"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 11 giugno 2023

La Domenica con Gesù, SS.MO CORPO E SANGUE DI CRISTO

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Mosè parlò…:…Il Signore ti ha umiliato, ti ha fatto provare fame, poi ti ha nutrito di manna…per farti capire che l’ uomo non vive soltanto di pane, ma…di quanto esce dalla bocca del Signore…Il Signore…ha fatto sgorgare per te l’ acqua dalla roccia…” Dt 8,2-3.14b-16a .
“…Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo…” 1Cor 10,16-17 . 
“…Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui…Chi mangia questo pane vivrà in eterno” Gv 6,51-58.

“QUESTA SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI RUOTA ATTORNO AL DONO DELLA MANNA: DONO DELLA PROVVIDENZA, COME PROVA E OCCASIONE DI EDUCAZIONE PER IL POPOLO. LA SECONDA LETTURA (1 COR 10-17) A SEGUITO DI UN CAPITOLO SULL’ IDOLATRIA, SI CONCENTRA SULL’ UNITA’DELLA CHIESA, COME CONSEGUENZA DELL’ UNITA’ DELLA MENSA EUCARISTICA. IL VANGELO RIPORTA L’ INSEGNAMENTO DI GESU’, IN CUI VARI TEMI SI INTRECCIANO: QUELLO DEL PANE E DELLA NECESSITA’ DI NUTRIRSENE , DELLA VITA ETERNA, DEL DIMORARE IN CRISTO E DEL PARTECIPARE DELLA SUA STESSA VITA”.

“Ricordati del cammino”: l’ obblio, infatti, è la radice di tutti i mali. Non dimenticare il deserto e il monte, il vento delle piste, la bellezza dell’ anima affaticata, le cose lontane. E poi la manna, discesa improvvisamente, quando non l’ aspettavi più. Ricordati principalmente dell’ acqua, giunta come la risposta di un amore bello: un amico, una musica. A dirti che non sei solo, smarrito tra le dune del deserto.

Dio è acqua e pane. La nostra forza è saperci cercati. Saperci desiderati. Ricordiamoci e dialoghiamo con la storia della nostra vita.

Nel vangelo di oggi, appena otto versetti, Gesù ripete per ben otto volte: “Chi mangia la mia carne vivrà in eterno”. Un ritmo incantato, nello stile di Giovanni, che procede per cerchi concentrici. Come un sasso nell’ acqua e tanti cerchi, che si allargano sempre di più. E Gesù dice: “Mangiate la mia carne e bevete il mio sangue”.

Un invito sconcertante per amici e avversari. E lui che ribadisce, per otto volte, la motivazione: Per vivere. Per vivere veramente. Perché, altro è vivere. Altro è lasciarsi vivere. E’ questa l’incalzante convinzione di Gesù, di possedere qualcosa che cambia la direzione e la qualità della vita. E’ il dono di Dio, che si dona e si perde dentro le sue creature, come il lievito nel pane, come pane nel corpo.

Elementi che indicano la sua vicenda umana e divina, le sue mani di carpentiere, le sue lacrime, le sue passioni, la polvere delle strade, la casa che si riempie di profumo, la pietra che rotola via dal sepolcro.

Il suo invito pressante indica chiaramente: “Mangia e bevi ogni goccia e ogni fibra di me”. Vivi di me. Assumi la mia vita come misura, come lievito, come sangue delle tue vene. Conoscerai cosa sia vivere veramente. Mangiare e bere Cristo, significa, “più che fare la comunione eucaristica, farmi comunione con Lui” ( Ermes Ronchi).
                                            Mons. Antonino Scarcione

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