Proponiamo una breve riflessione dello studioso J.M. Castillo. L’ insegnamento dei due personaggi, Marta e Maria, appare molto importante. Ma, in un periodo di grandi cambiamenti, come il nostro, esso si rivela, addirittura, fondamentale. Di che cosa si tratta ? In questo momento storico, ciò che affiora con chiarezza è, certamente, il progresso tecnologico. Quali saranno, quindi, le conseguenze del progresso ? Possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che i robot potranno fare quasi tutti i lavori, che gli uomini erano soliti fare abitualmente. Solo una cosa non potrà essere fatta dalle macchine, quella di fornire “ciò che è specificamente umano”: dare affetto, bontà e tenerezza agli altri. Proprio quello che normalmente offrono, ad esempio, le donne o viene simboleggiato in loro. Ci rendiamo abbastanza conto di ciò che rappresenta una donna, capace di ascoltare, di interessarsi degli altri e di stare con coloro che sono in difficoltà ?
Facendo tesoro della pagina del vangelo di Luca, possiamo, a buon diritto, affermare che mentre Marta è “l’ aiuto”, Maria è, invece, “l’ ascolto”. Marta rappresenta l’“essere per gli altri”, Maria l’”essere con gli altri”. Marta è “servizio”, Maria è “compagnia”. Noi, esseri umani, abbiamo bisogno di tutte e due la cose; cioè, di quello che rappresentano Marta e Maria. Infatti, tutti ci auguriamo di essere aiutati ed ascoltati. Quindi, Marta è la rappresentazione di ciò di cui ognuno “ha bisogno dagli altri”, mentre Maria è la rappresentazione di ciò che ognuno “dà agli altri”.
Vediamo che Gesù esprime la propria preferenza per quello che è e rappresenta Maria. Sappiamo che molti sono disposti a dare; mentre risultano sempre di meno le persone disponibili ad ascoltare. Marta aveva così tanto da fare, fino al punto di non trovare il tempo per ascoltare. Tuttavia, Gesù pensa che la cosa migliore che noi possiamo fare, sia quella di essere sempre disponibili ad ascoltare e a dedicare il nostro tempo e l’ attenzione a ciò che dice l’ altro/a e ad incentrare il nostro interesse su quello che è il mondo dell’ altro o dell’ altra, su ciò che lo preoccupa, desidera o si attende.
La rovina delle relazioni interpersonali deriva dalla mancanza di ascolto. Questa carenza distrugge i matrimoni, le famiglie, le amicizie e i gruppi umani. I politici falliscono, perché non ascoltano i cittadini. I preti ed i vescovi non capiscono adeguatamente la propria missione, quando non ascoltano o si disinteressano dei più lontani dalla Chiesa e da Dio.
Notiamo con piacere, invece, che quando il Papa visita un paese è pronto ad “imparare”.
Solo così, la Chiesa si avvicina ai popoli e si identifica meglio con le domande e le necessità della gente.
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