"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 18 giugno 2023

LA DOMENICA CON GESU', XI DEL TEMPO ORDINARIO / A

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò…dicendo: Questo dirai…agli Israeliti: voi stessi avete visto…come ho sollevato voi su ali di aquila…Se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli…” Es 19,2-6a . 
“…A stento qualcuno è disposto a morire per un giusto…Se infatti quando eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita…” Rm 5,6-11 . 
“…Gesù…disse ai suoi discepoli: La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai ! Pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe !...” Mt 9,36-10,8.

“INVOCHIAMO LA MISERICORDIA DEL PADRE, PERCHE’ DONI ALLA SUA CHIESA PASTORI CHE, CON DEDIZIONE E COMPASSIONE, CONSUMINO LA LORO VITA PER IL GREGGE DEL SIGNORE”.

Vedendo le folle, Gesù ne sene compassione. Vediamo che il Maestro prova dolore per il dolore del mondo e dell’ uomo. Egli è la compassione e il pianto di Dio. Piangere è amare con gli occhi. “La messe è molta”. Ciò che il suo occhio guarda è il dolore e le paure: Greggi di pecore sfinite, perché prive di pastore. La sua risposta è un dolore che lo colpisce alle viscere. E chiama i dodici e lo affida a loro: dovranno preservare, custodire e salvare la compassione: il con-patire, il meno caramelloso dei sentimenti.
Salvarlo e seminarlo, attraverso sei azioni: predicare, guarire, risuscitare, sanare, liberare e donare.
La missione è duplice: predicare e guarire la vita. O almeno, prendersene cura. Notiamo che il rapporto è sbilanciato: uno a cinque.
Cinque opere per guarire, una per narrare. Proclamare che Dio è così: “Si prende cura e guarisce. E’ vicino a noi, con amore”. Forse ognuno si sarebbe aspettato una risposta diversa. Più risolutiva al dolore delle folle. Un soccorso più efficiente.
Perché il Signore soccorre la fragilità dell’ uomo con la fragilità di altri uomini, anzicché con la sua onnipotenza ?
Perché egli interviene per i suoi figli, attraverso gli altri suoi figli. La risposta di Gesù alla sofferenza del mondo siamo noi. Così afferma il pensatore R. Guardini: “Dio salva attraverso persone”.
“Pregate il Signore della messe perché mandi operai…”. E comprendiamo bene: “Manda me, Signore, come operaio della compassione, raccoglitore di dolore…Come lavoratore della pietà, mietitore di sofferenza…a mangiare pane di pianto con chi piange, a bere calici di lacrime con chi soffre, a lottare con tutti contro il male. Manda me…con mani che sostengono e accarezzano, con parole che fasciano il cuore”.
La compassione di Dio spezza lo schema buoni/cattivi, meritevoli o no. Posa due binari sui quali andare oltre i deserti aridi del paradigma buono/cattivo: sono le mani della pietà e le labbrà della preghiera, che rendono l’amore cristiano ciò che dev’essere: un amore sempre meno selettivo.
Ogni figlio di Dio merita di bere un sorso al mio ruscello.
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Scandalo e bellezza: Dio non aspetta di essere riamato, intanto ama. Non attende di essere ricambiato, intanto dona.
Gesù è il racconto di questo Dio inedito. Annuncio che solo un amore senza condizioni può generare amanti senza condizioni.

                                                    Mons. Antonino Scarcione


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