"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 4 febbraio 2010

I Genitori di mobilitano per la manifestazione di Lunedì 8 febbraio


Tranne novità dell’ultima ora, il corteo di alunni e genitori della Scuola Media Capuana, indetto per Lunedì giorno 8 è confermato, questo quanto dichiarato dal presidente del quartiere Monte Filippo Rausa e da uno dei rappresentanti dei genitori Salvatore Cimino, all’uscita dal Commissariato di Pubblica Sicurezza quest’oggi.
Abbiamo protocollato la nota con la quale abbiamo chiesto il permesso di percorrere le vie cittadine e stazionare davanti la sede scolastica chiusa di via Vittorio Emanuele e nell’Atrio Municipale, in attesa che una delegazione di genitori con i dirigenti scolastici incontrino il Sindaco.
La manifestazione vuole smuovere le coscienze ed attirare l’attenzione delle istituzioni provinciali, Prefettura e il Comando dei VV.FF.
Nulla di personale con il Sindaco a tenuto a precisare Filippo Rausa, che anzi ringrazia per non avere deviato fuori dal territorio del quartiere gli alunni della Media Capuana, tuttavia le condizioni dello stabile dell’ex Pretura, i mancati interventi dell’Ufficio Tecnico Comunale, che a primo acchito, sembra remare contro la stessa Amministrazione Comunale, hanno compromesso una dignitosa permanenza in detti locali, che avrebbero potuto accompagnare gli alunni fino alla fine dell’anno scolastico, in attesa degli interventi nel plesso Trinità.
Il messaggio che corre sulla bocca dei genitori è la lentezza degli interventi, infatti se per sostituire la coperture di lucernai, da dove entra acqua, è trascorso un mese e ancora nulla è stato fatto, figuriamoci per gli interventi da eseguire a Trinità, si corre il rischio di avere per i prossimi anni gli alunni della Capuana girovaghi in altre strutture scolastiche cittadine, per l’eccesiva burocrazia di apparati che piuttosto che snellire le procedure, fanno a gare per incartarle, facendo venire meno le parole e gli impegni, nel nostro caso, del primo cittadino.
In attesa che qualcosa si muova, poiché “Le vie del signore sono infinite", “Non ci resta che piangere”, dallo sconforto, parafrasando Massimo Troisi.

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