"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 21 settembre 2024

LA DOMENICA CON GESU', XXV DEL TEMPO ORDINARIO / B

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

(…Dissero gli empi:) Tendiamo insidie al giusto…Ci rimprovera le colpe contro la legge…Vediamo se le sue parole sono vere…Mettiamolo alla prova con violenza…Condanniamolo a una morte infamante…” Sap 2,17-20 . 
“…Dove c’ è gelosia e spirito di contesa, c’ è disordine…Invece la sapienza che viene dall’ alto…E’pura…pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia…imparziale e sincera…Da dove vengono le guerre e le liti…? Non vengono forse dalle vostre passioni…?...” Gc 3,16-4.3 . 
“…Il Figlio dell’ uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma…dopo tre giorni risorgerà. Essi però non capivano queste parole…Per la strada…avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Sedutosi…disse loro: Se uno vuole essere il primo, sia l’ ultimo…e il servo di tutti…” Mc 9,30-37.

“GESU’ AFFERMA: “SE UNO VUOLE ESSERE IL PRIMO, SIA L’ ULTIMO DI TUTTI E IL SERVO DI TUTTI”. LA VITA ACQUISISCE SENSO SOLO SE LA SI COMPRENDE COME MISSIONE E COME UN SERVIZIO”.

Massimo Orizio, che noi seguiamo in questa riflessione, nel suo commento al vangelo odierno, rileva che, in latino, il verbo “sapere”, in base alla collocazione dell’ accento, può avere due significati diversi: “conoscere” e “dare sapore”. Si ritiene che la parola sapienza, originariamente, si riferisse al gusto.

La fede è proprio una questione di gusto. E’ uno stile, con cui interpretare la vita, dare senso all’ esistenza. La liturgia della Parola ci aiuta ad “attraversare” questa polarità: sensatezza e insensatezza, sapido e insipido. La verità, la sapienza affiora da tutti e due gli elementi. Il riferimento al fanciullo, con cui si conclude la pagina evangelica, richiama questo elemento di scoperta. Dio s’ intravede e si nasconde dentro quel bambino, che è in noi. In quello stupore e meraviglia che è la vita. In quel nascere continuo, a cui siamo costretti quotidianamente.

Nelle letture affiorano le contrapposizioni. Nella “prima lettura” c’ è l’ opposizione; “giusto” ed “empio”, “pensieri” ed “azioni”, “presente” e “futuro”, “desiderio” e “rivalsa”, “violenza” e “mitezza”. Nella “seconda lettura”, l’ apostolo Giacomo sottolinea il confronto tra disordine e pace, sapienza e passioni insensate. Nel “vangelo”, il secondo annuncio della Passione svela l’ incomprensione dei discepoli rispetto all’ atteggiamento del fanciullino.

Il brano della “Sapienza” presenta i pensieri degli empi. Il male con tutta la sua capacità devastante, le amarezze derivanti dalle recriminazioni e la supponenza dell’ egocentrismo, che insidiano l’ esistenza.

Occorre fare i conti anche con la violenza, che appartiene alle dinamiche della storia personale e sociale.

L’ apostolo Giacomo si sofferma sull’ aspetto relazionale della sapienza del credente. Per sedare e disinnescare le gelosie e le contese, che minano la comunità. Se l’ albero si riconosce dai frutti, Giacomo ci invita a riconoscere la dimensione interpersonale, comunitaria della saggezza. L’ apostolo affonda le radici di ogni contesa nel cuore umano.

Gesù ha vissuto nella logica del dono e del servizio. La sua vita e la sua missione sono state una consegna all’ umanità, per realizzare il progetto di Dio. Il Padre ha accolto questo dono rendendolo eterno, nella resurrezione del Signore.

Dare sapore alla vita, vivere nella fede significa non tanto far entrare Dio nella nostra esistenza, quanto mettere noi stessi nella vita di Dio, come un fanciullo.

                                                 Mons. Antonio Scarcione 

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