"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 30 agosto 2025

LA DOMENICA CON GESU', XXII DEL TEMPO ORDINARIO

…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti…” Sir 3,17-20.28-29, NV 3,19-21.3031 . 
“…Voi invece vi siete accostati al monte Sion…alla Gerusalemme celeste…a Gesù, mediatore dell’ alleanza nuova” Eb 12,18-19.22-24a . 
“…Diceva agli invitati una parabola…: Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedigli il posto ! “. Quando offri un pranzo…non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli…perché…non ti invitino anch’ essi…Al contrario…invita poveri, storpi, zoppi ciechi…Riceverai la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”.

“TALVOLTA SEMBRA CHE OCCUPARE UNO SPAZIO SIA L’ UNICO MODO PER AFFERMARSI, PUO’ CAPITARE DI VOLER ESSERE SEMPRE IN PRIMA FILA, DI PUNTARE A RUOLI DI RILIEVO PER ESSERE RICONOSCIUTI O RISPETTATI. NOTIAMO, INVECE, CHE IL VANGELO DICE BEN ALTRO”.

Seguiamo la breve riflessione di Luigi Verdi. Egli opportunamente afferma: “Non ci sono titoli, onori o privilegi che tengano nel regno di Dio”. Appunto, non sono queste le cose che contano. Quello a cui si riferisce Gesù, è un regno “affollato” di poveri, storpi, ciechi e zoppi: gli esclusi della vita; quelli che “fanno fare brutta figura”, malvestiti e impolverati.

Notiamo che lo stile di Dio è diverso, Lui riserva i primi posti a chi non ha niente. Proprio nulla per ricambiare. Dio preferisce portare quelli che non potranno dare davvero nulla, se non un grazie sentito. “…Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili…” (Lc 1,51-52).

Proprio così: Chi sta sotto va sopra, chi è primo arriva ultimo e
viceversa. Il Signore nasconde ai sapienti e rivela ai miseri. E’questa la logica di Dio. E, così, Gesù ancora una volta sconvolge i farisei, tutta “gente per bene”, che fa a gomitate per il posto migliore. Gesù, certamente, non si lascia abbagliare da simili sciocchezze, né incantare dalle variegate forme di potere.

“Chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve ? Non è forse colui che sta a tavola ? Eppure-dice il Signore- io sto in mezzo a voi come colui che serve” (Lc 22,26-27). Lui sceglie il pubblicano, che a stento osa entrare nel tempio; la vedova povera che mette solo qualche spicciolo nel tesoro del tempio e l’ adultera che tutti vogliono lapidare.

Gesù ha scelto di farsi piccolo e di morire, per stare dalla nostra parte, la parte dei poveri. Lui sa come si ama: incondizionatamente. Non è certo una lezione di galateo, quella che Egli ci dà. Ma un invito preciso: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore” (Mt 11,28).

Solo così saremo beati, perché avremo imparato come si ama.

                                          Mons. Antonio Scarcione

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