Aiutatemi a restare viva e a poter di nuovo tenere i miei figli fra le braccia”.
venerdì 3 settembre 2010
Salviamo Sakineh dalla lapidazione!
“Spesso la notte, prima di addormentarmi, mi chiedo:
‘Ma come fanno a prepararsi a lanciarmi delle pietre, a mirare al mio viso e alle mie mani?
Perche’?…
Dite a tutto il mondo che ho paura di morire.
Aiutatemi a restare viva e a poter di nuovo tenere i miei figli fra le braccia”.
Aiutatemi a restare viva e a poter di nuovo tenere i miei figli fra le braccia”.
E' il grido disperato di Sakineh Mohammadi Ashtiani, 43 anni, madre di due figli, detenuta nel braccio della morte nel carcere di Tabriz, nord-ovest dell'Iran.
Sakineh è stata condannata a morte mediante lapidazione perché giudicata adultera secondo la legge islamica: avrebbe avuto una “relazione illegale” con due uomini dopo la morte di suo marito.
Si stanno moltiplicando le iniziative di governi e organizzazioni per i diritti umani nel tentativo di salvare la sua vita.
Contribuiamo attivamente sottoscrivendo l'appello di Amnesty International.
http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/IT/appelliForm.php/L/IT/ca/216
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