"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 29 ottobre 2017

La Domenica con Gesù, XXX del Tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

Testi: “…Non molesterai il forestiero, né lo opprimerai…” Es 22, 20-26 . 
“Imitare Cristo per convertirsi al suo amore” 1Ts 1,5c-10 . 
“Il comandamento dell’ amore compendio della vita cristiana e della Scrittura” Mt 22,34-40.

Qual è il grande comandamento ? Secondo i rabbini d’ Israele, il terzo (= santificare il sabato), perché anche Dio lo aveva osservato. In realtà, la risposta di Gesù spiazza chiunque e va ben oltre. “Tu amerai…”; che è desiderio, attesa e profezia di felicità. Cosa bisogna fare, in un domani, per essere ancora vivi ? “Tu amerai”. Cosa faremo, anno dopo anno ? “Tu amerai”. E l’ umanità, il suo destino, la sua storia ? Semplicemente questo. L’ uomo amerà. Ed è tutto.

Contestualmente, vediamo che nel cuore rimane dell’ altro amore, anzi cresce e si dilata, quanto se ne richiede, per amare il marito, il figlio, la moglie, l’ amico e il povero. Ama con tutta la mente, perché l’ amore è intelligente. Infatti, se ami, capisci di più e prima. A questo punto, come afferma E.Ronchi, appare calzante il proverbio inglese, che suona così: “clarity, charity” (= chiarezza, carità). La chiarezza si raggiunge, percorrendo la via dell’ amore.

A Gesù avevano domandato quale fosse il comandamento grande. Lui, invece, ne elenca due. La novità della risposta consiste nel fatto che le due parole, Dio e prossimo, fanno un unico comandamento. Infatti, il prossimo è simile a Dio, perché “il fratello ha volto, voce e cuore simili a Dio”.

Ed, in fine, “amerai il prossimo come ami te stesso”. Ed è quasi “un terzo comandamento”: ama te stesso, amati come un prodigio delle mani di Dio, quale sei. Perché se non ami te stesso, non sarai capace di amare nessuno, saprai solo “prendere e accumulare, fuggire o violare, privo di gioia, intelligenza e stupore.

                                                                            Mons. Antonino Scarcione


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