"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 13 giugno 2021

LA DOMENICA CON GESU' XI DEL TEMPO ORDINARIO

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro…lo pianterò sul monte alto di Israele…Metterà rami e farà frutti…Io sono il Signore…”Ez 17,22-24.
 “…Sia abitando nel corpo, sia andando in esilio, ci sforzeremo di essere a lui graditi…” 2 Cor 5,6-10. 
“…Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno…il seme germoglia e cresce…Produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga…E’ come il granello di senape…E’ il più piccolo di tutti i semi…ma…cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’ orto…” Mc 4,26-34.

LE PARABOLE SONO LA STELLA POLARE DELLA COMUNICAZIONE, LA VIA PRIVILEGIATA PER PARLARE DI DIO, IN MODO NUOVO. Due piccole parabole: Il grano che spunta da solo e il seme di senape che diventa albero. Con parole che “sanno” di casa”, Gesù ci porta alla scuola della “madre terra”. Come opportunamente afferma E. Ronchi, siamo convocati davanti al mistero del germoglio della vita, chiamati “a decifrare la nostra sacralità, esplorando quella del mondo” ( P. Ricoeur ).

La punta verde di un germoglio di grano e un piccolo seme di senape diventano “personaggi” di un annuncio: la rivelazione del divino” (Cfr. “Laudato Si” ), una sillaba del messaggio di Dio. Chi ha gli occhi puri di un bambino, può vedere il divino, che traspare da ogni essere ( T. De Chardin ). La terra e il Regno sono un appello allo stupore. E’ comunque affascinante “leggere il mondo” con lo sguardo di Gesù, a partire non da un cedro gigantesco sul monte ( Cfr. La I Lettura ), ma “dall’ orto di casa” .

Stupisce “leggere il Regno dei cieli dal basso”, da dove il germoglio guarda il mondo. Il terreno produce da sé ( che tu dorma o vegli ). “Le cose più importanti non vanno cercate, vanno attese” ( S. Weil ). Dio è all’ opera e tutto il mondo è un grembo, un fiume di vita. Il granello di senape va verso la grande pianta futura. E’ “nella natura della natura” essere dono: accogliere, offrire riparo, fresco, cibo e ristoro. Come dice il teologo: “Dio agisce non per sottrazione, mai, ma per addizione, aggiunta, intensificazione, incremento di vita”. La fiducia del Creatore nei piccoli segni di vita ci chiama a prendere sul serio la piccolezza, ci porta a guardare il mondo, a prendere sul serio i giovani e i bambini.

Splendida la visione di Gesù sul mondo, sulla persona, sulla terra. Il Vangelo “sogna” un mondo con immensi campi da mietere, per dare gioia e pane per tutti. 
                                         Mons. Antonio Scarcione

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