"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 4 luglio 2020

La Domenica con Gesù, XIV del Tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Esulta grandemente…figlia di Gerusalemme !...A te viene il tuo re…Farà sparire il carro da guerra…annuncerà la pace alle nazioni…” Zc 9,9-10 . 
“Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello spirito, dal momento che lo spirito abita in voi…” Rm 8,9.11-13 . 
“…Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli…Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro…” Mt 11,25-30.

Il vangelo ha appena riferito di un periodo di insuccessi e tira una brutta aria: Giovanni è stato arrestato, Gesù è stato contestato duramente dai rappresentanti del tempio, i villaggi attorno al lago, dopo l’ iniziale entusiasmo, si sono allontanati. A questo punto, in realtà, pur in quell’ aria di sconfitta, si apre, davanti a Gesù, un capovolgimento improvviso, che lo riempie di gioia, evidenziata dalle parole: “Padre, ti benedico, ti rendo lode, ti ringrazio, perché ti sei rivelato ai piccoli. Cioè, i pescatori, i poveri, i malati, le vedove, i bambini e i pubblicani, i preferii da Dio.

Gesù non se l’ aspettava e si stupisce: la meraviglia lo invade. Scopre ed evidenzia il modo di agire di Dio nel profondo del cuore dell’ uomo. E, poi, le famose parole: “Hai rivelato queste cose ai piccoli. Ma, esattamente, di quali cose si tratta ? Un piccolo, ad esempio un bambino, capisce subito l’ essenziale: Cioè, se gli vuoi bene o no. Questo è il segreto della vita. Non ce ne sono altri, più profondi.

I piccoli, i peccatori, gli ultimi, “le periferie del mondo”, come ripete giustamente Papa Francesco, hanno capito che Gesù ha portato la “rivoluzione della tenerezza”. “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro”. Vediamo che Dio si pone accanto a chi non ce la fa e porta quel “pane d’ amore di cui ha bisogno ogni persona”.

Ogni cuore può essere stanco. Ed ecco le bellissime parole: “Venite, vi darò ristoro”. Non dice: vi presenterò un nuovo catechismo, oppure altre regole. Ma il conforto del vivere. “Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero”: parole che risuonano come musica. Sono “la buona notizia”.

In questo modo, Gesù “cancella” la vecchia immagine di Dio. Egli, cioè, non è un dito accusatore, puntato contro di noi. Bensì, due braccia aperte all’ accoglienza. Egli, come ottimamente afferma E. Ronchi, “è venuto a rendere leggera e fresca la religione” e a darci le ali di una fede che libera: il Signore è un liberatore e quindi è amato dai piccoli e dagli oppressi della terra. E dice ancora: imparate de me, dal mio modo di amare, delicato e indomito.

Dal lui apprendiamo l’ alfabeto della vita.

                                      Mons. Antonino Scarcione

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