sabato 5 luglio 2025
LA DOMENICA CON GESU', XIV ORDINARIA
…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
“Rallegratevi con Gerusalemme…Sarete allattati e vi sazierete al seno delle sue consolazioni…Io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace…”Is 66,10-14 . “…Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo…Io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo…” Gal 6,14-28 . “…Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due…in ogni città…:”Vi mando come agnelli in mezzo a lupi…In qualunque casa entriate…dite: ”Pace a questa casa…Quando…vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto…e dite loro: “E’ vicino a voi il regno di Dio. Ma quando non vi accoglieranno…dite: “ Anche la polvere della vostra città…noi la scuotiamo contro di voi…: “Rallegratevi…perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” Lc 10,1-12.17-20.
“LA GIOIA. E’ QUELLA CHE I SETTANTADUE DISCEPOLI SPERIMENTANO NELL’ ESSERE INVIATI, NEL VIVERE L’ INCONTRO CON LE FOLLE, NEL COMPIERE LE AZIONJ CHE IL MAESTRO…HA COMPIUTO PER PRIMO. SEMBRA DI SENTIRLO L’ ENTUSIASMO: ANCHE I DEMONI SI SOTTOMETTEVANO A LORO. I DISCEPOLI HANNO TOCCATO CON MANO IL POTERE DI VINCERE IL MALE…”
Nella breve riflessione, seguiamo il commento proposto da Luigi Verdi, per la sua incisività ed efficacia. Notiamo che i discepoli se ne vanno in missione allegri e leggeri, portano un solo messaggio. Che inizia con una parola: “Pace”. Niente filosofia, né discorsi sulle prove dell’ esistenza di Dio. Non portano né denaro, né provviste, né sandali. Meglio fare affidamento su di Lui per le strade e nelle piazze del mondo. “Andate, camminate con la gente, osservate i volti, entrate nelle case, ascoltate il cuore della gente. E insieme, a due a due”. Come afferma L. Verdi, nel libro del Qoelet ( 4,9-12), c’ è scritto che “è sempre meglio essere in due. Se uno cade l’ altro lo rialza; se arriva un nemico, in due possono resistere…”. E termina, dicendo: “Una corda a tre capi non si rompe tanto presto”. Infatti, le corde sembrano due, ma sono tre: c’ è qualcuno che lega, un filo invisibile ma presente: c’ è con loro Colui che li manda.
Sembrano due, a piedi nudi, senza sandali, come Mosè davanti al roveto ardente. Sembrano due, come agnelli in mezzo a lupi. E se oggi c’è qualcuno convinto che “homo homini lupus”( un uomo è un lupo per un altro uomo), Gesù ci ricorda che “il lupo e l’ agnello pascoleranno insieme, e il leone mangerà la paglia come un bue e il serpente mangerà la polvere. Non faranno né male né danno (Cfr. Is 65,25).
E’ questo il Regno vicino, che verrà prima o poi. E diventa possibile e presente già nella nostra vita.
“Signore, anche noi, disarmati, “inviati”, sappiamo che con Te avremo il sapore del pane che spezzerai, il calore del fuoco che accenderai, la forza della vita che ci donerai, la dolcezza dell’ amore che ci regalerai” (L. Verdi).
Mons. Antonino Scarcione
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