"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 1 febbraio 2025

LA DOMENICA CON GESU', PRESENTAZIONE DI GESU' AL TEMPIO

   …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“GESU’ E’ IL MESSIA PREANNUNCIATO DAI PROFETI. EGLI E’ IL FIGLIO DI DIO CHE ENTRA NEL TEMPIO, CASA DEL PADRE, PER RISTABILIRE L’ AUTENTICO CULTO DI DIO E, IN QUALITA’ DI PORTATORE DELLA “GRAZIA” DIVINA, LIBERA I POPOLI DALLA SCHIAVITU’ DEL PECCATO E DELLA MORTE”.

La Festa della Presentazione fa parte del mistero del Natale. Seguiamo la riflessione di Roberto Laurita, studioso dei sacri testi (Cfr. Servizio della Parola n.564 pag.115). Vediamo che Gesù, alla nascita, è presentato ai pastori e ai Magi. Adesso, invece, viene riconosciuto dal popolo dell’ alleanza, personificato da Simeone ad Anna. A noi, oggi, viene chiesto di accoglierlo.

Nella narrazione dell’ evento, Simeone occupa, accanto ai genitori, un posto centrale. Appartiene agli uomini giusti e pii, che attendono il Messia. Simeone prende il bambino tra le braccia ed intona un canto di ringraziamento, ispirato al libro di Isaia.

Egli riconosce in lui la luce che rischiara le nazioni pagane. Simeone è, giustamente, definito “uomo dell’ attesa”. Non sappiamo niente di lui, se non che aveva vissuto per questo incontro. Così, proprio lui, è diventato l’ umile testimone dell’ attesa del Cristo. Anche a noi, oggi, viene chiesto di essere portatori di speranza.

In mezzo alla perdita del senso di Dio, di punti di riferimento etici e
spirituali, lo Spirito ci svela che Cristo agisce nel cuore del mondo.

Siamo disposti a vivere e ad agire con questa certezza ?

“Simeone, uomo di fede”. Egli certamente ha uno sguardo acuto. Il Salvatore gli viene incontro con i tratti di un bambino: povero tra i poveri. Ci chiediamo, come abbia potuto riconoscere Gesù . Certamente la fede ha rischiarato i suoi occhi di anziano.

Simeone è un’ icona del “credente”, che sa ascoltare Dio e sa cogliere i segni dello Spirito.

Noi che oggi riconosciamo il Salvatore nell’ umile segno del pane e del vino, noi che li prendiamo tra le nostre mani, siamo chiamati a benedire il Signore. La nostra missione è proclamata, con la parola e con la vita, che Gesù è venuto per tutti noi.

                                            Mons. Antonio Scarcione

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