domenica 11 agosto 2013
La Domenica con Gesù, XIX del Tempo Ordinario/C
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.
Testi:
"...Il tuo popolo infatti era in attesa della salvezza dei giusti, della
rovina dei nemici..." Sap 18, 6-9 . "...Per fede, Abramo, messo alla
prova, offrì Isacco...il suo unigenito..." Eb 11, 1-2. 8-19 .
"...Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina...Un tesoro sicuro nei
cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov' è il vostro
tesoro, là sarà anche il vostro cuore..." Lc 12, 32-40.
Il
vangelo è sempre molto concreto: rifugge dallo spiritualismo. Anzi,
richiede ai credenti di incarnare la parola di Dio nella storia. Essere
vigilanti in attesa dell' incontro col Signore, avendo il proprio tesoro nel
cielo e, al tempo stesso, vivere l'incontro con lui nell'elemosina, cioè,
nella condivisione con i poveri, è, certamente, un buon programma di vita.
I
testi liturgici, opportunamente, pongono al centro la fede, non come una
nozione teorica, bensì nella concretezza della vita. La scelta, quindi, del
tema della riflessione appare "obbligata": una meditazione sulla fede
nelle varie situazioni.
-
" L' attesa operosa". Il vangelo situa subito la fede nel rapporto
col denaro. E' un discorso che tocca ogni persona, perché sull' attaccamento ai
beni, che si possiedono, si misurano i valori, che orientano la vita. La frase
di Gesù è una delle più belle del vangelo: "Dov' è il vostro tesoro, là
sarà anche il vostro cuore", non ha bisogno di molte spiegazioni.
Seguire Gesù richiede di sintonizzare il cuore su ciò che conta: il valore
eterno si gioca nel gesto storico del "vendere e dare in elemosina".
Ma quali sono gli atteggiamenti delle fede "in situazione", che Gesù
sollecita ? a) Attendere e vigilare in vista dell' incontro ultimo col Signore;
anche i testimoni proposti dalla seconda lettura hanno vissuto come
"stranieri e pellegrini sulla terra", aspirando ad una patria
migliore ( quella celeste ) . b) Il secondo atteggiamento è "la rinuncia,
per condividere". Gesù chiede di vendere, per dare in elemosina: è la
prospettiva economica e sociale del vangelo, che promette la realizzazione del
regno, laddove si dona tutto, per condividere con chi non ha. Cosa, secondo la
logica umana, improponibile, nella logica della sapienza di Dio è, invece, la
strada, per avere il tesoro nel cielo; Gesù conosce bene la fatica di una
così radicale adesione nella fede e quindi incoraggia i discepoli con un'
esortazione piena d' affetto e di tenerezza: "Non temere, piccolo gregge".
-
"I cristiani nella storia". La prima lettura ha bisogno di essere
contestualizzata. Le indicazioni, derivanti da un' attenta analisi, consentono
di conoscere la "fatica" della fede, che vive la comunità di
israeliti, a cui è rivolto il libro della Sapienza: essi vivono nella diaspora
( in territori diversi ), quindi, in continuo confronto con altre impostazioni
religiose e culturali. In quel contesto, la fede è posta in crisi dal rischio
di infedeltà o del compromesso, ma è anche stimolata dall' approfondimento
delle proprie radici. Non sfugga l' attualità di questa pagina biblica: il
credente vive nel proprio tempo e lì è chiamato a vivere la fedeltà a Dio. Non
è affatto vero che la nostra società sia più difficile di altre della storia:
una pluralità di visioni del mondo, il relativismo dei valori ultimi dell' esistenza,
non sono "una novità". Anche oggi, come in altri momenti storici
ci è richiesto un continuo confronto con diverse culture,
mantenendo intatta la purezza delle fede.
Queste
caratteristiche culturali e religiose del nostro tempo rappresentano una
sfida, ma anche un' occasione, per approfondire le ragioni della fede. Bisogna,
comunque, evitare una
pessimistica "opposizione" col mondo contemporaneo. Invece, la logica
evangelica del lievito nella farina e del sale della terra suscita l' impegno
dei credenti a vivere coerentemente la fede per la crescita della società,
valorizzando anche cio' che nel mondo è positivo ed è un segno della presenza
di Dio nella storia.
-
"I testimoni". Anche la condizione dei destinatari della Lettera agli
Ebrei non è semplice. Essi hanno ricevuto il vangelo da tempo, ma ora vivono
nella persecuzione e hanno difficoltà di perseverare nella fede. La pagina
biblica odierna li riporta alle fonti, perché possano credere con rinnovato
vigore. Anche i cristiani, a cui si rivolge la lettera, hanno bisogno di
ritornare alle motivazioni della loro fede, per cui, opportunamente, l' autore
propone approfondimenti dottrinali e spiega che "la fede è fondamento
di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede". A questo punto, saggiamente,
la lettura liturgica riporta la testimonianza di Abramo, che ha creduto
concretamente "in situazione" , proprio in quella sua
difficile esperienza storica.
Mons. Antonio Scarcione
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