"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 22 giugno 2024

LA DOMENICA CON GESU', XII DEL TEMPO ORDINARIO / B

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


“…Chi ha chiuso tra due porte il mare…Quando usciva impetuoso…Quando io lo vestivo di nubi…? Gb 38,1.8-11 .
“Fratelli, l’ amore del Cristo ci possiede; e…noi sappiamo bene che uno è morto per tutti…” 2 Cor 5,14-17 . 
“…Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca…Egli se ne stava a poppa…e dormiva…Lo svegliarono e gli dissero: Maestro, non ti importa che siamo perduti ?...Si destò…e disse al mare: Taci, calmati ! Il vento cessò e ci fu una grande bonaccia…Poi disse loro: Perché avete paura ? Non avete ancora fede ?...” Mc 4,35-41.

“LA TEMPESTA SEDATA PONE GLI APOSTOLI E I CREDENTI DI TUTTI I TEMPI DI FRONTE AGLI INTERROGATIVI DI GESU’: PERCHE’ AVETE PAURA ? NON AVETE ANCORA FEDE ? ALLO STESSO MODO L’ INTERROGATIVO DEL VANGELO CI SPINGE AD INTERROGARCI SULLA NOSTRA FEDE. UN MESSAGGIO DECISIVO E’ POSTO DI FRONTDE A NOI: IL SIGNORE SI MANIFESTA ANCHE NEI MOMENTI DI TEMPESTA ED ESIGE DA NOI LO STUPORE DELLA FEDE CHE CI PERMETTE DI AFFRONTARE ANCHE LE AVVERSITA’ DELLA VITA, NELLA CERTEZZA CHE IL SIGNORE CI ACCOMPAGNA”.

Luigi Verdi, che noi seguiamo, nel suo commento, afferma: “Come sarebbe andata a finire, se gli Apostoli non avessero svegliato Gesù, se avessero continuato a tirar fuori l’ acqua dalla barca, se lo avessero lasciato dormire…”. Qualche schizzo gli sarebbe arrivato sul volto o si sarebbe svegliato fradicio di acqua ?

Ci domandiamo, cosa sarebbe successo, se gli Apostoli avessero
avuto davvero la fede.

Ma, forse, questa pagina è stata scritta per noi, che afferrati dallo spavento in ogni tempesta della nostra vita, urliamo di terrore e chiediamo al Signore: Dove sei, perché dormi ? Non ti importa niente di noi ? E ci aspettiamo sempre un suo intervento, che faccia dissolvere le nostre paure e sciolga tutti i nodi della nostra vita. Vedo che non abbiamo capito. Vedo che ancora non abbiamo fede. Ad ogni pericolo incombente, la nostra fede deve quasi cominciare d’ accapo. Avere quasi un nuovo inizio.

Eppure, il Signore ha detto: “Se aveste fede quanto un granello di senape…” (Lc 17,6), potremmo far volare “gli alberi”. Certamente, ci piacerebbe arrivare in porto con Lui, cullati dal suo lento remare. Al sicuro, “come bimbi svezzati in braccio alla madre” (Sal 131,2).

Invece, sappiamo già che ci troveremo a gridare di paura, dicendogli che, tanto, di noi non gliene importa niente… Se non fa quello che diciamo.

Pretendiamo un Dio fatto a nostra immagine. Con la nostra testa. Un Dio che abbia le nostre stesse soluzioni e fatichiamo a capire che Lui è immensamente più grande di noi e ci sussurra all’ orecchio: ”I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie” (Is 55,8).

Non al vento, ma a noi, oggi, Gesù dice: “Taci, calmati, sta’ tranquillo, non agitarti. Sei in buone mani. Nelle mie mani”.

                                           Mons. Antonio Scarcione

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