
sabato 17 marzo 2018
La Domenica con Gesù, V di Quaresima / B
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
“…Imparò l’ obbedienza e divenne causa di salvezza eterna…” Eb 5,7-9 .
“…Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto…” Gv 12,20-33.
“Vogliamo vedere Gesù”. E’ proprio la domanda tipica dei “cercatori di Dio”. Essa è, certamente, anche la mia domanda. Gesù stesso risponde: Se volete capire me, guardate il chicco di grano; se volete vedermi, guardate la croce. Il chicco di grano e la croce sono, quindi, la sintesi del profilo di Gesù. Notiamo che Il verbo “morire” balza, subito, in evidenza per la sua valenza emotiva: Se non muore, oppure, se muore. Ma lo scopo, verso cui tende la frase, è quello di “produrre”: il chicco produce molto frutto. L’ accento non è sulla morte, bensì sulla vita.
Osserviamo, attentamente, qualsiasi seme: esso sembra secco, spento e inerte. Caduto in terra, il seme, in realtà, non marcisce né muore; queste sono soltanto metafore. Infatti, nella terra sopraggiunge un lavorio meraviglioso: è il dono di sé. Il chicco offre al germe il suo nutrimento, come una madre offre al bambino il proprio seno.

“A un Dio umile, dice Papa Francesco, non ci si abitua mai”. Come, incisivamente, afferma E. Ronchi, “Dio ama racchiudere il grande nel piccolo; l’ universo nell’ atomo; l’ albero nel seme; l’ uomo nell’ embrione; la farfalla nel bruco; l’ eternità nell’ attimo; l’ amore in un cuore; sé stesso in noi”.
Mons. Antonino Scarcione
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