"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 15 giugno 2024

LA DOMENICA CON GESU', XI DEL TEMPO ORDINARIO / B

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


“…Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro…e lo pianterò sopra un monte alto…e farà frutti e diventerà un cedro magnifico…Sapranno tutti gli alberi…che io sono il Signore, che umilio l’ albero alto e innalzo l’ albero basso…” Ez 17,22-24 . 
“…Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforzeremo di essere a lui graditi…” 2 Cor 5,6-10 . 
“…Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce…A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio…? E’ come un granello di senape che…è il più piccolo di tutti i semi…ma quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’ orto…” Mt 4,26-34.

“GESU’ NELLE PARABOLE ALLUDE ALLA TERRA, CHE FA SCHIUDERE E GERMOGLIAFRE IL SEME, TANTO DA FARNE UN ALBERO CAPACE DI DARE FRUTTO. LA TERRA CI RIVELA L’ AGIRE DI DIO: IL SEME GERMOGLIA E CRESCE NONOSTANTE LA FORZE AVVERSE”.

Dai sacri testi affiora un primo elemento: la vitalità prorompente del regno di Dio. Che noi, sulla falsariga del commento proposto dal “Servizio della Parola”, brevemente presentiamo. Infatti, la pericope (Marco 4 ) è dedicata alla missione di Gesù. L’ annuncio del regno e la scoperta di una salvezza insperata, che si affaccia nelle vicende umane.

Certamente, la vitalità del Regno s’ impone in modo misterioso e segue logiche che sfuggono alla comprensione. L’ origine gratuita di questo movimento e la sua spontaneità imprevedibile aprono allo stupore. Nello stesso tempo, l’ azione di Dio, nella storia, assume i tratti della presenza discreta, per cui è necessario affinare lo sguardo, per coglierne la vitalità.

Il Regno cresce dentro le vicende della storia. Il ritmo del movimento, in verità, si modella nel segno della “promessa”: Dio, nella sacra scrittura, apre un futuro e rimanda ad altri orizzonti. All’ uomo, al credente tocca l’ impegno della contemplazione e della cura, affinchè la promessa cominci e realizzarsi.

Dal brano del vangelo possiamo rintracciare la chiave interpretativa, per rileggere le indicazioni del profeta Ezechiele. Egli sottolinea come Dio prenda l’ iniziativa di ristabilire il popolo, per rilevare la grandezza del suo nome. La promessa di Dio si conclude con l’ attestazione del suo compimento: “Io, il Signore ho parlato e lo farò” (Ez 17,24), che mostra la potenza della parola divina (parola-fatto) e, insieme, la fedeltà di Dio al suo popolo, al di là di ogni sua debolezza e infedeltà.

                                   Mons. Antonio Scarcione

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