“PERDONARE E’ DIFFICILE. MA NON IMPOSSIBILE. LA RISPOSTA DI GESU’ A PIETRO E’ CONTENUTA NELLA PARABOLA DEL SERVO MALVAGIO, CHE, PUR GRAZIATO DAL PADRONE, NON SA PERDONARE IL COMPAGNO. GESU’ PERDONA I CROCIFISSORI, DICENDO: PADRE PERDONA LORO, PERCHE’ NON SANNO QUELLO FANNO”.
Pietro disse a Gesu’: Se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli ? Fino a sette volte ? E Gesù gli rispose: Non fino a sette volte, ma a settanta volte sette…Così il Padre mio farà con voi, se non perdonerete al proprio fratello.
Quel servo è senza cuore. Sappiamo che, tecnicamente, non è un disonesto. E’ crudele. Purtroppo, è possibile essere onesti e contemporaneamente spietati. Non dovevi, anche tu, agire come agisco io ?
La creatura come il creatore: ecco la chiave di volta di tutta la Bibbia. Ma perché avere pietà ? Per un battito di cuore all’unisono con il battito del cuore di Dio.
“Occhio per occhio, dente per dente”. Anche la legge del taglione sappiamo che non va affatto bene. Essa innesca una spirale infinita di vendette reciproche. Non più una, ma più ferite che sanguinano. Il perdono, invece, ci aiuta a percepire che ci sono anche mani che accarezzano. Oltre a quelle che ci hanno schiaffeggiato.
Ci libera dallo sguardo torvo che vede nemici dovunque: lo sconosciuto in fila con noi. O un barcone di migranti. Il perdono blocca e impedisce al male di proliferare. Come afferma la studiosa, Hanna Arendt: “Il perdono ci strappa dai circoli viziosi, spezza le coazioni a ripetere su altri il male subito, rompe la catena della colpa e della vendetta, spezza le simmetrie dell’ odio”.
Il perdono, quindi, si rivela il coraggio dell’ anticipo, degli inizi e delle ripartenze; non un colpo di spugna, ma un colpo d’ali, che libera il futuro; un colpo di vento sulla barca: io la vela; Dio il vento. Dio perdona, perché vede noi oltre noi, vede la luce prima dell’ ombra, il santo prima del peccatore, le spighe di buon grano prima della zizzania.
Nessun commento:
Posta un commento