"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 17 marzo 2024

LA DOMENICA CON GESU', V^ DI QUARESIMA / B

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Concludero’ un’ alleanza nuova…Porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò nel loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo…” Ger 31,31-34 . 
“ Cristo…offrì preghiere e suppliche…a Dio…e…venne esaudito…” Eb 5,7-9 . 
“…Gesù rispose loro:…Se il chicco di grano, caduto a terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita…la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire, mi segua…” Gv 12,20-33.

“L’ ARRIVO DI ALCUNI GRECI, CHE CERCANO GESU’, DA’ UNA SVOLTA ALLA SUA MISSIONE. ORA C’ E’ DA FARE IL SALTO DI QUALITA’: ANDARE FINO IN FONDO PER LA SALVEZZA DI TUTTI, IN OGNI LUOGO E IN OGNI TEMPO. E CIO’ COMPORTA DI DARE SE’ STESSO SULLA CROCE, PER STRINGERE LA NUOVA ALLEANZA TRA DIO E L’ UMANITA’. GESU’ DA’ TUTTO SE’ STESSO E CI CHIEDE DI FARE ALTRETTANTO”.

Martino Della Bianca, nel suo commento al vangelo odierno, appare bravo e sintetico. Noi lo seguiamo. Riassume tutto nei due elementi: 1)carità e invidia e, 2)una speranza scomoda.

-“Carità e invidia”. Egli saggiamente si serve dell’ allegoria dell’invidia, dipinta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Essa è una delle più caratteristiche e famose del ciclo pittorico. Raffigura l’ invidia come un’ anziana gobba e arcigna: con la mano sinistra tiene un sacchetto di monete, mentre la destra afferra qualsiasi cosa le venga portata.

L’ elemento più iconico è però la testa: il cappello nasconde un serpente, le cui spire sbucano sulla nuca e il cui capo, uscendo dalla bocca della vecchia, si rivolge verso il suo stesso viso. E’ il segno dei cattivi pensieri e delle cattive parole che attaccano gli altri, ma rimuginano sempre su se’ stesse. Completano tutto, le orecchie sproporzionatamente grandi, indice di chi si immischia nelle faccende altrui.

Al contrario, la carità è una giovane donna serena, trasparente, che porge il proprio cuore a Dio, da cui lo riceve indietro. Con l’ altra mano, regge un cesto di frutti, che offre a chiunque abbia bisogno.

Le ricchezze non le interessano. Anzi, sono calpestate sotto i suoi piedi.

-“Una speranza scomoda”. Gesù realizza, in modo perfetto, l’ alleanza tra Dio e l’ uomo, attraverso il suo pieno abbandono, il totale affidamento al Padre. Alla fine, il Signore ci aspetta lì, nel momento in cui dovremo lasciare tutto, anche la nostra vita. E noi, sapendo che la nostra meta è proprio quella, come scegliamo di vivere in quell’ arco di tempo ? Normalmente, la paura della morte la fa da padrona e ciascuno di noi cerca di non pensarci e di sopravvivere. E la gratuità verso gli altri, in tutto questo, ha un posto ?

Quanto è bello scoprire di poter fare parte di un’ alleanza che ci spinge fuori di noi, al di là dei nostri bisogni, per poter, così, intercettare quelli degli altri ! E’ l’alleanza con il Signore, che si dona completamente e che ci chiede di donarci a lui negli altri: “altri”, che non sono solo quelli che possiamo incontrare oggi, ma anche le generazioni future.

Come Gesù, siamo semi caduti in terra, affinchè qualcun altro mieta il frutto che avremo dato.

                                    Mons. Antonio Scarcione

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