sabato 15 marzo 2025
LA DOMENICA CON GESU', II DI QUARESIMA / C
…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
“…Guarda il cielo e conta le stelle, se riesci a contarle…tale sarà la tua discendenza. Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia…” Gen 155-12.17-18 .
“…Molti si comportano da nemici della croce…” Fil 3,17-41 .
“…Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’ aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco…Mosè ed Elia…Pietro disse a Gesù: Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia…Venne una nube…e dalla nube uscì una voce…: Questi è il Figlio mio, l’ eletto: ascoltatelo…” Lc 9,28b-36.
“LA TRASFIFURAZIONE AVVIENE PROPRIO MENTRE GESU’ E’ IN PREGHIERA. LA COINCIDENZA NON E’ CASUALE. A TRASFORMARE IL SUO VOLTO E TUTTA LA SUA PERSONA E’ LA RELAZIONE CON DIO, IL PADRE SUO”.
Questa pagina del vangelo è un anticipo della Pasqua, un assaggio della resurrezione, come afferma L. Verdi, che noi seguiamo nella suo commento. Appena entrati nel tempo della Quaresima, la Trasfigurazione ci fa intravedere dove stiamo andando, la nostra meta. E cosa importa se tutto ancora deve accadere, come e quando accadrà ? Ora lo sappiamo, cosa ci attende. Accade anche a noi, quando l’ amore scorre nelle vene, di trasfigurarci. Lo leggiamo negli occhi di luce degli innamorati. Lo avvertiamo nel brivido della loro pelle, lo scopriamo da uno sguardo che luccica.
L’ amore non si vede, ma se ne vedono i giochi di luce, gli effetti speciali, come una veste improvvisamente sfolgorante. I volti, le vesti, a contatto con la carne dell’ infinito diventano luce e bellezza. Ma non possiamo pretendere che tutto succeda nelle frenesie della nostra vita, quando siamo distratti o concentrati solo sui problemi e le difficoltà, che possiamo avere. Anche noi, come Gesù, dobbiamo “salire sul monte” e cercare e pregare l’ infinito.
E magari ci sarà un attimo, in cui saremo raggiunti e sommersi da questo infinito e ci sembrerà di sognare in questo bagno di luce, così bello, da chiedere che non finisca mai. Capita anche a noi, quando qualcosa o qualcuno ci raggiunge nel profondo delle nostre fibre, di desiderare di prolungare quel momento all’ infinito.
Non si vorrebbe più uscire da quel mondo caldo e felice. Invece, anche per noi, come per i tre apostoli, arrivano le incertezze, che ci fanno dubitare: cosa succede ? Si stava così bene. Ora c’ è solo nebbia. Ora abbiamo paura. Non vediamo più niente. Ma una voce ci rassicura: Questi è il Figlio mio, l’ Amato, ascoltatelo. Gesù, l’Amore, con l’ iniziale maiuscola, non finisce mai, dobbiamo raggiungerlo, a qualsiasi costo.
Mons. Antonio Scarcione
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