"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 4 dicembre 2021

LA DOMENICA CON GESU', II^ DI AVVENTO / C

       ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto…rivestiti dello splendore della gloria…Vedi: i tuoi figli riuniti…Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora, Dio te li riconduce in trionfo…” Bar 5,1-9 . 
“Grandi cose ha fatto il Signore per noi” Sal 125 . “Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il vangelo…” Fil 1,4-6.8-11 . 
“Nell’ anno quindicesimo dell’ impero di Tiberio Cesare…, la parola di Dio venne su Giovanni…nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati…Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” Lc 3,1-6.

LE RELIGIONI DELL’ ANTICHITA’ DIVINIZZAVANO IL SOLE, LA LUNA, IL MARE, IL FUOCO, LA TERRA. LUCA, IL TEOLOGO DELLA STORIA, AFFERMA CHE DIO E’ COLUI CHE HA LIBERATO IL SUO POPOLO DALLA SCHIAVITU’ DI EGITTO: AGISCE E SI SCHIERA DALLA PARTE DEI POVERI E DEGLI OPPRESSI” (Roberto Laurita.Servizio della parola Pag. 78).

Il commento di Ermes Ronchi, facendoci da guida, afferma che il Vangelo odierno “attraversa” le frontiere politiche, sociali, etniche e religiose, per introdurre Gesù, l’ uomo senza frontiere, l’ asse attorno a cui ruotano i secoli e i millenni, mendicanti e imperatori. Poi, la solenne “ouverture”: nell’ anno 15° dell’ Impero di Tiberio Cesare, la parola di Dio venne, (non sull’ imperatore, sul sommo sacerdote, su un piccolo re, ma) su un giovane, un asceta che viveva nel deserto, mangiando locuste e miele selvatico.

La parola “vola” lontano e raggiunge un povero, nel deserto, dove ogni sussurro raggiunge il cuore. Essa discese, a volo d’ aquila, sopra Giovanni Battista. Ora, la “nuova capitale” del mondo è un luogo, senza nome, nelle steppe. E la parola percorre la regione del Giordano e porta un annuncio: c’ è da fare un lavoro enorme: appianare e colmare, per diventare semplici. Vediamo che il giovane profeta descrive un paesaggio aspro., con i tratti duri e talvolta violenti della nostra storia: ogni violenza apre un baratro, tronca le strade, non permette il cammino degli uni verso gli altri, né quello dell’ uomo verso Dio.

Bellissime le parole conclusive della pagina: “Ogni uomo vedrà la salvezza”. Proprio così. Ogni donna, ogni anziano, ogni straniero. Dio vuole tutti salvi e non si fermerà davanti a burroni o montagne, né davanti alla tortuosità del nostro passato o ai cocci della nostra vita. Ogni uomo vedrà la salvezza. “Ogni uomo che fa esperienza dell’ amore, viene in contatto col mistero di Cristo, in un modo che noi non conosciamo “ (Cfr. Gaudium et spes 22).

Ogni persona di ogni razza e religione, di ogni epoca, sotto tutti i cieli, che faccia esperienza dell’ amore, tocca il mistero di Dio. E’ una bellezza della parola che mette i brividi. “Noi siamo in contatto con il mistero, se amiamo”. Ognuno di noi, se ama, entra nel pulsare stesso potente e generativo della vita di Dio.

                                           Mons. Antonio Scarcione

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