"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 14 agosto 2013

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA


Testi: "...Un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna...si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito..." Ap 11, 19a; 12, 1-6a. 10ab.
"Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti..." I Cor 15, 20-27a . "...Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo..." Lc 1, 39-56

 

 Il brano ci chiede di metterci in cammino, per accompagnare Maria nell' incontro con Elisabetta. Vediamo, così, che la salvezza dalla Galilea raggiunge la Giudea, ripercorrendo il cammino dell' antica Arca dell' Alleanza. Nella teologia di Luca l' incontro delle due donne è un momento di sintesi: dopo i due annunci, le due madri si incontrano. Nel loro abbraccio l' antica e la nuova Alleanza s'incontrano: Elisabetta, la donna "giusta davanti a Dio", perché "obbediente alla Legge ed alle prescrizioni del Signore", incarna Israele chiamato ad indicare il Messia alle genti. In lei il popolo dell' Alleanza può danzare di gioia dinnanzi al Messia, come Davide dinanzi all' arca.

 - L' incontro: "...Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda" .Mettersi in viaggio, è la risposta di Maria all' annuncio dell' angelo. L' urgenza scaturisce dal bisogno di incontrare qualcuno che, come lei, è stato "toccato" da Dio. La fede, infatti, non è soltanto un' esperienza divina, ma è anche profondamente umana e ha bisogno di essere condivisa e sostenuta.

 Maria corre, dunque, da Elisabetta, per comprendere ciò che le è accaduto.  Alla voce di Maria, il bambino di Elisabetta sussulta nel grembo della madre: Maria porta la pace e Giovanni riconosce presente il Messia e lo annuncia alla madre. Chi è, dunque, Maria ? E' la "benedetta tra le donne"; "la madre del Signore"; "colei che ha creduto nell' adempimento di ciò che il Signore le ha detto".

 - "Benedetta tra le donne": Elisabetta indica che Maria è la benedetta per antonomasia. Nel ventre di Maria Israele realizza la propria vocazione: in lei sono benedette tutte le famiglie della terra; in lei tutti i popoli potranno invocare il nome del Signore, non in un tempio costruito da mani d' uomo, ma nel tempio che Dio stesso si è costruito.

 - "Madre del Signore": con lo stesso termine Elisabetta designa la vita nascosta nel grembo di Maria e Colui, in cui Maria ha creduto.

 - "Colei che ha creduto nell' adempimento di ciò che il Signore le ha detto": Maria è benedetta, è Madre del Signore per la sua fede, perché ha creduto alla Parola. E' questa la sua vera grandezza: la sua fede. Per questa fede la benedizione del Padre si è fatta carne della nostra storia ed il Figlio di Dio ha assunto i lineamenti di una figlia del popolo d' Israele. La stessa beatitudine sarà riaffermata dal Figlio, quando una donna anonima proclamerà: beato "il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato". Gesu' stesso dirà: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano" (Lc 11,27-28).

 - Il canto di Maria. Maria canta la fedeltà di Dio, come altre donne: Miriam, Debora, Giuditta e principalmente Anna. Per un momento, Elisabetta, la casa, il marito,le vicine, tutto scompare. Al centro rimane soltanto lei, la Madre-Serva del Signore ed il suo Dio. Maria, colma di gioia, proclama "grande" il Signore per ciò che ha compiuto in lei: perché ha scelto ciò che è nulla, per mutare il corso della storia. Nel "tu" del dialogo con Dio Maria diviene voce dei popoli. Maria, infatti,contempla Dio nella sua "giustizia" e nella sua "misericordia" .

 - "La sua giustizia" si manifesta come azione liberatrice: "Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Il "Magnificat" diviene, allora, una riflessione sulla storia umana, in cui il potere umano genera poveri, affamati e umiliati.

 - "La sua misericordia" si dispiega in forme diverse: nelle parole delle madri d' Israele, che ella ripete e nella benedizione, donata ad Abramo. Dall' inno, il testo ritorna alla quotidianità: Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. La precisazione, tre mesi, richiama la permanenza dell' Arca nella casa di Obed-Edom, nel tragitto verso Gerusalemme.

 In fine, nel percorso verso la Giudea, Maria ha iniziato a camminare, seguendo il Figlio, inconsapevole che l' obbedienza alla sua Parola la condurrà ai piedi della croce. Dalla Giudea il nostro sguardo penetra, con Giovanni, nel mistero della storia umana, dove "coloro che custodiscono i precetti di Dio ed hanno la testimonianza di Gesu' ", portano, come Maria, il Messia nel mondo. 

Mons. Antonio Scarcione

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