Su proposta della Consigliera Comunale Laura Saffila, martedì pomeriggio nel corso della consueta Conferenza dei Capigruppo, i Consiglieri presenti hanno condiviso e sottoscritto il documento presentato da Laura Saffila, per discutere in Consiglio Comunale e opporsi sulla ventilata idea della regione siciliana di trasferire gli uffici del Parco Archeologico Villa Romana del Casale alla Soprintendenza di Enna.
Di seguito il documento.
Al sig.
Presidente del Consiglio Comunale
Gianfilippo La
Mattina
Oggetto:
richiesta convocazione Consiglio Comunale sul ventilato riassorbimento degli
uffici della Villa Romana del Casale alla Soprintendenza di Enna.
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Palazzo Trigona sede del museo e degli uffici del parco archeologico |
I sottoscritti
Consiglieri comunali chiedono al Sig. Presidente di convocare nel più breve
tempo possibile il Consiglio Comunale per una problematica che, se dovesse
avere reale effettuazione, ancora una volta la Città di Piazza Armerina si
troverebbe penalizzata proprio in un campo economico di primaria importanza,
cioè quello dei Beni culturali e consequenzialmente sull’economia turistica su cui la nostra
Città, a partire dagli anni ’70, ha basato la sua crescita.
La problematica che si
evidenzia è che, si sta ventilando l’ipotesi come da notizie di stampa, che anche
il Parco Archeologico della Villa Romana del Casale, con apposita Legge
regionale, cambi status giuridico e venga riassorbito dalla Soprintendenza di
Enna, stravolgendo in siffatto modo anche lo status giuridico dei dipendenti in
forza lavorativa presso il Parco Archeologico.
Tale passaggio
avverrebbe molto probabilmente per fini solo ed esclusivamente di spending review.
Inserire
un bene archeologico quale la Villa Romana del Casale in un contesto riduttivo
di rivisitazione della spesa regionale, trasferendo sic et simpliciter un bene
patrimonio dell’Umanità risulterebbe dannoso non solo per la città di Piazza
Armerina che vedrebbe vanificare tutti i sacrifici di promozione, di
interventi, di restauro sul sito effettuati negli anni passati, ma soprattutto
per la stessa Regione Sicilia in quanto la Villa Romana del Casale è uno dei
siti più importanti che esistono e che gli stessi introiti economici, molto
alti, vanno a finire nelle casse regionali.
A
fronte di quanto detto è interesse primario della stessa Regione Sicilia non
apportare alcun cambiamento allo status giuridico del Parco Archeologico della
Villa Romana del Casale, ma al
contrario, in questo periodo di crisi economica, deve investire sul bene
archeologico di che trattasi in quanto lo stesso investimento effettuato oggi
darà riscontro positivo negli anno a venire.
Pertanto,
è opportuno non il riassorbimento con la
Soprintendenza di Enna, di cui tra l’altro conosciamo i tempi elefantiaci
di intervento, ma che la Regione Sicilia
deve apportare una modifica sostanziale trasferendo pieni poteri di autonomia
finanziaria e di gestione al Parco Archeologico della Villa Romana del Casale.
Infine,
si chiede, alla Regione, anziché
percorrere strade che potrebbero essere dannose per la fruizione, la promozione
e gli interventi su un bene archeologico di fama internazionale, di finanziare immediatamente, e non più
procrastinabili, i lavori di restauro del Triclinio e la sostituzione dei tetti
ancora in plexil dello stesso Triclinio, della Palestra e del Frigidarium,
peraltro più volte già attenzionati da questo Consiglio Comunale con invito
esplicito ai responsabili di intervento immediato.
2 commenti:
E ci meravigliamo? Il problema è politico, ci vogliono fare pagare il passaggio alla città metropolitana di Catania. Stesso taglio riguarderà la ex Condotta Agraria ora UIA di Piazza Armerina. Vi assicuro che si tratta di ritorsione, provate a chiedere
notizie ai "nostri" sic! deputati regionali che se ne stanno con le mani in mano pur sapendo da tempo di questo sciagurato taglio.
Valter Ingrassia
Speriamo che tutto il Consiglio Comunale sappia opporsi con forza e unità a tale progetto, anzi che tale situazione sia un'occasione per lottare, tutti, per il rilancio del settore turistico, unica speranza di futuro per questa città, e per l'istituzione del museo che diventa naturale prosecuzione della visita alla Villa Romana, spinta a conoscere il centro storico, e dia un ulteriore valore a palazzo Trigona
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