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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 12 marzo 2018

Lo sai perché....si usa il codice SOS per le chiamate di soccorso?


Il codice SOS viene utilizzato per la sua semplicità ad essere recepito, anche dai meno esperti, durante le chiamate di soccorso nelle comunicazioni telegrafiche ed acustiche. 
Si tratta di un codice facile da trasmettere e inconfondibile, essendo formato dalla sola successione di tre punti, tre linee e tre punti (• • • – – – • • •).

Utilizzato nel 1906 per la prima volta e, a livello internazionale, nella seconda conferenza radiotelegrafica internazionale svoltasi a Berlino per sostituire il segnale CQD di più difficile interpretazione. 
Ma già un anno prima della sua messa in uso, il governo tedesco utilizzò questa sequenza Morse, tre punti, tre line e tre punti, come segno universale di richiesta di soccorso. 
Le tre lettere SOS si rifarebbero alle iniziali della frase inglese “save our souls” (salvate le nostre anime) o ad acronimi del tipo “Save Our Ship“.

In Italia invece SOS si rifà ad acronimi del tipo “Salvateci O Soccombiamo” o “Soccorso Occorre Subito”. L’SOS più famoso della storia della navigazione è quello che fu lanciato, poco prima di affondare, dal Titanic, raccolto dalla nave Carpathia, ma che giunse a destinazione troppo tardi per evitare il disastro e salvare la nave e la maggior parte dei passeggeri. In ogni caso, la chiamata di soccorso ha la precedenza assoluta su tutte le altre comunicazioni.

SOS nel Codice Morse è una sequenza veloce
da trasmettere e semplice da recepire
Invece, per le richieste di aiuto immediato da parte di un velivolo o di un’imbarcazione, attraverso la diffusione delle comunicazioni radiofoniche, utilizziamo il codice Mayday. Questo segnale internazionale si basa sull’enunciare la parola Mayday che deriva dalla pronuncia delle ultime parole della frase francese “venez m’aider” (venite ad aiutarmi). In ogni caso, nella storia della navigazione e dell’aeronautica, l’introduzione delle comunicazioni radio ha contribuito di gran lunga a salvare migliaia e migliaia di vite umane, trovatesi in situazioni di difficoltà sia in mare che in cielo.

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