"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 1 marzo 2010

Ritorna in Cattedrale l'icona di Maria SS. delle Vittorie

Con una solenne cerimonia religiosa domenica 28 febbraio l’icona di Maria Santissima delle Vittorie Regina e Patrona della città e della Diocesi è rientrata nella Basilica Cattedrale dopo essere stata esposta, al Museo Diocesano negli ultimi due mesi.

Presenziavano all’evento in costume storico le rappresentanze del Magistrato dei Quartieri, i Capitani dei Quartieri con i propri gonfaloni, l’associazione portatori, l’Amministrazione comunale, le autorità militari Carabinieri, Polizia, Vigili urbani e centinaia di fedeli accorsi da ogni parte della città per l’evento.

Il Vessillo, portato a braccia da due portatori, all’interno della Cattedrale al grido di viva Maria e stato salutato dallo sventolio dei tanti fazzoletti bianchi.

E’ seguita la solenne celebrazione eucaristica di Sua Ecc. il Vescovo Mons. Michele Pennisi, che ha coinvolto l’assemblea nella descrizione dell’icona e ricordato l’amore che i piazzesi hanno verso la loro Madre e i miracoli di cui si è resa protagonista verso una città che - come ha sottolineato il Vescovo - è sempre stata fedele alla propria Madre.

Sua Eccellenza ha inoltre ribadito l’importanza della mostra poiché ha permesso “ai credenti e non, oltre che alle migliaia di persone venute da lontano e anche dall’estero” di poter ammirare da vicino una delle più importanti immagini bizantine al mondo, vanto e prestigio della città di Piazza la cui storia è profondamente legata ad essa, plasmandone appunto storia, tradizione, fede e cultura.

La presenza in costume storico del priore del Magistrato e dei Capitani dei quartieri i cui gonfaloni facevano da cornice alla sacra icona posta sopra l’altare maggiore, né è la testimonianza e l’orgoglio innato che aleggia in ogni piazzese.
Filippo Rausa

Nessun commento: