"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 15 aprile 2018

La Domenica con Gesù, III di PASQUA /B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Voi…avete rinnegato il Santo e il Giusto…Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ ha risuscitato dai morti…” At 3, 19-15.17-19 . 
“…Chi dice: lo conosco, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo…” I Gv 2,1-5a . 
“… Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore ?...Sono proprio io ! Toccatemi e guardate…” Lc 24,35-48.



Per quanto si possano mettere in dubbio le apparizioni del Risorto, è indiscutibile il messaggio fondamentale. Tale messaggio non consiste soltanto nell’ affermazione che Gesù è il Vivente, colui che ha vinto la morte. 
Le apparizioni esprimono, infatti, chiaramente che, per quanto Gesù, Risorto, fosse stato elevato alla destra di Dio e per quanto Dio lo avesse costituito Signore, Messia e Figlio di Dio, con potenza, ciò che è più incredibile ed impressionante, come dice J.M.Castillo, è che il Signore appare e si mostra più umano che mai.

Vediamo bene che in Gesù, Dio si è incarnato e fatto uomo e, quando Egli risuscita, la sua divinizzazione non comporta la perdita della sua condizione umana, proprio perché lo possiamo vedere più divino, per questo diventa più autenticamente umano. 

Tutto ciò spiega, perché Gesù viene riconosciuto dai suoi nello spezzare il pane e la sua presenza elimina le paure e i dubbi, donando, quindi, pace e gioia: si lascia vedere, toccare e palpare; mangia, si mostra alle donne prima che ad altri, spiega le Scritture, asseconda le esigenze del discepolo incredulo, Tommaso, e domanda a Pietro, per ben tre volte, se sia certo di amarlo più di tutti. Notiamo, così, che anche Gesù, risorto, è sensibile all’ affetto umano e ne ha quasi bisogno.

                                                                               Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: