"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 27 luglio 2013

La Domenica con Gesù, XVII del Tempo Ordinario/C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.
 
Testi: "...Il grido di Sodoma e di Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave...Abramo...gli disse: Davvero sterminerai il giusto con l' empio ? Forse vi sono cinquanta giusti nella città...Per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo..." Gen 18, 20-32. " Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.. Col 2, 12-14 . "...Signore insegnaci a pregare...Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano... Perdona a noi i nostri peccati, anche noi, infatti, perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione..." Lc 11, 1-13
 
 -"Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto". La celebrazione di questa domenica è caratterizzata dal tema della preghiera, attraverso la quale si invoca da Dio aiuto e protezione per sé o per altri. La nota distintiva, qui evidenziata, è quella dell' insistenza, di una preghiera, che sa osare presso Dio. Proprio così, infatti, si presenta l'intercessione di Abramo per Sodoma e Gomorra; così insegna Gesù nella parabola dell' amico insistente ed invadente. Quell' uomo infatti ottiene risposta soprattutto per la sua invadenza, perché osa chiedere senza timore, senza vergogna, in modo quasi sfacciato.
 Da questi pochi elementi possiamo ricavare alcuni insegnamenti: La prima cosa è questa: pregando, ogni credente riconosce i propri limiti. Riconosce, cioè, di aver bisogno di Dio. Ci riteniamo "onnipotenti", ma quando le cose incominciano a non andare come vogliamo, quando la sofferenza bussa alla nostra porta, quando i problemi ci sembrano irrisolvibili, ci accorgiamo di aver bisogno degli altri, anzi dell'Altro.
 Un secondo insegnamento. Gesù ci invita a rivolgerci a lui con fiducia, con la confidenza degli amici. E la preghiera del "Padre nostro" va verso questa direzione. La nostra preghiera, quindi, dev'essere animata da una grande confidenza col Signore: saper osare, non aver paura di chiedere. Sarà il Signore, poi, a decidere, se esaudire o no la richiesta. L' amicizia e la confidenza ci aiuteranno anche ad accettare la sua volontà. Il "Padre Nostro", ci ha insegnato a chiedere: dacci oggi il nostro pane quotidiano, ma anche: sia fatta la tua volontà.
 Un terzo insegnamento deriva dal commento di Gesù alla parabola: "Quale padre tra voi, se un figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce ?" Dove emerge lo stretto rapporto tra chiedere e dare. Possiamo chiedere a Dio, solo se a nostra volta siamo disposti a dare a chi ci chiede.
 - "Darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono". Piuttosto misteriose queste parole di Gesù ! In Luca c'è ,infatti, una variante rispetto a Matteo. Mentre egli conclude con le parole " quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano", Luca, invece, introduce il riferimento al dono dello Spirito Santo, la vera "cosa buona", che il Padre dona e che è, anzi dev' essere, implicita in ogni richiesta. Il dono dello Spirito Santo, conferito nel Sacramento della Confermazione, rimanda il battezzato alla obiettiva regola della volontà del Padre, che ha caratterizzato l' esistenza di Gesù.
 - Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano" .E' , infine, utile rilevare che nella Messa la preghiera del "Padre Nostro" è collocata al primo posto nella sequenza dei riti in preparazione alla Comunione (Preghiera del Signore, Rito della Pace, Frazione del Pane). La ragione è individuata nelle due domande, riguardanti il pane quotidiano e la remissione dei peccati: " Nella Preghiera del Signore si chiede il pane quotidiano, nel quale i cristiani scorgono un particolare riferimento al pane eucaristico, e si implora la purificazione dai peccati ".
 Siamo così condotti a riconoscere nella celebrazione dell' Eucaristia il luogo, in cui la preghiera si attua e si dilata nella santificazione, adorazione del nome del Signore, che ci convoca alla mensa del Figlio; nell' invocazione della realizzazione del Regno di Dio, che in sacramento  è anticipata nella celebrazione; nella  disponibilità ad accogliere nella propria vita la volontà di Dio. Nel cibarsi del Pane di vita, che quotidianamente viene donato; nell' accogliere la misericordia di Dio, che giunge a noi per mezzo di Gesù Cristo, Agnello immolato, che prende su di sè il peccato del mondo.
                                                                       Mons. Antonio Scarcione
 
 
 
 

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