"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 3 marzo 2024

LA DOMENICA CON GESU', III^ DI QUARESIMA / B

…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscir dalla terra d’ Egitto…Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra…” Es 20,1-17 . 
“…I Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso…” 1 Cor 1,22-25 .
“…Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e…i cambiamonete…Fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio…Gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi…Non fate della casa del Padre mio un mercato !...Lo zelo della tua casa mi divora…Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere…” Gv 2,13-25.

“IL TEMPIO NON ERA PIU’ UNO STRUMENTO PER VIVERE SECONDO DIO, MA ERA DIVENTATO UN SISTEMA ECONOMICO E DI POTERE. PER QUESTO GESU’ SCACCIA I MERCANTI: IL CULTO VA LIBERATO E RIPORTATO ALL’ AUTENTICO DONO DI SE’ STESSI E DEL PROPRIO CORPO”.

Nella liturgia odierna, il commento di Martino Della Bianca appare puntuale. Noi lo seguiamo in questa breve meditazione. Uno dei tanti aspetti paradossali della fede è certamente il fatto che, talvolta, essa appaia rigida e lassista nello stesso tempo. Anche a noi capita, come credenti, di “incartarci”, quando dobbiamo “conciliare” i comandamenti con la libertà di coscienza.

-“Fede e infedeltà”. Giotto raffigura la fede come una donna, che porta sulla testa una corona e tiene appesa alla cintura una chiave: tutte e due sono simboli della responsabilità del Papa di aprire agli altri le porte del regno di Dio, confermandoli nella fede. La metafora della fede regge, sulla destra, una croce ad asta, con cui frantuma gli idoli, mentre con i piedi calpesta le false profezie e le superstizioni. La fede è, infatti, una forza liberante, che toglie la paura del destino e della morte e introduce ad essere figli amati da Dio.

L’ infedeltà, nel senso di idolatria, mostra invece un rapporto di schiavitù. Notiamo, infatti, una donna che innalza una statuetta ( l’ idolo ) più in alto della propria testa. La statuetta regge un capo di una corda, che all’ altro capo è legata attorno al collo della donna, con un nodo scorsoio: perché l’ idolatria è una scelta consapevole, che annebbia sia la ragione che la fede.

-“Costretti alla libertà”. Nella scrittura, il rapporto tra Dio e il suo popolo è talmente esclusivo, che, talvolta, esso assume il linguaggio della gelosia. Il popolo non può avere altri dei all’ infuori del Signore. Infatti, Israele è solo un’ anticipazione, il primo nucleo di un popolo di Dio che è destinato a raccogliere tutte le genti della terra. Un atteggiamento che sfuma i confini culturali e nazionali, che costringe a non accontentarsi di sentirsi dalla parte della ragione.

E’ strano come i comandamenti, ma anche la Carta dei diritti dell’ uomo, corrispondano ad un ideale di vita armoniosa, priva di tutte le meschinità che escono da cuore e che rovinano la vita: un ideale di vita desiderabile e nello stesso tempo difficile da realizzare. Al desiderio dovrebbe seguire la scelta, altrimenti si tradisce la propria coscienza: c’ è un cammino tracciato da pietre miliari, e la libertà di scegliere, se seguirlo oppure no, è una di queste pietre. Come afferma Martino Della Bianca, è questo il paradosso che rende la fede cristiana così affascinante e adulta nella sua capacità di responsabilizzare ognuno di noi.

                               Mons. Antonio Scarcione

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