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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 10 febbraio 2016

Ritorno al passato...le "folli idee" della Regione Siciliana.

Su proposta della Consigliera Comunale Laura Saffila, martedì pomeriggio nel corso della consueta Conferenza dei Capigruppo, i Consiglieri presenti hanno condiviso e sottoscritto il documento presentato da Laura Saffila, per discutere in Consiglio Comunale e opporsi sulla ventilata idea della regione siciliana di trasferire gli uffici del Parco Archeologico Villa Romana del Casale alla Soprintendenza di Enna.

Di seguito il documento.

Al sig. Presidente del Consiglio Comunale
Gianfilippo La Mattina

Oggetto: richiesta convocazione Consiglio Comunale sul ventilato riassorbimento degli uffici della Villa Romana del Casale alla Soprintendenza di Enna.
Palazzo Trigona sede del museo e degli uffici del parco archeologico
I sottoscritti Consiglieri comunali chiedono al Sig. Presidente di convocare nel più breve tempo possibile il Consiglio Comunale per una problematica che, se dovesse avere reale effettuazione, ancora una volta la Città di Piazza Armerina si troverebbe penalizzata proprio in un campo economico di primaria importanza, cioè quello dei Beni culturali e consequenzialmente  sull’economia turistica su cui la nostra Città, a partire dagli anni ’70, ha basato la sua crescita.
La problematica che si evidenzia è che, si sta ventilando l’ipotesi come da notizie di stampa, che anche il Parco Archeologico della Villa Romana del Casale, con apposita Legge regionale, cambi status giuridico e venga riassorbito dalla Soprintendenza di Enna, stravolgendo in siffatto modo anche lo status giuridico dei dipendenti in forza lavorativa presso il Parco Archeologico.
Tale passaggio avverrebbe molto probabilmente per fini solo ed esclusivamente di spending review.

Inserire un bene archeologico quale la Villa Romana del Casale in un contesto riduttivo di rivisitazione della spesa regionale, trasferendo sic et simpliciter un bene patrimonio dell’Umanità risulterebbe dannoso non solo per la città di Piazza Armerina che vedrebbe vanificare tutti i sacrifici di promozione, di interventi, di restauro sul sito effettuati negli anni passati, ma soprattutto per la stessa Regione Sicilia in quanto la Villa Romana del Casale è uno dei siti più importanti che esistono e che gli stessi introiti economici, molto alti, vanno a finire nelle casse regionali.
A fronte di quanto detto è interesse primario della stessa Regione Sicilia non apportare alcun cambiamento allo status giuridico del Parco Archeologico della Villa Romana  del Casale, ma al contrario, in questo periodo di crisi economica, deve investire sul bene archeologico di che trattasi in quanto lo stesso investimento effettuato oggi darà riscontro positivo negli anno a venire.

Pertanto, è opportuno non il riassorbimento con la Soprintendenza di Enna, di cui tra l’altro conosciamo i tempi elefantiaci di intervento, ma che la Regione Sicilia deve apportare una modifica sostanziale trasferendo pieni poteri di autonomia finanziaria e di gestione al Parco Archeologico della Villa Romana  del Casale.

Infine, si chiede, alla Regione, anziché percorrere strade che potrebbero essere dannose per la fruizione, la promozione e gli interventi su un bene archeologico di fama internazionale, di finanziare immediatamente, e non più procrastinabili, i lavori di restauro del Triclinio e la sostituzione dei tetti ancora in plexil dello stesso Triclinio, della Palestra e del Frigidarium, peraltro più volte già attenzionati da questo Consiglio Comunale con invito esplicito ai responsabili di intervento immediato. 

2 commenti:

Valter Ingrassia ha detto...

E ci meravigliamo? Il problema è politico, ci vogliono fare pagare il passaggio alla città metropolitana di Catania. Stesso taglio riguarderà la ex Condotta Agraria ora UIA di Piazza Armerina. Vi assicuro che si tratta di ritorsione, provate a chiedere
notizie ai "nostri" sic! deputati regionali che se ne stanno con le mani in mano pur sapendo da tempo di questo sciagurato taglio.
Valter Ingrassia

Mirella Calcagno ha detto...

Speriamo che tutto il Consiglio Comunale sappia opporsi con forza e unità a tale progetto, anzi che tale situazione sia un'occasione per lottare, tutti, per il rilancio del settore turistico, unica speranza di futuro per questa città, e per l'istituzione del museo che diventa naturale prosecuzione della visita alla Villa Romana, spinta a conoscere il centro storico, e dia un ulteriore valore a palazzo Trigona