"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 11 febbraio 2024

LA DOMENICA CON GESU', VI del TEMPO ORDINARIO / B

…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il lebbroso…portera’ vesti stracciate…velato fino al labbro superiore…andrà gridando: Impuro…Lv 13,1-2.45-46 . 
“…Sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio…1 Cor 10,31-11,1 . 
“Un lebbroso…lo supplicava in ginocchio…Se vuoi, puoi purificarmi ! Ne ebbe compassione…lo toccò e gli disse: lo voglio, sii purificato !...Mc 1,40-45.

“L’ INTRECCIO TRA MALATTIA E GUARIGIONE E’ IL TEMA CHE CARATTERIZZA LA CELEBRAZIONE ODIERNA. SPICCA LA FIGURA SALVIFICA DI GESU’, CHE CULMINERA’ NELLA DONAZIONE TOTALE DI SE’ SULLA CROCE”.

Notiamo, come afferma Ermes Ronchi nel suo commento, che un lebbroso cammina senza esitare verso Gesù. Il quale, davanti al dolore di quell’ uomo, si ferma. Sappiamo dal testo del Levitico 13,46, che il lebbroso “porterà vesti strappate, sarà velato fino al labbro superiore, starà solo e fuori”. Da quella bocca velata, dal volto nascosto e rifiutato, esce un’ espressione toccante: “Se vuoi, puoi guarirmi”. A nome di tutti i figli dolenti della terra, il lebbroso lo interroga: che cosa vuole veramente Dio da questa carne piagata, che se ne fa di queste lacrime ? Egli vuole dolore o figli guariti ? A questo punto vediamo che Gesù prova immensa “compassione”. Allunga la mano e lo tocca.


Nel Vangelo ogni volta che Gesù si commuove, tocca. Tocca l’ intoccabile e lo guarisce. Dio non guarisce con un decreto, ma con una carezza. La risposta del Signore all’ implorazione del lebbroso, se vuoi, è diretta e semplice: “Lo voglio: guarisci ! “. Eternamente, Dio vuole figli guariti. E’ la bella notizia”, un Dio che fa grazia, che risana la vita, senza condizioni. Egli lotta con noi contro ogni nostro male.

“E lo mandò via, con tono severo, ordinandogli di non dire niente”. Perché Gesù non compie miracoli, per fare adepti o avere successo. Egli guarisce il lebbroso, perché sia restituito alla sua piena umanità e alla gioia degli abbracci.

Quanti uomini e donne, trasformati dal Vangelo, hanno fatto come Gesù e sono andati dai lebbrosi del nostro tempo: rifugiati, senza fissa dimora, migranti, donne della tratta. Li hanno toccati, con tenerezza, e molti, migliaia, sono guariti e sono diventati guaritori.

“Prendere il Vangelo sul serio”. Esso ha dentro una potenza che cambia il mondo. E “tutti quelli che l’ hanno preso sul serio, testimoniano che questo porta con sé una grande felicità” (Ermes Ronchi). 
                                    
                                       Mons. Antonio Scarcione 
 

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