"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 8 giugno 2014

La Domenica con Gesù, Pentecoste

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.
Testi: "...Apparvero loro lingue come di fuoco, che...si posarono su ciascuno di loro...La folla rimase turbata, perchè ciascuno li udiva parlare nella propria lingua...Parti, Medi, Elamiti..." At 2, 1-11 . 
"...Come infatti il corpo è uno solo e ha molte mebra e tutte le mebra del corpo...sono un corpo solo, cosi' anche il Cristo..." 1Cor 12, 3b-7. 12-13 . 
"...Pace a voi ! Come il Padre ha mandato me, anch' io mando voi...Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". Gv 20, 19-28 .

 
- La Pentecoste: Risurrezione e dono dello Spirito Santo sono eventi simultanei. Come sappiamo, la Pentecoste indica cinquanta giorni. Le festa ebraica di Pentecoste era una festa per i frutti e il raccolto. Proprio cosi' : lo Spirito è frutto della Pasqua, Esso nasce insieme, é "il suo cognome". La Pentecoste è l' attualità della Pasqua, in  ogni tempo e in ogni luogo.
 - Uno, molti, tutti. Questa dinamica è intrinseca al cristianesimo, alla Chiesa, all'azione dello Spirito. Un unico Spirito e molte lingue. L' unico corpo e molte membra. Unità e molteplicità nell'armonia sono segno  dell' universalità dell' azione di Dio, "che opera tutto in tutti". La relazione tra unità e molteplicità percorre tutti i testi della celebrazione. La preghiera(colletta) sottolinea l'azione di Dio "in ogni popolo e nazione". 
La Prima Lettura elenca una moltitudine di popoli. Il Salmo canta la multiforme azione creatrice dello Spirito. L'immagine del corpo utilizzata da san Paolo e la sua epifania ecclesiale (carismi/Spirito; inisteri/Signore; attività/Dio), descrivono il dinamismo della fede, che è unica. Il vangelo "pasquale" ci immerge nella creazione, che continua nello Spirito, attraverso la creazione di cuori nuovi  nel perdono offerto a tutti.
 - "In mezzo" allo Spirito. Parole, come comunione, comunicazione, comunità vengono sempre collegate allo Spirito Santo. Esse possono sintetizzare bene il messaggio della Pentecoste. Il riferimento alle situazioni, presentate dalle letture, aiuta a dare un volto preciso sia alla meta, che queste grandi parole indicano, sia alla realtà di ciò che di esse possiamo sperimentare. Tutto ciò che viviamo "nello Spirito" porta alla comunione, alla comunicazione e costruisce la comunità. I "prodigi agli inizi della predicazione" son ben esemplificati dalla mutua comprensione, vissuta dalle persone, appartenenti ai diversi popoli, che si trovavano a Gerusalemme.

 La comunione tra carismi, ministeri e attività all'interno del corpo ecclesiale è un "prodigio" dello Spirito. Diversi particolari della narrazione evangelica mettono, infatti, in luce l' "eccedenza" dell' azione di Dio, la "precedenza" e l' "indeducibilità" dell' iniziativa del Risorto. Oltre le porte chiuse: del luogo e del cuore. Oltre il dolore della sofferenza e della morte: il Risorto mostra le mani e il fianco. Oltre lo sconforto e la delusione per la morte di Gesù: una salvezza realizzata, "Pace a voi ! ".
 Gesù compie tutto questo, "stando in mezzo" ai discepoli. Solo se "in mezzo" a noi c'è il Risorto nasce la comunione, fiorisce la comunicazione, si edifica una comunità. Il miracolo della comunicazione-comprensione tra le persone è esperienza spirituale, perchè avviene solo se "in mezzo" c'è lo Spirito del Signore, parola rivolta a ciascuno, fiamma che accende la relazione, il dialogo, l' amore.
                                                                                                                                                                                                                                                         Mons. Antonino Scarcione  

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