"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 16 giugno 2019

La Domenica con Gesù, SS.MA TRINITA' / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Dall’ eternità sono stata formata…Io ero con lui…ed ero la sua delizia…giocavo davanti a lui in ogni istante…” Pr 8,22-31 . 
“Fratelli, giustificati per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore…” Rm 5,1-5 . 
“…Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito di verità, vi guiderà a tutta la verità…” Gv 16,12-15.

Frequentemente, gli uomini di Chiesa non considerano ciò che è fondamentale. Cioè, che Dio è il Trascendente. Conseguentemente, non lo conosciamo e non possiamo conoscerlo. E’ proprio quello che i teologi hanno spesso ripetuto. E, cioè, che “Dio è sempre più grande” di quanto noi uomini possiamo pensare su di lui. Questa espressione è la formula che indica chiaramente la nostra incapacità di raggiungere la conoscenza dell’ essenza di Dio. Cioè, di come egli sia.

Il problema, quindi, in cui si è imbattuta la teologia è questo: Perché da una parte abbiamo affermato che Dio è trascendente e, allo stesso tempo, ci siamo messi a tentare di spiegarlo, come se lo conoscessimo già ?

E’ vero che nel N.T. Dio si rivela a noi come Padre, come Figlio e come Spirito. Da ciò, la teologia ha dedotto che in Dio ci sono tre parsone, distinte, che tuttavia sono uno stesso ed unico Dio. Ovviamente, notiamo che questa non è questione di numeri, bensì, di desiderio e necessità di intercomunicazione e donazione reciproca.

Lo studioso Karl Rahner, nel tentativo di spiegare il mistero, ha parlato di Trinità “immanente” (quella che non possiamo raggiungere) e di Trinità “economica” (quella che appare a nostro livello, perché in lei incontriamo il modello di dedizione reciproca tra di noi).

Ovviamente, in questa solennità, non si tratta di presumere di capire, ciò che mai potremo capire. Si tratta, invece, di vedere nella donazione, nell’ uguaglianza, nella comunicazione tra le persone divine, il modello esemplare di ciò che deve essere la nostra convivenza: vivere, per gli altri, una vita che sia donazione e comunicazione. Mai solitudine, mai isolamento, bensì, apertura e chiarezza. In questo modo, la fede diventa un’ esistenza per gli altri.

                                                                         Mons. Antonino Scarcione

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