bene come lo sai fare tu, Spirito d’ amore; nessuno ha quella gioia di vivere che tu hai; e nessuno ha il dono di capire i fatti come li comprendi tu.

Questa è esattamente l’ opera dello Spirito. Gesù, che non ha la pretesa di dire tutto, come, invece, l’ abbiamo noi; egli ha l’ umiltà di affermare che la verità è avanti, è un percorso da fare.

                                                                         Mons. Antonino Scarcione

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