"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 22 luglio 2012

La Domenica con Gesù XVI del Tempo Ordinario

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.
I Lettura. "...Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge...Io vi punirò, per la malvagità delle vostre opere... Ger 23, 1-6
 II Lettura. "...Voi, che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini...Egli infatti è la nostra pace..., abbattendo il muro di separazione, cioè l'inimicizia..." Ef 2, 13-18
 Vangelo. "...Gli apostoli... riferirono tutto quello che avevano fatto...Egli disse loro: "Venite in disparte, voi soli,...e riposatevi un po' "... Mc 6, 30-34

  Dopo l' esperienza missionaria, i discepoli riferiscono che la predicazione del Vangelo ha avuto un grande successo. Il riposo, quindi, oltre che meritato, appare  necessario, per meglio valutare l'esperienza appena fatta.
 Anche Gesù, del resto, nel momento in cui lo cercavano, si ritirava in un luogo appartato. L' invito di Gesù, conseguentemente, dev'essere interpretato nello stesso  senso: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi..."
 Il silenzio interiore e il dialogo con Dio dovrebbero essere un' "abitudine" nella vita di ogni cristiano. Proprio per questo, è necessario fermarsi, per ritrovare sé stessi. Isolarsi un po', riscoprire la propria identità, per essere "l' anima del mondo".
 Il silenzio interiore e il dialogo con Dio aiutano, infatti, a ripensare alle scelte fatte. Il riposo è, dunque, una necessità dello spirito. Esso fa comprendere che è più importante preoccuparci delle qualità delle nostre azioni, anziché del
numero delle iniziative. Notiamo che, qui, c' è un insegnamento importante: " Seguire Gesù ", non vuol dire fuggire dal mondo, chiudere gli occhi di fronte a quello che sta succedendo o vedere in esso soltanto il male e il peccato.
 Al contrario, seguire il Signore significa sapersi commuovere per le sofferenze umane e occuparsene, fare ad esse spazio nella propria mente e nel proprio cuore; farsi voce davanti a Dio per coloro, che cercano una guida e, purtroppo, talvolta, incontrano falsi pastori e/o cattivi maestri.
 Gesù di fronte alle folle stanche si preoccupa, principalmente,di donare la sua Parola, insegnando loro molte cose: parole di verità, che danno senso alla vita, illuminano il cammino e indicano la meta.
 Anche allora, le accuse dei profeti ai cattivi pastori erano cadute nel vuoto, tanto che Gesù afferma che il popolo di Dio è ancora un gregge senza pastore.
 La folla, prima che del pane, ha bisogno di una guida. Non importano molto i contenuti dei discorsi, conta, piuttosto, il fatto che sia la sua parola a radunare un' umanità nuova.
 L' apostolo, di fronte all' uomo affamato e assetato di Dio, si fa promotore della Parola e del pane di vita.
 I cristiani sono chiamati a riconoscersi  gregge di Cristo, ma anche a loro è rivolto l' invito ad essere pastori, che guidano gli altri con l' esempio.
 Questo vale per i genitori, nei confronti del figli, ma anche per gli adulti, che, all'interno della comunità cristiana, sono  chiamati ad essere genitori nella fede, educatori e testimoni per le giovani generazioni.
 Tutti pastori, capaci di andare in cerca della pecorella smarrita, per riportarla a casa, in grado di difendere il gregge dai lupi, travestiti da pecore.
                                                                             Mons. Antonio Scarcione

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