"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 17 giugno 2018

La Domenica con Gesù, XI Del Tempo Ordinario / B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro…lo pianterò…e diventerà un cedro magnifico…” Ez 17,22-24 . 
“Fratelli,…camminiamo…nella fede e non nella visione…” 2Cor 5,6-10 . 
“…Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno…dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce…” Mc 4,26-34.

Gesù nei suoi discorsi sceglie sempre parole semplici: orto, lago, strada. 
Racconta storie di vita e così raggiunge più facilmente tutti gli uditori e li porta alla “scuola” delle piante, della senape, del filo d’ erba, perché, come opportunamente afferma E. Ronchi, “le leggi dello spirito e quelle profonde della natura coincidono”. Vi è una sconosciuta e divina potenza, che non dipende da noi, che, invece, dobbiamo attendere con fiducia. Notiamo che Gesù ha questa stupenda visione del mondo, della terra e dell’ uomo, immagine di Dio, della Parola e del regno: tutto è in cammino, come un fiume che scorre. Il mondo è “in cammino”, con il suo ritmo misterioso, verso la fioritura e la fruttificazione: mietiture fiduciose e abbondanti. Gioia del raccolto. Sogni di pane e di pace. Il terreno, spontaneamente, produce, mediante energie e armonie proprie. E’ nella natura delle cose di essere dono. E’ nella natura di Dio e anche dell’ uomo.

Il terreno produce, spontaneamente. Il seme non fa sforzo alcuno; né, tanto meno, il terreno. Il sale non fa fatica di alcun genere, nel dare sapore alle vivande. Il dare è nella loro natura. Anche l’uomo, per star bene, deve dare. Notiamo, in fine, che il regno di Dio viene presentato come un contrasto, di crescita e di vita.

“Quando Dio è in gioco, tutto entra in una dinamica di crescita, anche se il punto di partenza è un seme microscopico. Infatti, Dio ama racchiudere il grande nel piccolo; l’ universo nell’ atomo; l’ albero nel seme; l’ uomo nell’ embrione; la farfalla nel bruco; l’ eternità nell’ attimo, l’ amore in un cuore; il divino nell’ umano”.

                                                                                Mons. Antonino Scarcione

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