mercoledì 3 luglio 2013
Basilica Cattedrale, crolla la volta dell'archivio.
Crolla la volta dell’archivio della Basilica
Cattedrale, chiusa la sagrestia per ragioni di sicurezza.
Il cedimento, con la caduta
sul pavimento di una grande quantità di detriti, ha messo molta apprensione nei
piani alti della Diocesi di Piazza. La scoperta del crollo, verificatosi al
terzo piano della cattedrale, accessibile attraverso un sistema di strette
scale, sarebbe avvenuta da parte del parroco don Filippo Bognanni negli ultimi
giorni, anche se la notizia è trapelata solo ieri mattina, quando accanto alla
sagrestia c’è stato un vero e proprio summit tra tutte le istituzioni chiamate
a dare una risposta alla preoccupante situazione. Le funzioni religiose
continuano e i fedeli possono continuare ad entrare all’interno dell’edificio
di culto, ma rimane da capire come la chiesa principale e più importante
dell’intera diocesi si sia potuta ridurre in queste condizioni.
E a sottolineare
l’importanza del crollo la presenza, ieri mattina, in cattedrale, del
soprintendente di Enna Fulvia Caffo, la quale ha incontrato il responsabile dei
Beni culturali della Curia, don Giuseppe Paci, il nuovo sindaco Filippo
Miroddi, accompagnato dal capo della Protezione civile Mauro Mirci, l’impresa
edile Bruno che da anni collabora con la Diocesi per la messa in sicurezza e il
consolidamento di edifici religiosi. “Adesso procederemo subito con la messa in
sicurezza dell’area in cui è avvenuto il crollo, alla tutela dell’archivio e ad
una concertata attività di monitoraggio con Genio Civile e Soprintendenza”,
spiega don Paci.
Nella struttura della volta e del soffitto crollato pare ci
fosse del materiale di tufo riconducibile alla pietra pomice di Lipari, forse
inzuppatosi di acqua in seguito ad alcune infiltrazioni d’acqua piovana e
diventato tanto pesante da far cedere al suolo la volta. Una ditta si è subito
occupata ieri mattina di alzare un ponteggio nella parte posteriore della
cattedrale, nell’angolo con Piano Calarco, per effettuare le prime ricognizioni
sul sistema di grondaie e sul terrazzo soprastante la chiesa.
A quanto pare i
lavori di pulitura del sistema di grondaie per lo scolo delle acque piovane
andrebbero fatti ogni sei mesi per evitare soprattutto al guano dei piccioni e
alle erbe infestanti di ostruire il percorso dell’acqua. Ma la manutenzione
ordinaria e straordinaria dell’edificio costa parecchio e non viene fatta con
puntualità. Per ragioni di sicurezza i locali della sagrestia non potranno
essere utilizzati da padre Bognanni e dai suoi collaboratori. La sagrestia in
realtà non presenterebbe danni strutturali, ma si trova sulla linea verticale
dell’archivio crollato, per cui si è resa necessaria la misura del divieto in
via precauzionale. Difficoltà operative, inoltre, sembrano presentarsi per la
collocazione dell’archivio all’interno dell’architettura della cattedrale,
posizionato in un vano al terzo piano che non renderà facile le operazioni da
parte dell’impresa edile.
Roberto Palermo
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