"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 18 agosto 2019

La Domenica con Gesù, XX del T.O. / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale 

“…Si metta a morte Geremia…perché egli scoraggia i guerrieri…Ebed-Melec…disse: hanno agito male…facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia…Egli morirà di fame…” Ger 38,4-6; 8-10 . 
“Fratelli…Avendo deposto tutto ciò che è di peso…corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù…” Eb 12,1-4 . 
“…Sono venuto a gettare fuoco sulla terra…Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra ? No, io vi dico, ma divisioone…” Lc 12,49-53.

-La fede di Gesù. Certamente, la lettera agli Ebrei è un testo-chiave, per pensare correttamente la fede. E’ un tema teologico fondamentale. Gesù è l’ autore della fede, colui che la “causa” e, allo stesso tempo, è l’ esempio, colui che la porta a compimento”. Egli è oggetto e soggetto della fede.

-Fuoco e battesimo. La relazione del Figlio di Dio con il Padre può essere resa attraverso le due immagini: il fuoco e il battesimo.

Infatti, la fede è relazione d’ amore( fuoco) ed è anche immersione ( battesimo ) nella vita stessa di Dio. Il rapporto profondo di Gesù col Padre (la fede) è così particolare, da produrre effetti in tutte le altre relazioni, come il vangelo descrive proprio a riguardo delle relazioni familiari, che vengono trasformate.

La “divisione”, che Gesù porta, dice la caratteristica della fede, cioè di quel modo di vivere la vita sorretti dalla relazione con Dio e che giudica tutte le altre relazioni (fede). La fede è il modo di vedere e di agire di Gesù, perché noi credenti viviamo ciò che preghiamo con le importanti parole: “amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio”.

-Credenti non praticanti ? Capita di incontrare questa espressione sulle labbra delle persone.
L’esempio di Geremia, quello di Gesù stesso e le parole del vangelo vanno in tutt’ altra direzione, rispetto a un credere “analgesico” e “ovattato”, senza fatiche e senza conflitti.

Romano Guardini (Cfr. La storia della Filosofia. Esperienza religiosa e fede, Opera Omnia II/2, Morcelliana, Brescia,2008,307-324) descrive magistralmente una serie di conflitti, fatiche e dubbi, che emergono nell’ esistenza umana. Ogni passaggio dell’ esistenza, legato all’ età oppure alle circostanze di vita, richiede il coraggio di un aggiornamento del nostro rapporto con il Signore.

Si tratta di decidersi su cosa fare della nostra fede, se scegliere di vivere una nuova “forgiatura” (fuoco) e una nuova “immersione” (battesimo), oppure lasciare che tutto si spenga (fuoco) o si dissolva. La “divisione”, di cui parla il vangelo, è quel salto di qualità, che descrive i lineamenti di una nuova identità.

Tale dinamica è ben espressa dalle contraddizioni familiari presentate da Gesù. La serie di figure parentali evocata ci pone di fronte alla trama essenziale delle nostre relazioni, che sono il banco di prova di molti passaggi “della nostra storia di fede”. Nel contesto attuale assumono il volto di scontri generazionali e quindi anche tra forme differenti di essere cristiani cattolici.

Cosa può nascere nel conflitto tra abitudini e scelte diverse di fede ? Si tratta di riscoprire come noi “corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti”. Siamo, infatti, tutti in cammino e nessuna forma cristallizzata di fede è quella autentica, perché ogni scelta e stile cristiano vanno posti a confronto, giudicati e convertiti, “ tenendo lo sguardo su Gesù Cristo”. 
 
                                                                     Mons. Antonino Scarcione
 

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